Tassati e mascherati
di ILSIMPLICISSIMUS
Ahahaha… come si fa a non ridere? Dire che ci sono degli illusi che hanno sgombrato i cassetti per trovare posto ai soldi che sarebbero piovuti gratis dall’Europa, non sospettando o non volendo credere che quei denari erano pura fantasia, moneta per l’infame monopoli politicante che adesso canta felice oh che bel balzello marcondirondirondello: intanto che sognate preparatevi a pagare la tassa Covid sulle bollette del gas e dell’elettricità, l’ultima eccitante trovata governativa. E qui la risata si estingue lasciando spazio alla rabbia perché questa tassa viene spacciata dall’esecutivo dei mentecatti come una misura per “prendere a chi può per aiutare chi non può”. In un Paese nel quale le multinazionali dell’ e commerce e della rete fanno affari d’oro senza mai pagare più del 3 percento in tasse, quando è proprio grasso che cola e che tra l’altro, grazie alla pandemia di lor signori hanno aumentato in maniera esponenziale i profitti, nel Paese in cui si regalano miliardi alla Fiat che poi paga le tasse altrove, dove le banche o i cartelli finanziari godono di trattamenti fiscali di assoluto favore non si osa chiedere loro nemmeno un centesimo, mentre si pretende che i poveracci in cassa integrazione, magari senza nemmeno percepirla effettivamente, i neo disoccupati, i precari, tutti quelli che non possono portare avanti la loro attività per i distanziamenti della minchia , aiutino quelli che stanno ancor peggio di loro. Ma chi è più debole di loro? Il meccanismo scelto è assolutamente paradossale e indica molto bene la mentalità dal quale è venuta fuori questa idea: a pagare la tassa dovrebbero essere quelli che hanno sempre saldato le bollette in favore di quelli che invece non le hanno pagate e che si suppone che siano più poveri. Tutti sanno che non sempre è così, che ci sono furbetti di ogni specie che navigano in queste acque sporche, che spesso sono proprio i più poveri a pagare ogni centesimo ben sapendo di essere anche più deboli.
Ma di questo certo il governo non si occupa né si preoccupa e infatti la strana logica di questa tassa ha ben altre intenzioni che una sordida e ipocrita imitazione di Robin Hood e basta pensarci un attimo per capire quale siano i due veri scopi di questa bella pensata: il primo è quello di evitare che i gestori dei servizi essenziali debbano a trovarsi a scontare non certo delle perdite, ma delle riduzioni di profitto a causa dell’ondata di disoccupazione e della caduta delle attività autonome dovuta alle segregazioni e questo nonostante le bollette che non abbiano mai tenuto conto del crollo dei prezzi delle materie energetiche. La tassa spacciata per solidale servirò a rimpolpare le casse delle aziende dei servizi. Il secondo scopo è di cominciare a creare una frattura tra i ceti popolari, tra poveri e poverissimi, tra vecchi poveri e nuovi poveri in maniera da evitare che il malcontento si saldi e finisca per spazzare il governo e soprattutto le forze che lo sorreggono oltre a dare a Contelo spazio per fondare il suo proprio partito con questo populismo bollettario. La progettata tassa Covid, oltre ad essere la più chiara smentita delle favole sui fondi e sui bazooka con cui si cerca di tranquillizzare gli italiani, costituisce il perfetto complemento del piano Colao, una sorta di svendita totale del Paese che fa addirittura senso, sia per la sfacciata riproposizione di un montismo all’ultimo stadio, sia per la disarmante ottusità da un ennesimo tecnocrate nemico giurato della piccola e media impresa. Ma abbiamo un governo così inesistente, così codardo, così privo di idee da farsi dettare le linee da un manager di sfavillante mediocrità che sa solo di telefoni.
In realtà non si tratta nemmeno di un piano, ma di una serie di cazzate e di banalità bar sport che tuttavia ha due uniche direttrici la svendita degli ultimi asset industriali del Paese e provvedimenti a detrimento del lavoro e dei suoi diritti. Insomma un’ ennesima stangata sui ceti popolari che vengono dal minchia manager di turno il quale ha messo in piedi un pasticcio retorico inguardabile,fatto di eliminazione del contante, di tasse a consumo che tanto piacciono alle destre planetarie, di abbassamento di imposte dirette (naturalmente soprattutto ai ricchi) che presupporrebbero in realtà una sovranità monetaria che non abbiamo. Insomma a proposito di bar, una luisona stantia i cui effetti sono ben noti. Ma insomma abbiamo la migliore dimostrazione della pochezza dei tecnocrati, efficienti solo solo nella voracità di soldi pubblici: con quello che è costato il piano da quattro soldi, circa un milione di euro e quello che si spende e verrà speso per le varie task force da incubo, forse si poteva fare a meno delle tassa Covid sulla bollette. Ma è ormai così tutti cercano di mangiare il più possibile prima della grecizzazione del Paese.
Fonte: https://ilsimplicissimus2.com/2020/06/10/tassati-e-mascherati/
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