Fame e malattie decimano i bambini nello Yemen
di L’OSSERVATORE ROMANO (Anna Lisa Antonucci)
Lo Yemen è uno dei luoghi più pericolosi al mondo per i bambini, non solo perché il conflitto che funesta il Paese, ormai da oltre 5 anni, continua a mietere vittime, con decine di morti anche nelle ultime ore, ma perché registra il più alto tasso di malattie trasmissibili di cui fanno le spese soprattutto i più piccoli.
La malnutrizione acuta di cui soffrono 2,3 milioni di bambini di età inferiore ai cinque anni li rende più vulnerabili a malattie come diarrea, infezioni respiratorie e malaria. Un sistema sanitario fragile, su cui come un flagello si è abbattuta la pandemia, rende inaccessibili i servizi sanitari e di conseguenza impedisce l’immunizzazione di routine per i neonati. «Il crescente numero di bambini affamati nello Yemen dovrebbe scioccarci e spingerci ad agire», ha dichiarato la direttrice esecutiva dell’Unicef Henrietta Fore. «Ogni giorno nel Paese i bambini muoiono e le organizzazioni umanitarie non riescono a far fronte con le risorse attuali all’emergenza sul campo». Secondo l’ultimo rapporto sulla sicurezza alimentare, pubblicato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), dal Fondo delle Nazioni Unite per l’educazione dei bambini (Unicef), dal Programma alimentare mondiale (Pam), dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) la malnutrizione acuta tra i minori di cinque anni nello Yemen è cresciuta del 22%. Secondo le stesse fonti oltre 400.000 bambini rischiano di morire se non ricevono cure urgenti nell’immediato. Le organizzazioni Onu ricordano inoltre che la malnutrizione influisce sullo sviluppo fisico e cognitivo specialmente durante i primi due anni di vita.
Questi danni sono per lo più irreversibili e si accompagnano a malattie, povertà e disuguaglianza. «Le malattie e le cattive condizioni igieniche sono i principali fattori della malnutrizione infantile — ha dichiarato il direttore generale dell’Organizzazione ondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus — e i bambini che soffrono di malnutrizione sono più vulnerabili alle malattie trasmissibili, in un ciclo vizioso e spesso mortale». Ma per prevenire la malnutrizione e combatterne gli effetti devastanti è necessaria anche una buona salute materna mentre si stima che circa 1,2 milioni di donne incinte e in allattamento soffrono la fame nello Yemen.
Anni di conflitti armati e declino economico, la pandemia di covid-19 e una grave mancanza di finanziamenti per l’azione umanitaria stanno travolgendo le popolazioni esauste mentre l’insicurezza alimentare cresce. Molte sono le famiglie costrette a ridurre la quantità e la qualità del cibo che mangiano specialmente nei governatorati di Aden, Ad Dali’, Hajjah, Hodeida, Lahej, Taz e Sana’a. «Finché il Paese non conoscerà la pace e la stabilità, e gli agricoltori non avranno la possibilità di ricominciare a produrre abbastanza cibo, i bambini yemeniti e le loro famiglie continueranno a vivere nella fame e nella malnutrizione», ha dichiarato il direttore generale della Fao, Qu Dongyu. Non ultimo, l’azione umanitaria rimane fortemente sottofinanziata con 1,9 miliardi di dollari ricevuti nel 2020 dei 3,4 miliardi necessari. L’appello delle organizzazione delle Nazioni Unite dunque è «rispondere alla forte richiesta d’aiuto che arriva dallo Yemen». «Se agiamo ora, sarà possibile porre fine alle sofferenze dei bambini yemeniti», ha assicurato il direttore esecutivo del Pam, David Beasley.
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