di NINO DI CICCO (FSI-Riconquistare l’Italia Roma)
L’Unione Europea come la conosciamo oggi non è frutto di errori o di incidenti di percorso, come spesso viene detto, ma è invece l’esatto risultato dei trattati stipulati trent’anni fa.
Se punti tutto sul libero scambio e sulla concorrenza, non puoi che ottenere la morte delle piccole attività (commerciali, artigianali, professionali etc.) schiacciate dal grande capitale.
Se scegli la lotta all’inflazione come unica finalità della banca centrale, non puoi che ottenere un’elevata disoccupazione, precarizzazione del lavoro e stagnazione dei salari, con somma gioia dei detentori di capitali.
Se scegli di imbrigliare la spesa pubblica in parametri stringenti (e privi di qualsiasi fondamento scientifico) e di privare gli Stati della possibilità di finanziarsi autonomamente, non puoi che ottenere il progressivo smantellamento del welfare state (istruzione, sanità, sicurezza, pensioni, assistenza…) a favore delle privatizzazioni e delle rendite finanziarie.
Deve essere chiaro che quello che stiamo vivendo (desertificazione sociale, precarizzazione del lavoro e della vita in genere, arretramento del welfare a tutti i livelli) è il preciso risultato di precise norme sancite dai trattati europei e che di certo non sono dettate dal caso o da errori. Sono l’inevitabile risultato di precise scelte politiche che hanno svantaggiato una precisa classe sociale e ne hanno avvantaggiato un’altra.
Cercate dunque di capire bene da quale parte state, perché è probabile che la propaganda vi abbia convinti a schierarvi con il nemico e contro i vostri stessi interessi!
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Complimenti. Intervento conciso e chiarissimo.