Testimonianze dalla 13a Conferenza della Regione autonoma Xinjiang Uygur
di L’ANTIDIPLOMATICO (Maria Morigi)
The Uyghur Twelve Muqam. Painted by Ghazi Amet 1984.
Pechino si difende e controbatte alle accuse di violazione dei Diritti in Xinjiang convocando periodicamente conferenze stampa in cui figure istituzionali ed esperti, con il contributo di testimonianze di lavoratori ed operatori, fanno il punto davanti ad una platea di osservatori ed agenzie estere.
Presento qui parte dei lavori della 13a Conferenza (luglio 2021) tenuta congiuntamente dal Ministero degli affari esteri e dal governo della Regione autonoma Xinjiang Uygur , tenuta proprio all’indomani della chiusura della 47a sessione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite. Purtroppo le sessioni in cui si è discusso delle accuse di genocidio, sterilizzazione, campi di detenzione, lavori forzati sono state ignorate dalla nostra stampa, ma, come i pochi che si preoccupano di andare alla radice delle informazioni, siamo convinti che la via perseguita da Pechino è giusta e che, aderendo alla filosofia della crescita incentrata sui diritti delle persone, lo Xinjiang ha compiuto sforzi per conseguire un notevole progresso socioeconomico, culturale e di rafforzamento dell’unità etnica.
Dalla discussione alla 13° Conferenza estrapolo e trascrivo la testimonianza di Talaiguli Ke’erman, un funzionario del villaggio della comunità di Kunlun Jiayuan (contea di Akto, prefettura autonoma kirghisa di Kizilsu) collegato tramite video. Dice Talaiguli Ke’erman:
“Il villaggio di Mazawozi si trova nelle profondità dell’altopiano del Pamir, a più di 300 chilometri dal capoluogo della contea di Akto. È una zona remota, fredda e di alta quota, con un’altitudine media di oltre 2600 metri. L’ambiente naturale è estremamente povero e l’istruzione, la medicina, i trasporti, le comunicazioni e altre strutture sono molto arretrate. E’ difficile per i pastori far frequentare la scuola ai propri figli, ricevere cure mediche e spostarsi. Gli abitanti del villaggio hanno vissuto per generazioni in case di pietra e yurte. Non potevano ripararsi dalla pioggia d’estate e dal freddo d’inverno. Bevevano acqua da fiumi e dighe. Lo sviluppo delle persone è stato seriamente limitato dall’ambiente naturale.
Nel 2017, il governo ha implementato una politica di ricollocazione per aiutare gli abitanti dei villaggi kirghisi che vivono nelle profondità delle montagne a liberarsi dalla povertà. Abbiamo organizzato mandriani per visitare il sito di trasferimento e li abbiamo aiutati a conoscere da vicino l’ambiente di vita e le infrastrutture del sito di trasferimento. Dopo averlo visto, erano molto felici e hanno espresso il desiderio di uscire presto dalla montagna e vivere in nuove case. Nell’ottobre 2017, il primo gruppo di pastori del villaggio di Mazawozi si è trasferito nel sito di ricollocamento di Kunlun Jiayuan, a 7 km dal capoluogo della contea. Vivevano in edifici spaziosi e luminosi, usavano l’acqua del rubinetto, guardavano la TV via cavo, usavano i telefoni cellulari e cucinavano con il gas naturale. A Kunlun Jiayuan ci sono asili nido, scuole, centri sanitari, biblioteche, sale per attività culturali, piazze per il tempo libero, centro servizi per l’impiego, fermate degli autobus e altre infrastrutture. Questo tipo di ambiente di vita andava oltre l’immaginazione degli abitanti del villaggio. Ad agosto 2019, 1523 persone di 357 famiglie si erano trasferite a Kunlun Jiayuan, vivevano in nuove case e iniziavano una nuova vita.
Al fine di aumentare il reddito dei pastori, il governo fornisce gratuitamente ad ogni famiglia serre per ortaggi e assume tecnici agricoli per insegnare agli abitanti del villaggio come coltivare gli ortaggi in modo scientifico. L’affitto è ridotto o rimborsato per i pastori impegnati in attività commerciali e la formazione professionale è fornita gratuitamente per i giovani che vogliono andare a lavorare ma non hanno competenze. Ora ogni famiglia ha un reddito stabile annuo di oltre 50.000 yuan. Molte famiglie hanno acquistato automobili. Qui, gli abitanti del villaggio godono anche di esami medici gratuiti, assistenza medica cooperativa e altre politiche di assistenza. I bambini studiano in aule spaziose e luminose e la loro vita migliora sempre di più. Ora, ciò che gli abitanti del villaggio dicono è che la loro buona vita deriva dalla buona politica governativa per alleviare la povertà, che consente loro di uscire dalle montagne e avere una nuova vita.” (fine della testimonianza).
Testimonianza della signora Mikelayi Yibulayin, deputata al 13° Congresso nazionale del popolo e vicedirettore del dipartimento di composizione e ricerca del Xinjiang Art Theatre:
“il Partito e lo Stato attribuiscono grande importanza alla protezione, eredità e sviluppo della cultura e dell’arte tradizionali di tutti i gruppi etnici, e offrono un forte sostegno politico e finanziario in modo che la cultura e l’arte tradizionali di tutte le etnie siano valorizzate. L’ Assemblea popolare regionale ha formulato il Regolamento della Regione Autonoma Xinjiang Uygur sulla protezione del Patrimonio e delle Arti, promuovendo efficacemente la tutela dei tesori culturali e artistici.
Lo Uygur Muqam[i] e l’ epopea Manas[ii] sono stati inseriti nella “lista del Patrimonio Culturale Immateriale Umano” nazionale e dell’UNESCO. E’ stata tradotta e pubblicata un’opera che rischiava di essere perduta, il Kutadgu Bilig[iii]; sono state raccolte e pubblicate l’epopea mongola Jianger e altre opere di letteratura orale popolare; sono stati fondati tre centri statali che producono strumenti musicali uiguri, tappeti e seta Etles (Fabbrica di seta tradizionale in un villaggio fuori Hotan).
Si svolgono con grande adesione di pubblico il Meshrep di Uygur, il Kazak’s Aytes, il Kirgiz’s Kobuz Ballad Singing Fair, la Mongolian Nadam Fair, il Xibe “Westward Migration Festival” e altre attività culturali. Sono stati messi in scena numerosi spettacoli eccellenti con forti caratteristiche etniche ma che riflettono anche i grandi cambiamenti dei tempi, come Uygur Ailifu e Sainaimu, Kazak Aytes, Kirgiz Manasqi che suona e canta racconti epici Manas. Un gran numero di fatti mostra che la nostra splendida cultura cinese è creata da tutti i gruppi etnici. Nel giardino della cultura cinese, le culture etniche dello Xinjiang sono state ereditate, protette e sviluppate con un nuovo splendore.” (fine della testimonianza)
[i] Il termine Mukam, sta per “musica “ o “Capitolo musicale” in lingua araba, e costituisce uno sviluppo della musica popolare uigura in forma ciclica e un tesoro della storia musicale. Nel 2005, il Mukam in dodici parti è stato inserito nella lista dei Patrimoni UNESCO. Include oltre 340 antiche canzoni narrative, suite di canti popolari, brani di danza e melodie improvvisate. Le 5 forme di Mukam dello Xinjiang prendono il nome dai luoghi di origine (Kashgar, Hotan ecc) dove ci sono fondazioni e musei dedicati, si formarono nel XVI secolo con il lavoro di creazione e compilazione dei musicisti di Yarkand; la maggior parte dei testi furono raccolti dal poeta-musicista Amannisha nel XVI secolo.
[ii] Manas è l’Epos tramandato oralmente sino al secolo scorso da cantori itineranti di lingua kirghisa.
[iii] Kutadgu Bilig “La scienza regale” poema didascalico scritto in turco medioevale da Yusuf Hass Hajib composto nel 1069-1070 e più antico documento letterario dei Turchi medievali dopo la loro conversione all’Islam
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