Il Superministero per la povertà
di ENZO PENNETTA
Cosa ci aspetta dopo l’istituzione di un Superministero per la transizione energetica.
L’ha voluto Beppe Grillo ma lui stesso non ne sentiva il bisogno fino al Governo Conte II, se ne è accorto solo adesso che ci voleva un Superministero per la transizione energetica, ma il giullare recita un copione non scritto da lui per conto di chi preferisce far credere che sia una fissazione forse un po’ modaiola, qualcosa di non troppo rilevante in fondo.
Un Superministero che compare in un Governo che conserva inalterata due ministri che si sono distinti l’uno, quello della Lamorgese per aver trasformato la polizia in strumento di controllo della popolazione anziché di contrasto alla criminalità e l’altro, quello di Speranza, per aver fatto della limitazione delle libertà personali uno strumento sanitario preferenziale al posto di cure e terapie.
In un clima di controllo poliziesco ecco quindi fare la sua comparsa una specie di Leviatano che si imporrà a tutti gli altri dicasteri indicando cosa potranno e soprattutto cosa non potranno fare, un Superministero che guidato da Roberto Cingolani, già nella Task force di Vittorio Colao che poi partecipò agli “Stati Generali” a Villa Pamphili, sarà l’espressione non democratica di personaggi non eletti ma nominati, prima nella citata Task Force e adesso direttamente nel Governo, posti al di sopra di tutti gli altri.
In questo modo l’ideologia “Green” esce dall’ambito ampiamente folkloristico in cui era sinora stata e irrompe nella politica scavalcando la volontà popolare e imponendosi come un “si deve” in nome, neanche a dirlo, della scienza. Un’ideologia che porterà inevitabilmente alla fame milioni di persone perché per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni entro il 2050, obiettivo fatto proprio dalla UE nell’ottobre 2020, sarà inevitabile privare larghissimi strati della popolazione anche delle più elementari condizioni di sopravvivenza.
Questo appare inevitabile in base ai dati fornito in uno studio della Deutsche Bank datato l’11 novembre 2020, in cui si mostra come anche nel più ottimistico scenario, nel 2040 la dipendenza energetica complessiva dai combustibili fossili sarà ancora superiore al 50%.
Lo stesso studio afferma che per imporre simili misure pesantemente penalizzanti per la maggior parte della popolazione potrebbe essere necessaria una qualche forma di “eco-dittatura”.
Restrizioni della libertà, forze dell’ordine impiegate per sorvegliare i cittadini, eco-dittatura, questa la cornice in cui sorge il Superministero.
Una cellula cancerosa si è insediata nei palazzi della politica.
Nasce quindi un’entità trasversale e vincolante per tutti gli altri ministeri, un nuovo vincolo esterno dettato dalle politiche ambientaliste, il Greta pensiero portato al potere, un pensiero che ha come obiettivo la riduzione del consumo energetico e quindi la riduzione della popolazione sostenibile.
Video su Canale CS.
Fonte: http://www.enzopennetta.it/2021/02/il-superministero-per-la-poverta/
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