“Io non mi vaccino”: chi sono coloro che non si vaccinano. Una risposta a un articolo de “La Repubblica”
di STEFANO D’ANDREA
In un articolo pubblicato sul quotidiano “La Repubblica” si legge: “Escludendo coloro che non possono immunizzarsi per motivi di salute, il profilo dello scettico italiano è il seguente: è uomo, ha un età compresa tra i 35 e i 49 anni, è disoccupato; ha un livello educativo mediamente basso; ha una salute molto buona e vive in aeree rurali. Ma sopratutto si informa perlopiù tramite social media. Ma non è l’unico profilo“.
Sorvolando su “un età” senza apostrofo, “livello educativo” in luogo di “livello di istruzione”, “aeree” anziché “aree”, e la forma “sopratutto” che è considerata scorretta, perché la norma generale prevede il raddoppiamento sintattico e dunque “soprattutto” – ma quattro errori in quattro righe lasciano sbalorditi -, e pur volendo ignorare che l’articolo è stato pubblicato sulla pagina facebook del quotidiano, che quindi informa anche “sui social”, essendo deciso a non vaccinarmi e avendo parlato con numerose persone di questo argomento, sono rimasto stupito dal profilo dello “scettico” tracciato dall’articolo.
La mia impressione, infatti, era molto diversa. Le donne credevo fossero numericamente uguali agli uomini o giù di lì; il livello di istruzione degli “scettici” mi sembrava elevato, molto più elevato della media degli italiani; l’essere occupati o disoccupati mi sembrava irrilevante, e anzi, in termini assoluti, sono ovviamente molti di più gli occupati; la distinzione tra vivere in aree rurali o in centri cittadini, piccoli medi o grandi, non si era presentata alla mia esperienza; e quanto alle fonti di informazioni, avevo l’impressione che si trattasse di persone che non guardano la TV (cosa che nelle aree rurali avviene meno che nelle aree cittadine) e che hanno attinto i dati dal sito dell’Istituto Superiore di Sanità, dati che effettivamente tante volte abbiamo fatto circolare sui social. Per quanto riguarda l’età, invece, è ovvio che coloro che non si vaccinano abbiano un’età inferiore ai 50 anni, visto che i dati dell’Istituto Superiore di Sanità sono chiari nell’indicare che soltanto l’1,1% dei deceduti aveva un’età inferiore ai cinquanta anni (e la maggior parte di essi aveva gravi patologie pregresse precedentemente diagnosticate). Su 6 punti del profilo tracciato da La Repubblica, dunque, 5 non mi tornavano.
Ho allora chiesto sulla mia pagina facebook, ad amici e contatti che non si vaccineranno, di indicare una serie di dati: a) età; b) situazione lavorativa; c) sesso; d) livello “educativo” (titolo di studio); e) salute; f) luogo, rurale o cittadino, in cui vivono; g) fonti di informazione attinte per conoscere covid; h) le ragioni per le quali hanno deciso di non vaccinarsi. Ho precisato che avrei pubblicato i loro dati, con nome e cognome, o, se usano un nickname, con il nickname, in un articolo che avrei pubblicato su Appello al Popolo e che avrebbe avuto la forma di una lettera aperta indirizzata a La Repubblica.
Ho ricevuto fino ad ora 73 comunicazioni, che trascrivo qua sotto, dopo i miei dati e le mie motivazioni.
A giudicare dalle risposte, il profilo di chi non si vaccina – che, quasi sempre, non è anti-vaccinista, nel senso che generalmente non fa propaganda contro il vaccino, come invece fanno propaganda per il vaccino i mezzi di informazione – è molto diverso – direi opposto – a quello tracciato dall’articolo di La Repubblica.
Sono maschio. Ho 51 anni. Sono professore universitario di seconda fascia, abilitato per la prima. Sono stato dottore di ricerca. Salute ottima ma ho sempre gli acidi urici alti, e ho avuto un paio di attacchi di gotta, perché amo bere birra in eccesso. Abito a Perugia. Mi sono informato esclusivamente sui dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità (non vedo la TV da almeno 25 anni; non leggo quotidiani, salvo rare eccezioni, dal 2011), che ho reperito sulla rete ma senza social (sui social li ho spesso pubblicati). Non mi vaccino perché sono naturalmente immunizzato e so che, nel mondo, su 155.000.000 (centocinquanta milioni) di guariti c’è stata una sola persona (ma fossero state 100 non cambierebbe nulla) di 89 anni che in Olanda è morta per aver ri-preso il covid (ma aveva un tumore). Dunque io so che il rischio per i naturalmente immunizzati è zero e che, perciò, tra coloro che hanno avuto covid, soltanto i cretini (un 2-3% di cretini esiste sempre) o i terrorizzati o disinformati (da la Repubblica o dalla TV) o i mal consigliati da medici impauriti o ipocondriaci (un bravo medico, se impaurito o ipocondriaco, in questa materia non sa dare un consiglio razionale), possono scegliere di vaccinarsi, nonostante il rischio zero.
A) 64 anni
B)disoccupata
C) femmina
D) diploma superiore
E) salute buona (se non considero acciacchi dovuti all’età)
F) abito a Ferrara
G) mi sono informata cercando studi scientifici reperiti in rete
H) non mi vaccino perché in primis il farmaco è ancora in fase di sperimentazione, in secondo luogo sono piastrinopenica e non sento il bisogno di rischiare un’ulteriore trombocitopenia (inclusa nelle possibili reazioni avverse) ed infine perché, basandomi sugli attuali dati statistici ufficiali, per ora si dimostra più inutile che benefico.
Maschio, 74 anni, pensionato, in buona salute, vivo in campagna, informato in rete dai dati ISS, non mi vaccino perché non sono una cavia.
Maschio, 51 anni. Consulente finanziario, laurea in economia con pieni voti e master post laurea. Ipertensione, fumatore. Vivo in provincia di Lecce, abito in centro. Quello che so su covid e vaccini l’ ho letto in rete, sui siti di riviste scientifiche per la maggior parte. Non mi vaccinerò perché, dal momento che gli effetti a lungo termine dei “vaccini” non possono essere stati verificati, ritengo che i rischi associati alla vaccinazione siano, nella percezione generale, largamente sottostimati. E questo anche a trascurare le sempre più numerose segnalazioni di decessi causati dal nuovo morbo “nessuna correlazione”.
35
Professore di liceo
Uomo
Dottorato di ricerca
Ottima salute
Cagliari centro
Fonti scientifiche, amici del settore
Ho fatto un calcolo costi/benefici: data la mia condizione mi conviene non vaccinarmi. Per di più dato che viaggio quotidianamente sui mezzi pubblici, esco spesso, sono a contatto con i ragazzi, il Covid potrei tranquillamente averlo già passato
Maschio, 30 anni. Diplomato all’Istituto Artistico. Non fumatore, sportivo e in ottima salute. Non guardo la tv da 11 anni. Non mi vaccino dal 2015 e le mie difese immunitarie sono ottime, pertanto non vedo perché dovrei sottopormi ad un test sierologico sperimentale che viola il Codice di Norimberga.
Donna, 36 anni, laureata in economia, parlo 3 lingue avendo vissuto 7 anni all’ estero, più l’inglese. Libera professionista con ottime prospettive di carriera ho recentemente lasciato il lavoro perché desiderosa di dedicare più tempo alla mia famiglia ( 3 figli sotto i 5 anni). Sono moglie di un medico e parente ed amica di molti medici e conosco bene il settore della sanità essendo stato il mio campo di lavoro. Mi informo tramite gli studi che mi vengono indicati da professori universitari in campo medico e statistico e ricercatori del settore e tramite i dati pubblici degli istituti di sanità italiani e stranieri. Mi sono trasferita in periferia dopo aver avuto i figli, ho sempre lavorato e vissuto in centro città o leggermente fuori dal centro. Conosco la base di conoscenze statistiche fornite dagli studi di medicina e non le ritengo tali da permettere, a molti laureati in medicina, di leggere con accurettezza la maggior parte degli studi scientifici su compioni statistici. Cosa che mi viene regolarmente confermata dai medici che conosco. Se hai bisogno di altri dati dimmi pure.
Aggiungo: ho fatto un’analisi costi/ benefici ( molto semplice e rapida e alla portata di tutti) e non mi vaccino perché realmente non capisco l’ utilità di utilizzare un farmaco sperimentale a fronte di rischio per età bassissimo. Non lo faccio anche per responsabilità genitoriale nei confronti dei miei figli che ritengo una responsabilità più seria e pressante di un generico “senso civico”.
Aggiungo: non mi vaccino perché avendo avuto modo di osservare in modo approfondito e da un punto di vista privilegiato tramite medici che lavorano in direzione medica e organizzavano le cure territoriali e ospedaliere le modalità in cui è stata gestita questa epidemia… non vedo perché io debba esporre me stessa e la mia famiglia ad un rischio vaccinale a fronte di una fortissima carenza organizzativa ( perché di questo si tratta) e di una superficialità grossolana incapacità di gestione delle risorse della sanità. Pago le tasse per avere una sanità universale e non ho intenzione di sopperire con la mia salute alle loro idiote mancanze.
a) 32
b) Ricercatore
c) Maschio
d) Laurea Magistrale in Biotecnologie Industriali
e) Ottima
f) Cagliari
g) Riviste scientifiche peer – reviewed
h) Non mi vaccino perché dalle statistiche sull’età e lo stato di salute dei morti COVID è evidente che le persone sotto i 50 anni di età che godono di ottima\buona salute come il sottoscritto possono affrontare il COVID come un semplice raffreddore\influenza che non richiede particolari cure se non il riposo.
Alla luce del fatto che questi non sono VACCINI ma bensi TERAPIE GENICHE sperimentali i cui effetti a medio e lungo termine sono ignoti, non vedo perché io debba correre il rischio di effetti anche gravi e sconosciuti quando il rischio dovuto all’agente patogeno Sars – CoV – 2 per le persone nella mia fascia è sostanzialmente nullo.
A) 39 anni
B ) commerciante
C) Maschio
D) laurea magistrale
E) buona, nessuna patologia (non ho contratto Covid anche se non ho mai dovuto fare
Un tampone)
F) Città di provincia
G) Blog d’informazione, commenti su social con rimando ad articoli scientifici, DATI ISS,attraverso il partito e i suoi militanti
H) NON mi vaccinerò perché leggendo le fonti sopra citate i rischi a medio/lungo termine sono maggiori delle conseguenze,anche se Serie, di prendere il covid, perché è un vaccino approvato in via sperimentale e del quale non ci sono ancora sufficienti info oltre alla quasi certezza di doverlo rifare ogni anno o con più richiami annuali.
10) Peter Saintbull
Pietro Santoro, 54 anni, Agente di Commercio, maschio, laurea in Scienze Politiche, in salute, Genova centro, studi e ricerche su siti e riviste scientifiche reperibili on line, mi sono sempre vaccinato ma studiando questi nuovi vaccini, che sono diversi e sperimentali, non do il mio consenso. Tale scelta, inoltre, è motivata dal fatto che si è ostacolata ogni possibile cura o terapia alternativa per favorire e imporre la vaccinazione come unica soluzione.
11) Pietro Galante
Maschio, 33 anni, Dottore di Ricerca in Letteratura Greca e docente precario di lettere nelle scuole superiori. Milano città. Non mi vaccino perché per età e condizione fisica non credo di essere a rischio, non è dimostrato che il trattamento sanitario in questione eviti la diffusione del contagio e non sono ancora noti gli effetti a medio e lungo termine. Inoltre, i presupposti per l’autorizzazione in via di emergenza sembrerebbero venire meno stando alle numerose testimonianze relative al successo delle cure domiciliari e, dunque, all’esistenza di un’efficace terapia. Fonti di informazione indipendente, documenti ufficiali EMA.
12) Sere Amato
Sono una donna, sono una insegnante eternamente precaria (per fortuna non devo campare con la scuola) l’età non la comunico per civetteria, comunque credo si intuisca, che non sono una minorenne. Non mi vaccinerò per due motivi:1) Sono allergica e solo in Italia si tenta la roulette, in altri Paesi gli allergici gravi non vengono vaccinati.2) Non lo avrei fatto comunque lo stesso, a prescindere dalle allergie e non lo avrei fatto, perché non mi va di testare dei farmaci sperimentali. Infine, non riesco a credere che la mia salute possa stare a cuore di politici che hanno fatto chiudere Ospedali e attuato tagli alla Sanità. Non ritengo il Covid più grave di altre patologie, parlo di patologie molto gravi, ovviamente, meglio specificare di questi tempi…
13) Armida Gargani
Io sono un caso particolare. Quindici anni fa, anche se non mi prendevo l’influenza, decisi di vaccinarmi. Febbre altissima ed altre delizie. Ora non me la sento proprio di riprovare. Il mio non è uno spirito eroico ma pratico.
Aggiungo: avvocato.
Sono maschio, ho 48 anni, mi sto per laureare in scienze storiche ma sono laureato in mediazione culturale e ho il titolo professionale di mediatore culturale ottenuto per esami 845/78. Svolgo attività di mediatore culturale per il privato sociale della prefettura di RC e per un corridoio umanitario delle nazioni unite, mi occupo di accompagnamento sanitario e da poco anche di quello giuridico. Le malattie infettive e contagiose sono la norma della mia giornata anche prima del covid. Ho una patologia che non ha mai ricevuto una diagnosi apparsa in concomitanza all’assunzione di un farmaco prescritto da personale sanitario 7 anni fa. Nei primi giorni di febbraio 2020 ho fatto la mediazione linguistica in pronto soccorso(6 ore circa) ad un migrante affetto da polmonite interstiziale diagnosi adenoma virus, dopo di lui sono entrato in contatto con altre persone positive al covid per diverse ragioni, un paio di volte sono anche entrato negli isolamenti per prendere o portare persone guarite o sospette. Avendo collaborato per anni con medici le informazioni le ho principalmente prese da loro, e ho deciso autonomamente che la massima cautela potevo continuare a riservarla ai tubercolosi bacilliferi che tanto il covid lo avrei potuto prendere in qualsiasi luogo. Non mi vaccino semplicemente perché temo le malattie iatrogene e non prendo più farmaci, presidi medici e non accetto cure che non siano universalmente riconosciute come sicuri.
15) Francesco Alfano
Maschio
50 anni
Lavorare dipendente
Due lauree
Vivo in città
Mi informo anche da media non generalisti
Non mi vaccino perché senza dati a medio e lungo termine non si può valutare il rapporto rischi/benefici, e per moltissimi altri motivi che sarebbe lungo elencare
16) Daniela Ballan
Femmina, 61 anni. Ho abbandonato precocemente gli studi. Tabagista, faccio un lavoro usurante che stuzzica i miei acciacchi. Pur non avendo preconcetti nei confronti dei vaccini, da subito ho sentito odore di propaganda. No, non mi presto.
17) Verde Mela
48 anni.
Artista designer.
Diplomata
Ottima salute.
Non prendo farmaci
Mangio bene e sto all”aria aperta.
Ho due figli (una laureata con 110e lode)che mantengo e non ho mai avuto nulla da nessuno …tantomeno dallo stato.
Abito in Romagna.
In una via centrale in una casa che ho sistemato io ed è stata pubblicata più volte su varie riviste.(lo dico per repubblica che pensa che ci dondoliamo sui rami mangiando banane e spulciando i cuccioli)
Non guardo tv da quando sono nata.
Visto che era vietato in famiglia guardare i cartoni animati.
Non ne sento la mancanza e se capito in casa di qualcuno che ha la tv accesa provo disgusto e fastidio fisico.
Prima di informarmi ho immediatamente percepito molte incongruenze narrative
I dati di contagiati e morti (fonti ufficiali)erano palesemente distorte.mal comunicati. Perennemente in assenza di riferimenti fissi statistici.
Coloro che promuovevano il vaccino(gente famosa solo sulle nostre tv) lo facevano con schema ricattatorio sulla base della impossibilità di cura.
Cura che invece esiste per una malattia che ha mortalità bassissima ( dati ufficiali).
Non mi interessa se il vaccino faccia bene o male..non sono un medico.
Ma questa comunicazione distorta, e l’opacità con cui è stata trattata ogni scelta politica e poi sanitaria non mi danno alcuna fiducia.
La totale assoluzione da qualsivoglia responsabilità da parte delle case farmaceutiche anche nel caso tra dieci anni fosse provato che vi siano reazioni avverse.. fanno il resto.
Perché dovrei iniettarmi sulla base di un ricatto un farmaco sperimentale di cui non si sanno gli effetti a lungo termine (lo dice anche Figluiolo ) e per cui nessuno ridondera’ e
per una malattia curabile?..per di più la mia adesione ad una follia interpretativa del senso stesso d’esistere mi renderebbe partecipe e complice all’abolizione del diritto di inviolabilità del corpo umano..
Mi renderei altresì complice della violazione dei punti cardine della costituzione.
Oltre al fatto che vaccinati gli adulti..passerano anche ai Bambini…neonati…ecc.ecc.
ultima cosa.
Non accetto lo schema ipocrita del:
Vaccinare i giovani per salvare gli anziani.
Se il vaccino funziona.
Vaccinati gli anziani per i giovani sarebbe in rischio inutile.
Se questa logica non verra’ applicata la reputo un’ammissione del fatto che il vaccino non funziona.
A meno che i vaccinati stessi producano le varianti ecc ecc ec
18) Luca Russi
Uomo, 49 anni, Restauratore di beni culturali (per il Diploma di laurea mi mancavano sei esami ma incominciai a lavorare e non la presi più).
Sono nato e vissuto a Roma fino a 26 anni, poi mi sono trasferito nelle campagne della Toscana per scelta di vita e in una metropoli non tornerei più.
Non mi vaccino (per ora, più in là si vedrà) perchè sono in buona salute, perchè nella mia fascia d’età si sono avute 1000 morti per covid su 130.000, e inoltre credo più nella tempestività delle terapie che in un vaccino sperimentale che non rende immuni e di cui non si conosce ancora la reale efficacia.
Mi informo tramite il web (non “tramite i social media”, che al limite sono solo un mezzo per far circolare le informazioni, che poi vanno sempre verificate) perchè i giornali come La Repubblica scrivono un sacco di scemenze come questa
19) Nicola Larocca
A) 60 anni
B)Dipendente pubblico
C) maschio
D) diploma superiore
E) salute otima
F) abito in città
G) mi sono informato ascoltando tanti pareri di specialisti in rete sia pro e sia contro.
H) Non mi vaccino perchè l’ultimo stato influenzale serio l’ho avuto per due anni in cui mi feci il vaccino antinfluenzale.
Sia prima che dopo non ho più avuto influenza se non piccolissimi raffreddori.
Inoltre non ho fiducia anche per il fatto che la responsabilità di eventuali problematiche sono a mio carico.
Manca la totale fiducia e anche un minimo dubbio, in un contratto non và apposta la firma.
20) Jack Napier
25 anni. Studente. Maschio. Laurea triennale conseguita, magistrale quasi finita e già accettato per un importante master in Macroeconomic policy and financial markets a Barcellona. Salute ottima, sportivo e stile di vita sano (no fumo nè alcool). Cittadina di 8000 abitanti. Fonti: articoli su nature, o altri organismi spesso americani o europei, dati presi da report ISS. Non mi vaccino perché la probabilità di morte per un soggetto maschio 20-29 anni è pari allo 0.03% e perché preferisco avere il covid naturalmente con anticorpi che durano tutta la vita, come mostrato in questa recente ricerca americana della Washington University, piuttosto che fare richiami ogni anno (https://medicine.wustl.edu/…/good-news-mild-covid-19…/)
21) Giulia Nvr
Ho 36 anni.
Sono insegnante precaria.
Sono femmina.
Ho una laurea specialistica in Lettere moderne.
Sono in buona salute.
Vivo nella città di Brescia.
Per informarmi sul Covid19, ho attinto ai dati del Ministero della Salute, agli “articoli” sui giornali e a studi indipendenti nelle lingue da me conosciute sufficientemente bene (inglese e francese).
Non mi vaccinerò perché non trovo alcuna motivazione sensata per farlo (in particolare: non convivo o ho contatti con anziani a rischio, né d’altro canto ho reperito alcun dato certo sul fatto che, vaccinandomi, non contagerei anziani a rischio, o sulla tempistica dell’effetto); ritengo probabile, inoltre, di essere naturalmente immunizzata (ho avuto vari sintomi del Covid quando non erano disponibili tamponi e sierologici). Infine, riterrei del tutto folle sottopormi a qualsiasi vaccino nel periodo in cui potrebbe, auspicabilmente, avere inizio una gravidanza.
22) Massimo Amati
43 anni. Maturità scientifica, Diploma di cuciniere (conseguito durante il servizio militare), ho abbandonato gli studi di Fisica, indirizzo astrofisica e fisica dello spazio. Orgogliosamente e immeritatamente operaio, grazie solo a mio padre, di una azienda produttrice di soluzioni logistiche, tipica media impresa fulcro della ricchezza italiana aperta da 53 anni, ex gruppo IRI. Salute buona, qualche acciacco ereditario, consumatore di alcolici di ogni tipo. Vivo nella campagna di una cittadina lucana di circa 12 mila abitanti. Ho l’orto con i cetrioli per tutto il mainstream. Non guardo tv e non leggo giornali. Mi informo tramite docenti universitari e ricercatori in rete, grazie ai loro studi e ai loro post su studi scientifici internazionali, direttamente da articoli scientifici, leggo solo i numeri dell’ ISS e leggo articoli di testate di controinformazione e post di amici più preparati di me sui social. Non mi vaccino perché si tratta di farmaci sperimentali, scelgo io quando fare da cavia e per scelta politica di opposizione al regime sanitario terapeutico globalista. Sono fieramente, lucano, italiano, sovranista, antiUEista.
A) 37 anni
b) Vigile del Fuoco
C) Maschio
D) Diploma (studi universitari in sociologia abbandonati: indirizzo “Comunicazione e mass media”)
E) Ottima salute
F) Vivo in zona rurale
G) Da tutte le fonti d’informazione, scientifiche, mediche, da blog, da libri, da siti, più i dati istituzionali
H) Faccio uso il meno possibile di prodotti farmaceutici, men che mai di vaccini, figuriamoci di prodotti sperimentali; soprattutto per un rischio inesistente di una fantomatica patologia non dimostrata, di cui secondo i dati, negli under 70, la mortalità va da 0 a 0,31%, con una mediana dello 0,05% secondo la stima riportata dallo studio pubblicato dal massimo esperto mondiale nell’analisi dei dati epidemiologici, della Stanford University, John Ioannidis. Inoltre l’età media dei deceduti è in linea con la speranza di vita in Italia ed in ogni caso esistono le cure domiciliari, come dimostrato con i fatti dal gruppo di medici del Comitato Terapie Domiciliari Covid-19.
24) Omar Carnevali
– Non ho paura del covid
51
infermiere
Ultima volta con febbre 1999
No TV da 18 anni.
Salute buona
Vaccinato con Ichnusa.
Ultimo vaccino:tetano circa 20 aa orsono.
Non mi vaccino perché :
1) Non mi fido.
2) Non sono una cavia.
3) Non conosco rischi a medio/lungo termine
4) Trovo illogico il tutto.
5) Dubito che ci siano forti pressioni di big pharma legate alla negazione di cure domic. e tanto altro.
6) NON MI VACCINO inoltre perché non conosco nessuno studio sui vaccini portati all’attenzione scientifica mondiale da laboratori o enti non in conflitto di interessi.
7) Didier Raoult H 184 mai ascoltato, mandano B e B gente che potrebbe fare le seghe ai puffi vedi. Inoltre pareri di genetisti autorevolissimi nel campo del RNA dicon che è folle e criminale.
a) 44 anni;
b) avvocato cassazionista;
c) maschio;
d) laurea in giurisprudenza con lode;
e) ottima salute e ottima forma fisica;
f) città di provincia (Pescara);
g) non ho la TV, mi sono informato tramite il web attingendo a fonti ufficiali degli organismi sanitari nazionali ed esteri e leggendo gli studi pubblicati sulle riviste scientifiche;
h) ho fatto vaccinare subito i miei genitori ultraottantenni, ma non mi vaccino perché, stando ai dati dell’ISS, alla mia età il rischio di morire di covid è quasi inesistente e comunque decisamente inferiore rispetto al rischio che affronto ed accetto nello svolgimento delle mie attività quotidiane, ad esempio utilizzando sempre la moto per gli spostamenti; perché il 95% dei casi di covid diagnosticati, sempre stando ai dati ufficiali, è asintomatico o paucisintomatico e solo una piccola percentuale di infetti malati necessita di ricorrere alle cure ospedaliere e una percentuale ancora inferiore necessita di cure intensive; perché se dovessi ammalarmi di covid in maniera sintomatica ricorrerei immediatamente alle cure mediche di base e ritengo che questo ridurrebbe ulteriormente il rischio ingravescenza della malattia e di ospedalizzazione.
Aggiungo che non mi importa del pass, rinuncio volentieri ai matrimoni e se volessi andare in vacanza farei al limite un tampone, o troverei escamotage.
P.S. Vorrei sapere dove devo firmare per cedere subito il mio posto in ospedale a un mio coetaneo vaccinato
27) Gennaro Gisonna
Sono Avvocato,
Ho 40 anni,
Ho deciso di non procedere con la vaccinazione COVID 19/20/21 ECC. ECC. Considerato il fatto che il vaccino ha una funzione preventiva e non curativa e titolo definitivo, fermo restando che da analisi che fatte a mie spese è emerso un quadro “clinico” inquietante ho serenamente vivere la vita aspettando di essere colpito dal virus e che lo stesso possa trovare nell’organismo ospitante ovvero il mio corpo il suo terreno fertile.
Col cazzo che troverà terreno fertile.
53, maschio, grafico, e dico convintamente NO
44 anni, assistente giudiziario, femmina, maturità scientifica, salute buona (presumo ), un po’ cittadino e un po’ rurale, tramite social ho tratto spunti per cercare nelle fonti ufficiali e non mi vaccino perché credo nel metodo scientifico e in questo ultimo anno ho assistito solo a scelte e propaganda irrazionali e ho più fiducia nel mio sistema immunitario che in questo sistema criminale per cui prima bisognava chiudere ospedali e tagliare la sanità pubblica, adesso bisogna salvarsi dal covid a tutti i costi, e poi torneranno indispensabili i tagli…
31) Simona Carloppi
51 anni, donna, 2 lauree (psicologia del lavoro e delle organizzazioni e sociologia), cresciuta a Firenze e abito a Roma. Lavoro nel campo della comunicazione di impresa e politica da oltre 25 anni, oggi sono dipendente di un’Agenzia della Regione Lazio che finanzia l’innovazione, anche Biotech.
Ho preparato pubblicazioni sui progetti scientifici sostenuti dalla Regione Lazio, imparando che nel campo medico-farmaceutico la creazione seria e scientifica di un farmaco richiede 5-10 anni dalla fase “discovery” a quella di somministrazione al pubblico.
I “vaccini covid” sono stati autorizzati dopo pochi mesi. Non dovrebbero essere nemmeno in fase sperimentale, ma in pre-test in vitro o, al massimo, su animali.
NON MI VACCINO, perché farlo contraddice le più elementari regole della scienza medica.
A) 44 anni
Responsabile commerciale di filiale
C) Maschio
D) Laureato in ingegneria
E) Ottima salute
F) città
G) Ovunque, blog, libri, TV…
H) Considerate le statistiche relative alla mia età, considerata la fase sperimentale, considerata la tipologia di vaccino, considerato che sono anche convinto ci sia dietro un piano sia di sottomissione, di limitazione della libertà, che di riduzione della popolazione, considerato che il vaccino è prodotto da privati e quindi segue sempre logiche di profitto….considerato tutto questo non mi vaccineró mai.
33) Andrea Scorzoso
Maschio, 25 anni. Contabile con laurea triennale in economia.
Vivo a londra, pieno centro. La mia scelta di non fare il vaccino parte dalla gestione generale del virus fino ad arrivare alle dichiarazioni di chi quel vaccino lo ha prodotto. Non sappiamo quanta efficacia effettivamente abbia, quanto duri l’eventuale immunità, gli effetti nel lungo termine e se il vaccinato continui comunque la trasmissione. A casa mia si chiamano esperimenti. E tante altre cose che riguardando la mia salute vado a leggere personalmente senza affidarmi a “giornalisti” discutibili specialmente se della repubblica.
34) Adriano Santucci
A)41 anni
B)Organizzatore di grandi eventi e concessionario HONDA
C)MASCHIO
D)diploma superiore con varie specializzazioni
E) salute ottima ma con un piccolo trascorso oncologico
F) abitante di capoluogo di provincia
G) mi informo sentendo e leggendo fonti: critiche, favorevoli, indifferenti al covidiotismo o scientismo covidiano. Insomma non leggo solamente chi rispecchia il mio pensiero ma porto avanti una critica feroce a tutto il cinema creato intorno al C19
H) non mi vaccino perché credo nella scienza, ma non nello scientismo, agisco medicalmente solo se mi sento male od ho dei sintomi che mi portano allo stato di stare male, limito al minimo il consumo di farmaci, essendo contrario al consumismo ed abuso farmaceutico (io vieterei le pubblicità dei farmaci come per superalcolici e sigarette, creano comunque dipendenze)
Sono uno sportivo agonista assiduo, dall’età di 8 anni, a 10 giocando a calcio mi buttavo nel fango misto a neve anche a meno 1, avrò avuto 5 stati febbrili importanti nella mia vita, sempre causati da cappellate di tipo personali, corsa in moto da sudato in inverno o cazzate simili.
Valuto sempre causa ed effetto e vantaggi e svantaggi/rischi, rispetto ai benefici che una cura può dare.
Se i numeri sono bassi li rischio, altrimenti agisco medicalmente.
Cultura personale ampia e sempre in fase di studio, multidisciplinare.
Non uso seguire il principio delle masse, non credo che le maggioranze abbiano sempre ragione.
Aggiungo che sono profondamente contrario al green pass, e alla discriminazione conseguente che ne potrebbe scaturire nella logica mercatistico nazista “vaccinati SI”, non vaccinati NO… PS peraltro per ora il green pass è solo un certificato (rilasciato su richiesta dell’interessato) volto a facilitare la mobilità delle persone “vaccinate”, che però, a detta della stessa UE, non dovrebbe impedire o proibire la mobilità di chi decide di non farlo, ma solo metterlo in difficoltà! Anche il garante della privacy sembrerebbe alquanto critico verso tali politiche di mobilità!!!
36) Marco Di Croce
Maschio, 23 anni, laureando (magistrale), salute non ottima, problemi ossei al collo. Vivo in città. Unica fonte ISS, in particolare l’analisi sui decessi. Non mi vaccino perché per ora in Italia sono morte 83 con meno di 29 anni, quindi la mia vita non devo proteggerla, e il vaccino non mi impedisce di trasmettere il virus, quindi la vita degli altri non la proteggerei.
A) 36; b ) ingegnere; c) m; d) laurea in ingegneria; e) buona; f) a 20 minuti da Rimini; g) tutte, ultimamente medici; h) non mi vaccino perché il farmaco è di nuova concezione e sperimentale, non ho informazioni sulle possibili conseguenze sul lungo periodo e alla mia età i rischi di conseguenze gravi della malattia sono tali da non farmi voler sottoporre alla sperimentazione. Tre anni fa in concomitanza con un sospetto caso di varicella in casa, non sapendo quali malattie infettive ho contratto in passato, ho costretto gli operatori dell’asur a farmi tutti i vaccini disponibili. Insieme.
a) 47; b) assunto a tempo deteminato; c) maschio; d) laurea in economia (vechcio ordinamento); e) buona salute, in follow up da linfoma di hodgink; f) cittadino g) mainstream e iss epicento e siti “alternativi”; H) è un farmaco sperimentale fino al 2023, soprassiedo volentieri dato che rischio, per mia fascia d’età e condizioni sanitarie, è minimo
39) Michele Durante
26 anni, lavoro nell’ambito della sicurezza come operatore fiduciario, ho un diploma professionale per i servizi socio sanitari e sono uno studente di giurisprudenza al primo anno. Nato e risiedo a Genova. Salute tutto sommato ottima. Mi sono rotto i coglioni di informarmi sul covid (scusa il francesismo) e quindi vivo la mia vita come la voglio vivere senza pensare a malattie e catastrofi. Mi arriva qualche notizia qua e là tra internet e social ma tutto ciò che riguarda covid e vaccini ormai mi annoia.
Non farò il vaccino perché per superare un leggero panico iniziale ho cominciato a scaricarmi l’infografica bisettimanale dal sito dell’ISS e ho subito capito che era una malattia che non colpiva i giovani sani. Mi sembra poco sensato fare un vaccino (di cui si sa poco e niente e di cui una delle poche cose che si sa è che non impedisce il contagio) per una malattia cosi innocua per me.
40) Cesare Bisiccia
43 anni; laurea in geologia, dottorato di ricerca in Scienze della Terra. Geologo libero professionista. Volontario protezione civile, Donatore Avis, tendenzialmente sano. Vivo nella provincia marchigiana del pesarese. Fonti informative molteplici, sia mainstream che indipendenti: amo mettere a confronto le informazioni. Non mi vaccinero’ perché ritengo il rischio Covid per la mia fascia di età accettabile a confronto di quello rappresentato da un vaccino sperimentale per il quale non si conoscono effetti a lungo termine. Da scienziato so che il processo scientifico, tanto decantato, non è ancora completo perché manca della sperimentazione. Non mi interessa fare da cavia!
41) Matteo Aller
a) 39 anni;
b) lavoro nella ditta di famiglia, settore pavimentazione in legno, dove ho ricoperto quasi tutti i ruoli, vendita, amministrazione, magazzino. Con mia sorella, 1 mese prima dell’inizio della pandemia ho iniziato la gestione di un affittacamere;
c) maschio;
d) diploma di laurea in giurisprudenza;
e) in buona salute;
f) nato a Roma, ivi residente fino all’età di 34 anni, ora risiedo in provincia.
g) sono solito informarmi a mezzo tg, approfondendo argomenti d’interesse tramite internet, presso sia siti ufficiali che a studi e pareri scientifici di esperti, dal comprovato curriculum, che dissentono dall’ordinamento generale proposto e pubblicizzato dai media, di cui sopra.
h) ho fatto vaccinare i miei genitori, 69 e 66 anni. Non mi vaccinerò perché, stando ai dati divulgati dall’I.S.S. non sono un soggetto a rischio COVID19, anche perché contrario alla generale tendenza di abusare di farmaci.
Mi chiamo Peppe Notartomaso, 61 anni, sindaco di Campodipietra CB, ho avuto il covid, mi sono curato con Zitromax, Cortisone, vitamina A, C, D, K2, Lattoferrina, Quercetina, Lisozima. Vi risparmio la posologia. Sono guarito in 10 giorni senza grandi problemi. Altrettanto mia moglie, ma ha impiegato 10 giorni in più perché ha iniziato 2 giorni più tardi la terapia, i miei amici, parenti, conoscenti, concittadini, che mi hanno chiesto lumi. Tutti guariti senza problemi. Quelli che hanno avuto problemi e alcuni sono morti, sono da ricercare tra quelli che hanno rispettato il protocollo, 72 ore di vigile attesa e tachipirina. Tant’è.
43) Febbo Piero
39 anni laureato in scienze dell’ investigazione a L’Aquila e Scienze Politiche a Perugia
A) 38 anni
custode di una palazzina a Milano
C) uomo
D) diploma superiore
E) ottima salute
F) abito, purtroppo, in città
G) informato sul web ascoltando per lo più personaggi che in TV ci vanno poco
H) non mi vaccino perché quelli della mia fascia di età, praticamente, non rischiano nulla. E poi anche perché vaccini composti da cellule fetali non sono per me, da cristiano, etici, anzi li ritengo immorali.
45) Valeria Soru
Laureata con due master e revisore legale. Mi informo dai rapporti ufficiali pubblicati da uffici governativi e università, non amo rischiare sulla mia salute ed ho deciso di non fare da cavia. Non assumeró vaccini sperimentali.
66 anni, donna, laurea in psicologia, Roma, pensionata, buona salute, gruppi, blog, libri, TV nn allineate
Considerata la particolare tipologia del cosiddetto “vaccino”, il fatto che sia ancora in fase sperimentale e che nn credo affatto nell’onestà e bontà delle case farmaceutiche: non mi farò inoculare proprio niente. Dunque la mia risposta è NO
Do il mio consenso
47) Ανδρέα Ρίακά
Andrea R. Uomo. 46 anni. Dottorato di ricerca, tre Master, laurea in scienze politiche. Funzionario pubblico. Vivo a Roma. Mi piace bere, fumare e godo di ottima salute (sono donatore di sangue). In tv guardo solo film. Mi informo sul web, in particolare coi dati ufficiali ISS e Istat. Non mi vaccino perché alla mia età il rischio di morire per covid è statisticamente trascurabile. Al contrario i rischi/benefici dei vaccini (ancora in fase sperimentale) sono al momento difficilmente valutabili.
48) Pierluigi Bianco
Bianco Pierluigi, 45 anni, maturità scientifica, operatore sanitario.
Godo di buona salute seppur con problemi di ipertensione fin da giovanissimo.
Vivo in un rinomato comune sul mare, ambita meta turistica.
Studio e mi informo su testi specializzati ed anche su internet, prendendo come riferimento fonti ufficiali.
Non mi interessa vaccinarmi perché alla mia età non considero il sarscov2 un problema degno di nota. Non c’è necessità che io lo faccia nemmeno per gli altri perché questi vaccini non garantiscono di preservare il prossimo dal contagio.
Donna, 48 anni, laurea in psicologia, appartamento in centro con vista sul golfo, non guardo la tv dal 2008, mi informo soprattutto da medici di cui ho fiducia, buona salute, leggo moltissimo. Non è colpa mia se sul bugiardino e sul sito dell’aifa è scritto che questi vaccini sono farmaci sperimentali, che non limitano il contagio, di cui non si conoscono effetti a lungo termine. Pongo sempre domande e non mi fermo finché non trovo le risposte.
50) Stefano Checchi
Stefano Checchi, 36 anni, vivo a Monterotondo in provincia di Roma, laureato in Filosofia con 110 sia per la triennale che per la magistrale. Ho avuto il Covid un paio di mesi fa, se escludiamo 37.3 di febbre per mezza giornata sono risultato praticamente asintomatico. Perciò non vedo perché dovrei vaccinarmi per una malattia che nel mio caso non ha avuto, empiricamente, nessuna conseguenza.
51) Francis Capitini
Francesco a) 50 anni; b) prima manager poi libero professionista, direi di discreto successo c) maschio d) laurea vecchio ordinamento e master in marketing internazionale e) obeso iperteso e leggermente diabetico f) Reggio Emilia downtown g) blog vari, sito iss, sito ema; consigli di vari scienziati famigliari o amici. H)covid è forma influenzale anomala per lo più curabile, usata come pretesto per rafforzare la dittatura globalista. Le terapie geniche sono poco efficaci, fondamentalmente misteriose e nel lungo periodo saranno probabilmente molto più dannose del virus.
Non giudico né tento di convincere a non farlo chiunque (amici, familiari o conoscenti) decida di farlo (mia sorella, pur con una certa riluttanza, ha fatto entrambe le dosi) e gradirei che mi venisse usata la stessa cortesia, perché ogni scelta in merito deve essere libera e individuale.
Qualora ciò non dovesse avvenire, reagirei di conseguenza.
53) Ruben Plata
Ingegnere chimico, 47 anni, vivo in centro città, ho un buon lavoro, non vedo un tiggì dal 2013 e mi informo sui social e leggendo libri di attualità come quelli di Ilaria Bifarini o Francesco Amodeo. Salute di ferro, quando non mi rompo le ossa in moto…
E non mi faccio iniettare merda sperimentale a fronte di un morbo curabile.
Ah, sono cattolico, da 9 anni praticante (l’età di mio figlio), e credo che un papa eretico non distruggerà la Santa Chiesa, che è fatta da ciò che siamo noi tutti, che la costruiamo giorno dopo giorno.
54) Doris Palena
37 anni, donna; attualmente casalinga per scelta, collaboro saltuariamente nell’ attività di famiglia; laureata in economia aziendale. Risiedo a vasto ( 42000 abitanti), sempre per mia scelta in campagna, ma ho vissuto per molti anni fuori regione ( tra Ancona e roma). Al momento godo di buona salute e non sono affetta da patologie. Il rischio afferente gli effetti a lungo termine di un vaccino sperimentale lo reputo superiore a quello, per me minimo per età e stato di salute, di contrarre il covid in forma grave
A) 65 anni;
b) architetto libero professionista dal 1987, in precedenza dipendente di studio di ingegneria e di architettura; dipendente dell’esercito italiano per 15 mesi, congedato con il grado di sottotenente di artiglieria alpina;
c) laurea in architettura 110/110 vecchissimo ordinamento;
d) corso di specializzazione in restauro dei monumenti;
e) ultima vaccinazione fatta: TABTE a militare;
f) mi informo prevalentemente sul web, leggendo libri e tenendo la TV spenta; non compro il Corriere della Sera (a cui un tempo ero abbonato) dal 2011, l’anno del “fate presto!”; nel merito dell’argomento vaccinale apprezzo molto gli articoli e i libri de Il Pedante;
g) in generale sono in buona salute, anche se sono allergico e asmatico e non sopporto la mascherina; mi curo, quando mi curo, prevalentemente facendo alzare la febbre come decide il mio organismo senza contrastarla; ritengo l’uso del paracetamolo una solenne minchiatà. Ho avuto il Covid nel febbraio 2020 dopo aver mangiato in un ottimo ristorante a Casalpusterlengo, passato da solo dopo una settimana;
h) vivo da sempre a Milano centro, come mio padre ingegnere e mio nonno architetto; il bisnonno era di Gioia del Colle (da cui il cognome) ed era un militare di carriera;
i) non mi presto a fare da cavia per un vaccino sperimentale con importanti effetti collaterali e che dev’essere “richiamato” ogni 6 mesi;
l) do il consenso a Stefano D’Andrea per la lettera a Repubblica.
56) Andrews Granata
a) 48 anni b) lavoro a tempo indeterminato presso Distretto Veterinario Alto Lodigiano ATS CITTA’ METROPOLITANA DI MILANO c) Maschio d) laurea nel 2001 in Scienze della produzione animale 5 anni vecchio ordinamento e) buona salute f) misto cittadino rurale g) verifico e ragiono solo su fonti ufficiali nazionali ed estere (ministero della salute, iss, epicentro, aifa, ministeri esteri, ecc) non guardo mai la tv h) non mi vaccino perché ragionando sui dati di g) non rientro nella fascia dei soggetti a rischio e quindi non ne sento la necessita’.
Ps: per motivi lavorativi da Novembre 2019 fino a fine Febbraio 2020 ho frequentato settimanalmente uffici e sono venuto a contatto con molte persone del Basso Lodigiano compreso Codogno.
57) Luciano Fuschini
Mi chiamo Luciano Fuschini, ho 76 anni, sono un ex insegnante di materie letterarie, godo di buona salute, vivo a Ravenna, ho ricevuto una valanga di informazioni sul Covid (scientifiche e divulgative, largamente contraddittorie), non mi vaccino perché non ho paura di morire e perché confido solo nel mio sistema immunitario.
58) Donatella Pinto
56 anni, mamma, laureata in s.politiche, buona salute, risiedo in un paese dell’area metropolitana di Bari, mi informo sulla rete e sui libri, non ho la televisione dal 2013, non mi vaccino perché non mi fido di un vaccino sperimentale di cui non si sa null’altro ad eccezione del nome delle case farmaceutiche e dell’utilizzo di cellule di feti abortiti vivi (cosa che disturba la mia sensibilità cattolica sebbene non praticante), perché non ho paura di ammalarmi, avendo fiducia nel mio sistema immunitario e sapendo che la mortalità da covid 19 è significativa per fasce di età superiore alla mia, perché devo continuare ad occuparmi della mia famiglia. Infine, perché detesto la museruola e il distanziamento sociale imposti come veri e propri feticci di un regime sanitario che rifiuta un confronto democratico con un pensiero autenticamente scientifico e ci chiede di riporre una fiducia cieca in un protocollo folle ed irrazionale come quello del ministero alla salute, fondato su tachipirina e vigile attesa.
59) Tibisay New
Donna, impiegata, 52 anni. Diploma universitario in informatica, attualmente iscritta al secondo anno magistrale sempre informatica. Lingue conosciute e parlate italiano, inglese e spagnolo. Godo di ottima salute, sto molto attenta alle mie abitudini alimentari. Non mi vaccino perché non sono solita fare il vaccino antinfluenzale. A maggior ragione non prendo in considerazione questi vaccini che danno una copertura di pochi mesi a fronte di un non noto effetto a lungo termine. Il rischio di ammalarmi di covid e finire in terapia intensiva è praticamente nullo. Aggiungo che da dicembre faccio vita disobbediente: bacio e abbraccio gli amici, vado a cena al chiuso …sono ancora viva!
43 anni, laurea in ingegneria civile, master in ingegneria antisismica, funzionario pubblico. Non mi vaccino perché ho valutato che i rischi sconosciuti sulla fertilità (visto che vorrei dare un fratellino o sorellina a mia figlia) non rendono razionale non accettare il bassissimo rischio di complicazioni in caso di covid visto che godo di buona salute. Avrei detto ottima appena un anno fa ma questo cazzo di lock down (riduzione attività sportiva, sole e aria fresca e di adrenalina nel “mondo fuori”) ha certamente peggiorato il mio stato psico-fisico.
61) Emanuele Rossi
a) 41 anni
b) impiegato tecnico/commerciale e dipendente dal 2000
c) maschile
d) diploma scuola superiore
e) nella media per l età che ho e lo stile di vita che svolgo
f) vivo in montagna, lavoro in provincia, giro per lavoro in tutto il centro italia
g) canali web, canali TV, giornali, scambio di opinioni
h) il principale problema è sanitario, è stata potenziato tempestivamente il settore? No
essere stato a contatto con 4 positivi di cui 2 sintomatici e due conviventi, avere mangiato dalle loro posate per cercare di tornare a piu presto al lavoro e non avere contratto il virus mi da fiducia.
Diversi pesi a diverse soluzioni: qualsiasi cura è stata criticamente vagliata e scartata capillarmente, i vaccini che sono un evidente esperimento di massa, vengono elogiati quotidianamente ed al contrario vengono evidenziati lati positivi senza senso come ad esempio il calo dei contagi da maggio, omettendo che la curva è pressoché la stessa dell anno precedente.
L’evidente manipolazione percettiva di far sembrare che il globo è formato solamente da si vax e no vax omettendo che in mezzo vi sono infinite personalità che a differenza degli estremi ancora hanno senso critico.
Come al solito mentre i paesi del mondo avanzati e fuori dall Europa hanno a modo loro effettuato politiche monetarie estremamente espansive, noi ancora ci aggrappano a teorie monetarie non adatte al momento e mentre il resto del mondo torna a crescere economicamente noi subiremo una inflazione pericolosa e cattiva ma nessuno ne parla, da più di un anno esiste solo il covid.
In conclusione perché nn lo faccio?
Non ho fiducia in un sistema sempre meno social democratico dipendente da interessi elitari e che prende decisioni talmente senza senso che un bambino di 10 anni gestirebbe meglio la situazione, ho talmente tanti altri problemi che il virus è l ultimo dei miei pensieri ed infine ho l estrema convinzione (ma posso sbagliare) che il prossimo inverno ci troveremo alla stessa situazione del precedente e la colpa sarà di chi nn si è ancora vaccinato.
21) Giuseppe Cernuto
a) 53 anni;
b) analista funzionale IT;
c) maschio;
d) diploma di maturità scientifia, laureando in ingegneria informatica (sto scrivendo la tesi);
e) generalmente buona;
f) vivo a Milano da oltre 30 anni ma sto per trasferirmi in provincia, per una migliore qualità della vita;
g) dai media prendo solo i link (quando ci sono) alle fonti e leggo principalmente quelle. In particolare, leggo e divulgo studi scientifici pubblicati sulle fonti accademiche e istituzionali principali (PubMed, CDC, Nature, Lancet, ecc.), spesso traducendo almeno l’abstract per rendere l’informazione accessibile anche ai meno anglofoni. Quando possibile, verifico i risultati utilizzando le basi dati pubbliche (ISS, protezione civile, ECDC, OMS, Our World in Data, ecc.);
h) non mi vaccino perché vari motivi:
1) i vaccini anti Covid sono ancora farmaci sperimentali il cui uso clinico è stato autorizzato sulla base di un DL dell’8 maggio 2003, il quale stabilisce che, in caso di patologie che mettono a rischio la vita dei pazienti, in assenza di valide terapie alternative, è possibile somministrare farmaci sperimentali per i quali sia stato dato un giudizio favorevole di efficacia e di tollerabilità.
2) il giudizio viene dato dai produttori, senza fornire i dati, che si riservano di consegnare entro il 2023 (l’oste dichiara che il suo vino è buono).
3) le valide terapie alternative esistono. Ne sono state trovate diverse, dal trattamento con antinfiammatori e antivirali nelle prime fasi della malattia, al plasma iperimmune, la lattoferrina, l’adenosina… tutte terapie sperimentate da medici, che chiedevano semplicemente di dimostrare con sperimentazione su vasta scala le loro scoperte, che invece sono state sistematicamente insabbiate o esplicitamente ostacolate dal governo e dall’AIFA.
4) in presenza di terapie alternative valide, l’uso clinico di farmaci sperimentali decade ed è illegale.
5) gli eventuali danni a medio-lungo periodo sono tuttora sconosciuti. Promuovere la vaccinazione di massa per una patologia il cui tasso di letalità è molto basso è quantomeno sconsiderato. Ad esempio, i vaccini ad mRNA inducono l’organismo a produrre la proteina spike. Recenti studi mostrano come tale proteina causi danni al sistema cardio-circolatorio. Il rischio di creare intere generazione di danneggiati è altissimo.
63) Francesco Giuseppe Scrascia
Maschio, 16 anni, studente liceale. Godo di ottima salute, vivo in un piccolo comune in provincia di Lecce.
Guardo sia in TV che sui social vari dibattiti sul covid, mi informo principalmente attraverso fonti ufficiali.
Non mi interessa vaccinarmi perché le probabilità di morire di covid, alla mia età, sono prossime allo 0.
Inoltre i vaccinati potrebbero, come i non vaccinati, comunque contagiare. Al netto di tutto quindi, la vaccinazione sarebbe solo un rischio inutile che preferirei non correre
Donna, 16 anni, studentessa liceale. Vivo a Lecce e le mie idee le costruisco attraverso dati ufficiali e informazioni date dalla televisione stessa. Non mi vaccino perché alla mia età è totalmente inutile visto molti miei coetanei che hanno fatto il covid da asintomatici senza problemi. Inoltre resta un vaccino sperimentale e quindi non andrò a fare da cavia e rischiare per proteggermi da una malattia di una mortalità con percentuali bassissime.
Io sono il solito outsider: 52 anni istruzione universitaria mi informo leggendo da fonti sicure ed analizzo i dati. Come diceva Sir Arthur Conan Doyle ( per mezzo di Sherlock Holmes) : predo I fatti, tolgo l’impossibile e quel che resta, seppur improbabile, è la realtà.
Semplice chiaro oserei dire CRISTALLINO!
65) Daniele Ameglio
A) 36 anni
b) autista
C) maschio
D) diploma scientifico
E) buona salute
F) Roma
G) internet (ISS, WHO, the Lancet, british medical journal, Science, EJMI, byoblu, visione TV, radio radio,…)
H) preferisco curarmi se mi ammalo (le cure esistono), considerando la mia età e salute non dovrei ammalarmi, faccio prevenzione con sport all’aria aperta e vitamine (c, d, lattoferrina,quercitina), col vaccino non sarei sicuro di prevenire l’infezione dei miei cari (ai quali impongo prevenzione), non conosco gli effetti del vaccino a medio e lungo termine, infine aggiungo tra i motivi anche la protesta.
Sono un 51enne maschio, diploma itc, sono un artigiano titolare di una piccola azienda con 9 dipendenti, ho 4 figli tutti in ottima salute compresi io e mia moglie, mi sono informato in ogni dove soprattutto in rete, non guardo la TV, Abito sui monti tra il lago di Como ed il lago di Lugano CH, non mi vaccino perché preferisco eventualmente ammalarmi che fare da cavia, ho proibito a mia figlia maggiore di 16anni di mettersi in lista per il vaccino (frequenta un liceo scientifico ed è stata riempita solo di nozioni ed è un impresa, da parte mia come genitore, permetterle di crearsi un proprio modo di pensare libero)
A) 24 anni
B)studente di ingegneria gestionale
C)maschio
D)diploma in meccatronica
E)allergia e asma
F) cittadina industriale
G) articoli scientifici e video pubblicati sui social da ricercatori e professori universitari, giornali “main stream”, ISS, giornali inglesi e svizzeri.
H) il fatto che chiamino le terapie geniche di Pfizer/biontech e Moderna “vaccino” (quando in realtà non lo sono) non mi dà fiducia; nessun vaccino è stato ancora approvato; non si conoscono ancora gli effetti avversi di lungo termine; per la mia fascia di età il covid non è pericoloso (il numero dei morti in Italia, 69 da inizio pandemia, è sovrastimato eccessivamente perché la maggior parte aveva più di 3 patologie e tumori) e lo è meno degli effetti avversi dei vaccini.
69) Maurizio Ferrara
a) 55 anni
b) Dottore commercialista e docente di scuola superiore
c) Maschio
d) Laurea
e) Soggetto sano
f) Città metropolitana di Napoli
g) Istituto superiore della sanità, OMS, Istat, Euromomo, riviste scientifiche specializzate (nature, science, Oxford academic journals ), quotidiani e tg verificando le notizie; ogni altra fonte verificando l’autorevolezza.
h) sono un soggetto sano e il vaccino implica una valutazione di rischi/benefici; i dati sulla malattia dell’ ISS e dell’Istat; la mancanza di informazioni sugli effetti collaterali del vaccino di medio/lungo periodo; la criminalizzazione preventiva di chi proponeva di provare a curare la malattia; la firma di un consenso informato su aspetti già predisposti e non su domande specifiche del vaccinando; la mancanza di assunzione di obblighi di risarcimento da parte dello stato in caso di effetti collaterali gravi; la mancanza di fiducia nell’informazione fatta da medici palesemente votati allo show e sorretti da un’informazione eccessivamente di parte alle dichiarazioni dei quali si sono contrapposti dati ufficiali diametralmente opposti; la martellante comunicazione mediatica con la contestuale assoluta mancanza di contraddittorio con quella parte della scienza con posizioni critiche;
l’esilarante e stravagante informazione di tutti i media e i social media sul vaccino e sulla malattia.
Non mi vaccino perché non è lo stato a produrlo ma aziende private che hanno pattuito una manleva sui rischi collaterali, perché il tutto è secretato, perché i brevetti dei vaccini devono essere pubblici e non privati, perché un numero non indifferente di virologi e scienziati ne hanno sottolineato la scarsa efficacia piuttosto che la pericolosità
71) Giuseppe Colonna
Ho 73 anni , diploma di perito metalmeccanico , godo di buona salute, risiedo in un paese dell’area metropolitana di Bari, le mie informazioni che vengono dalla rete sono filtrate dalla passione per la medicina psicosomatica e la medicina naturale non ho la televisione dal 2013. Oggi mi sento essere tornato indietro nel tempo dove il conflitto per la verità economica da scegliere per l’obolo alla chiesa si insinuava nella teoria
copernicana . A differenza del passato il luogo dell’ inquisizione è la televisione e la verità economica è insita in un vaccino che per me fa parte del progetto neoliberista. Quindi sono assolutamente contrario al vaccino che ritengo un pericoloso strumento del potere.
a) 32 anni;
b) ingenere presso una multinazionale italiana;
c) maschio;
d) laurea con lode in Ingegneria Ambientale, Dottorato congiunto in Ingegneria Ambientale presso l’Università di trento e Geografia presso la Queen Mary University di Londra, Post-doc e docenza a contratto presso l’Università degli Studi di Trento;
e) godo di ottima salute, salvo una tremenda sindrome dell’intestino irritabile messa a dura prova dalla passione per la produzione di birra artigianale e da quella per il vino
f) vivo in un piccolo paese in provincia di Trento, ma ho vissuto almeno un anno della mia vita nel comune di Trento, nel comune di Verona, a Londra e nella città di Carlow (Irlanda)
g) rapporti ufficiali delle autorità competenti italiane ed europee (in particolare ISS, Istat) e articoli scientifici pubblicati su riviste peer-review
h) perchè non è provato ed anzi è dubbio che il vaccino prevenga il contagio, pertanto la vaccinazione si fa per sé stessi e non per gli altri; perchè il tasso di mortalità per la fascia d’età a cui appartengo, e per le condizioni di salute che ho la fortuna di avere, il tasso di rischio è pressoché nullo e senz’altro inferiore a quello che affronto tutti i giorni scendendo le scale che portano dal mio appartamento al mio garage; perché, se come uomo di scienza ho una certa fiducia nella scienza, meno ne ho nei confronti degli “scienziati”, molti dei quali per diventare tali devo vincere una competizione al ribasso che ne fa non di rado delle persone meschine e soggette al più vile interesse, pronti spesso a vendersi l’anima per un finanziamento europeo alla ricerca. Perché non sono noti gli effetti a lungo termine del vaccino, e pertanto non si può in questo caso non parlare di sperimentazione. Perché la furia fondamentalista con cui l’intero arco parlamentare, supportato da interessatissimi autoproclamatisi esperti (i quali da un anno e mezzo a questa parte non mettono piede in un reparto essendo costantemente in televisione) vogliono imporre una vaccinazione a tappeto dei bambini, per i quali il covid-19, salvo qualche rarissimo caso quasi sempre già pre-compromesso, è poco più di un raffreddore, rende questa campagna a dir poco grottesca e dai contorni sempre più inqiuetanti. Perché, se è giusto che ciascuno faccia la sua parte per proteggere la società alla quale appartiene, un trattamento sanitario che serve unicamente a proteggere sé stessi non può e non deve essere imposto, perché appunto non serve a preservare la società ed è pertanto, oltre che incostituzionale, finanche immorale. Ed infine perché questo articolo di Repubblica che accusa gli “scettici” (dimenticando che lo scetticismo è il fondamento della scienza) di essere ignoranti è pieno di brutture lessicali ed errori di ortografia
73) Enrico Giuranno
a. 36
b. occupato
c. Maschio
d. Laurea specialistica in storia della filosofia (attualmente studio per una seconda laurea in altra disciplina).
e. Buona salute con trigliceridi tendenzialmente alti.
f. Parma centro
g. Ho spento la TV a inizio lock down. Fondamentalmente ho smesso di inseguire le notizie. All’informazione preferisco la formazione.
h. Perché credo nel metodo scientifico galileiano, credo nel dibattito, rifuggo i dogmi e il libero mercato che si auto regola (specialmente se parliamo della salute).
Maschio, 63 anni pensionato, ex dipendente pubblico, scuola dell’obbligo, avendo lavorato nella polizia locale, ho imparato anche a mie spese a non credere a ciò che i media dicono…
Avuto con loro brutti rapporti.
Non mi vaccino, in quanto non guardando mai la tv ed essendo un curioso e diffidente di natura ho voluto appurare la verità incrociando molti dati di ricerca.
Un nn vaccino, se lo possono mettere dove dico io.
A) 60 anni – B) Lavoratore autonomo – C) Uomo – D) Diploma – E) Decente rispetto all’età e per essere un tabagista – F) Paese con poco più di 10.000 abitanti – G) Mainstream e rete – H) Sempre vaccinato contro l’influenza dal 1985 al 2019, poi dopo la sceneggiata dei camion militari a Bergamo ho capito che c’era qualcosa di poco chiaro e allora mi sono informato leggendo tutto quello che ho trovato in rete, pro e contro. Di sicuro sono farmaci sperimentali e non sappiamo se e quanti danni faranno. Pare non immunizzino e nemmeno che fermino il contagio. Nel dubbio mi astengo. Per il momento meglio vitamine C e D.
56 anni. Consulente informatico e enologo.
NON HO MAI INDOSSATO LA MASCHERINA E NON MI VACCINO
68, imprenditrice, laureata, salute relativalente buona, zona periurbana, informazioni da web e pubblicazioni scientifiche specialisti in genetica, infeziologia, virologia tra cui alcuni premi Nobel, guardo la TV sempre meno guardabile, ma voglio essere informata anche sulla propaganda; vaccinata coi vaccini classici di una volta; non ho intenzione di fare da cavia per gli interessi dei laboratori farmaceutici; il rischio di morire di questo virus non giustifica il rischio di iniettarsi un prodotto di cui non si sa nulla e la cui fase di test 3 finisce tra due/tre anni; trovo ignobile aver impedito le cure domiciliari e aver diffuso l’idea che non esistono terapie, utile solo per giustificare l’urgenza sanitaria e permettere l’autorizzazione provvisoria alla commercializzazione dei vaccini. Alla luce della lunga teoria di scandali sanitari (Mediator, sangue infetto, Vioxx, protesi mammarie difettose, talidomide, talco per bambini all’amianto, ecc) e alle numerose condanne dei vari laboratori per corruzione e danni alle persone, penso che sia ragionevole essere diffidente quando mi si dice che l’unica cura é il va ccino. Volgio restare educata anche se avrei volgia di esprimermi come uno scaricatore di porto. Ovviamente son contraria alle assurde restrizioni con cui ci affliggono l’esistenza e al pass di qualunque tipo che é un’ignobile discriminazione destinata a rendere la vita talmente complicata da indurre le persone a farsi vaccinare per stanchezza; per questo considero doverosa la resistenza.
donna, 52 anni , Imprenditrice ( Agente assicurazioni e titolare di un bed & breakfast) , Abito ad Arezzo , buona salute , non guardo tv e mi informo dove c’ e’ vera informazione. rispondo con:
NON MI VACCINERO’ MAI PERCHE’ quando in un azione , c’è il ricatto non c’è altro da aggiungere.