Gentiloni conferma il progetto di distruzione delle piccole e medie imprese
di Byoblu (Michele Crudelini)
Già nel suo discorso al Senato Mario Draghi aveva introdotto l’ipotesi di ridurre progressivamente il sostegno a quelle imprese che non sapranno riadattarsi al mondo post Covid. Una tesi presente in un documento pubblicato dal Gruppo dei 30 e cofirmato dallo stesso Mario Draghi.
La distruzione creatrice delle piccole imprese
E sullo stesso argomento si è espresso ora Paolo Gentiloni. Il Commissario europeo all’Economia ha infatti dichiarato che:
<Per evitare un forte aumento delle insolvenze, sarà fondamentale gestire con molta attenzione il ritiro delle misure di sostegno pubblico.>
Aprendo quindi alla concreta possibilità che a breve i ristori, già elargiti con il contagocce, vengano definitivamente bloccati.
<Bisognerà passare gradualmente da un approccio globale ad azioni di sostegno più mirate che distinguano tra imprese non vitali e vitali che necessitano di sostegno. E in quel caso sarà necessario garantire un’uscita ordinata, richiedendo solide procedure di insolvenza.>
In sostanza Gentiloni sta confermando che le imprese la cui attività non sarà in linea con l’agenda europea dovranno quindi essere lasciate fallire perché non ritenute indispensabili al futuro sistema economico.
E chissà cosa ne pensano di queste parole le centinaia di migliaia di imprenditori che sono costretti alla chiusura improvvisa delle loro attività da ormai più di anno. Chissà quanti sacrifici hanno fatto per aprire e per sopravvivere nell’ultimo anno e ora senza alcuna discussione democratica arriva l’ipotesi di far fallire tutte queste attività.
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