C’è chi scienza e chi no
di LORENZO D’ONOFRIO (RI Pescara)
Lui si chiama Davide Visigalli, è un biologo, fa ricerca, è uno di quelli seri e umili, in grado di dire con grande onestà intellettuale quello che sa e quello che non sa e di ammettere, quelle poche volte che accade, di aver preso una strada sbagliata, per poter tornare indietro e ripartire dall’esperienza. Davide è anche un politico, ma di quelli veri, cioè uno preparato, coerente, che crede in quello che fa, e da un anno e mezzo non ne ha sbagliata una, alla faccia dei tromboni senza dignità che vedete ogni giorno in TV.
Davide non è contro i vaccini (e mai lo potrebbe essere), ma è contro l’obbligo vaccinale per il Covid. Con Davide parlo tutti i giorni, e da un anno e mezzo tutte le cose che poi sono state considerate anche dai tromboni patrimonio della scienza, io le ho sentite, con largo anticipo, da lui. Davide la pensa così, come potete leggere nei 3 post che riporto qui sotto:
==========
PRIORITÀ
Il problema non sono mai state le persone che non si vogliono vaccinare (ad oggi pochissime e in ogni caso ininfluenti sulla dinamica pandemica).
Il problema è che si stanno vaccinando gli under 18 e presto anche gli under 12 (privi di rischio specifico, fatemelo dire va…) quando è palese che non serva ad un cazzo.
==========
CONTRO L’OBBLIGO E LA VACCINAZIONE AGLI UNDER 50 PRIVI DI RISCHIO
Prendo un mio post di marzo per dimostrare, se ce ne fosse bisogno:
– che non sono mai stato contro la vaccinazione;
– che sapevo che l’efficacia sarebbe stata sulla gravità di malattia;
– che il vaccino aveva poco effetto sul contagio come i recenti outbreak (UK, Spagna e Israele) sono lì a dimostrare;
– che non aveva senso nessun tipo di obbligo;
– che non aveva senso vaccinare tutta la popolazione soprattutto quando mancano ancora oggi milioni di soggetti a rischio.
Dopo mesi, non sono certo io che ho cambiato idea.
Però, sento molto più debole l’eco fastidioso del “vaccinatevi per gli altri”.
==========
28 marzo 2021
L’OBBLIGO È CONTRO LA SCIENZA
Fanno passare per scienza e razionalità ciò che non lo è. È scientismo, fede negli scienziati, quelli che hanno accesso ai canali informativi. Ad oggi i primi dati sui vaccini (approvati in via eccezionale per l’emergenza), coerenti con quelli dei trial, dicono che sono molto efficaci contro la malattia ma prevengono poco il contagio (circa un 30%). Quindi un vaccinato non si ammala gravemente ma può contagiare. E i casi sono riportati da tutti i giornali.
Come si possa dire ancora che la vaccinazione protegge gli altri e quindi fare i moralisti sull’obbligo vaccinale è incredibile. Basta la terza media, non serve il dottorato. Però spesso chi ha il dottorato o chi pensa di averlo avuto, non si pone domande ma pensa e dice quello che più gli conviene. Perché lui è bravo e vuole fare carriera. La campagna contro i sanitari no vax è una campagna preventiva di scarico delle responsabilità.
Nessuno vi dice che in Francia e in Germania hanno vaccinato con Pfizer tutti gli over 75 e i sanitari li vaccinano con AZ ora. Mentre qui vaccinavano gli specializzandi e gli iscritti agli ordini. Con buona pace degli esperti che vedono dati entusiasmanti dalle curve di contagio dei paesi, da cui l’unica cosa che si capisce è che non si può dire niente di sensato.
Ma, si sa, ognuno ha le proprie perversioni. Chiamatela come volete ma questa non è scienza. Ma nemmeno si può chiamarla religione. Niente fa così schifo.
Commenti recenti