Quando le élite tornano a farsi la guerra…
di RICCARDO PACCOSI (RI Bologna)
Adesso che, col Faucigate, vi è ulteriore prova del fatto che la classe dirigente del blocco atlantista-occidentale abbia perso compattezza e che vediamo, quindi, i suoi esponenti ricominciare a combattersi fra loro, sento affiorare due diversi sentimenti.
Il primo è ovviamente di sollievo. Per quanto m’impegni a promuovere mobilitazioni di piazza e ad analizzarne le potenzialità e la relativa crescita in termini di partecipazione popolare, l’ottimismo della volontà non impedisce di essere coscienti del fatto che sia totalmente impossibile vincere: ovvero, qualunque ipotesi di poter invertire materialmente il corso intrapreso dalla storia è, per il momento, pura illusione. Se oggi combattiamo, è per piantare i semi d’un cambiamento che possano gestire le generazioni future, non certo per qualcosa di cui potremo essere testimoni direttamente.
Dinanzi a tale sproporzione di forze, ebbene, il fatto che dopo un anno di apparente unanimità le élite tornino a combattersi fra loro, è per il semplice cittadino un dato recante sollievo e che restituisce, soprattutto, la speranza che la prospettiva del distanziamento sociale permanente possa trovare ostacoli nell’attuazione. D’altro canto, però, questo stesso sollievo è indicativo della condizione d’impotenza, dell’impossibilità d’una sollevazione sociale che non sia numericamente irrisoria oppure estemporanea, nonché dell’azzeramento di una qualsivoglia soggettività di massa.
Ed è altresì inevitabile pensare che, comunque vada lo scontro ai vertici del potere, quella maggioranza di popolazione che si è bevuta la menzogna di un’emergenza pandemica legata esclusivamente a problematiche sanitarie, continuerà a rimanere cieca, sorda e obbediente proprio come negli ultimi 13 mesi. Dinanzi al gioco politico che le si para di fronte, la moltitudine liquida continuerà, nell’immediato futuro, a interpretare i fatti solo ed esclusivamente nei termini che vengono ordinati da media e governi.
Una volta che la coscienza della sovranità costituzionale e del ruolo soggettivo delle masse popolari nei processi storici viene azzerata, la sconfitta è definitiva. Riguardo a questo, vorrei ricordare che a generare tale involuzione non è stata solo l’ideologia dominante: quando, nell’ambito della componente più propriamente “complottista” dell’opposizione sociale, comincia a diffondersi una sub-cultura di revisionismo storiografico secondo la quale il movimento operaio e la lotta di classe sarebbero esistiti solo in quanto fenomeni etero-diretti da massoni, sionisti o so-un-cazzo-io, il senso di rassegnazione, d’impotenza e di desistenza non può fare altro che crescere: e cresce a tutto vantaggio della classe dominante…
Sulle dichiarazioni di Fauci e, del fatto che i dep state tramite due giornali e un blogg che fa parte del FBI, in merito all’uscita di tali mail che diciamo inchiodano Fauci, tramite il FOIA, ci suggerisce che tale azione molto probabilmente ha lo scopo di mettere in ombra lo stesso.
Il motivo è molto semplice… volete che dica che il virus arrivi da una base biologica militare, tipo FORT DETRICH?
Se uscisse fuori questo, si capirebbe che la Cina, è stata al gioco facendo credere a mezzo mondo che il virus è letale.
Gli antichi romani, dicevano Cui prodest?
Se si guarda a chi ha guadagnato, si capisce molto bene …………….