Eseguire il volere della “casta”

Questo il video dell’incontro tenuto dal Comitato “Tre motivi per il No” a Cuneo. A questo punto, io ritengo che abbiamo abbondantemente sviscerato i motivi razionali per cui far passare questa riforma costituzionale sarebbe un grave errore. Interi territori che non saranno più rappresentati, maggior difficoltà di ricambio dell’attuale parlamento, difficoltà di far funzionare le commissioni soprattutto al Senato, e mille altri motivi.

Ma ho capito che c’è un intera categoria di persone su cui questi motivi non fanno presa, semplicemente perché hanno completamente smesso di credere nella politica e quindi non sono interessate ad argomentazioni che spiegano perché con questa riforma la politica funzionerebbe peggio e sarebbe meno democratica. Benissimo, allora io mi voglio rivolgere proprio a voi, che intendete votare Si per “punire i politici”.

Come avrete certamente capito, questo è un referendum confermativo, che deve confermare o respingere una legge di modifica costituzionale che è già stata votata pressoché all’unanimità dall’attuale Parlamento. Avete capito bene: PD, Lega, FI, M5S, FdI hanno voluto e votato questa modifica, e, coerentemente, hanno dato indicazioni ai loro elettori di votare sì (il PD più timidamente, sapendo che la propria base è contraria). Se voi voterete SI non farete che ratificare quello che la Casta ha voluto. Ma il dubbio che non sia esattamente nel vostro interesse ma nel loro, non vi viene proprio? Ancora, voi pensate che l’attuale classe politica sia composta da opportunisti, inetti ed in larga parte corrotti.

Beh, in effetti sono abbastanza d’accordo. Ma non capite che, se è così, l’ultima, ma proprio l’ultima, cosa che potete permettervi di lasciar fare a questa gente è toccare la Costituzione? Una Costituzione scritta da persone di valore infinitamente superiore ai quattro sciagattati che occupano oggi gli scranni parlamentari, persone che davvero avevano in mente il bene del popolo ed il progresso di questo paese. E voi lascereste che questi mediocri imbianchini mettano mano alla Cappella Sistina?

Nel 2016 lo avevate capito, evidentemente. Non sbagliate nel 2020.