«Morire per Maastricht», ma ora l’Unione Europea è nuda
di LUCA RUSSI (RI Arezzo)
Con l’inizio della Brexit abbiamo assistito ad un crescendo di idiozie e bufale propagandate a piene mani più o meno trasversalmente da tutti i partiti, e rimbalzate ad ogni livello da tutti i mezzi della cosiddetta “informazione”.
Prima le balle sul tracollo economico e finanziario con le aziende in fuga da Londra, poi quelle sui generi di prima necessità che oltre Manica avrebbero incominciato a scarseggiare (ma le cavallette a Chelsea non si sono mai viste); infine gli scenari catastrofici con il Regno Unito non più al riparo dell’ombrello protettivo di Mamma Europa e rimasto solo alla mercé della pandemia.
La verità è che “Leuropa”, questo paese di Acchiappacitrulli che nella testa di chi nonostante tutto continua a crederci rappresenta sempre quel luogo ideale entrando a far parte del quale trent’anni fa avremmo risolto tutti i nostri problemi, da più di dieci anni fallisce immancabilmente l’appuntamento con tutti gli esami che avrebbe dovuto affrontare dando prova di “efficienza” e di tutte le altre non meglio precisate virtù rispetto a tutto il resto del mondo che ne era rimasto fuori: dalla crisi finanziaria ed economica, all’emergenza migranti, alle guerre alle porte di casa, ed ora alle epidemie.
Le balle hanno le gambe corte: prima o poi arriva sempre il momento in cui di fronte all’evidenza dei fatti, al Re rimasto nudo non rimane che continuare ridicolmente a strepitare, certificando una volta di più tutta la sua impotenza.
iL TERMINE ACCHIAPPACITRULLI… È MOLTO RIDUTTIVO.
Avete visto per caso qualche neurone che si muove?