Comanda il Mondo di Mezzo
di TELEBORSA (Guido Salerno Aletta)
Tra offerta e domanda di Merci, Denaro, Lavoro, Informazioni…
Tutta l’economia politica classica si fonda sul rapporto tra domanda e offerta. Il prezzo di un bene è visto variamente, in funzione della sua scarsità, del bisogno, del lavoro incorporato. Anche il tasso di interesse sul denaro, risparmiato o prestato, segue questa logica.
E’ una semplificazione, perché la realtà dell’economia si fonda da sempre sugli intermediari:
le banche raccolgono risparmio per prestarlo o investirlo in partecipazioni;
i commercianti all’ingrosso comprano dai singoli produttori per vendere direttamente ai consumatori con una propria catena distributiva o rivendere ai negozi dettaglianti;
le aziende che si occupano di manodopera raccolgono le richieste di impiego e le smistano alle imprese che ne fanno richiesta;
i media, gli editori e le agenzie di informazione raccolgono notizie e le diffondono al pubblico;
le piattaforme di commercio elettronico aggregano l’offerta e la domanda di merci e di servizi.
E’ questo il Mondo di Mezzo, sempre più potente, che guadagna nella intermediazione tra offerta e domanda.
Nell’e-commerce, il meccanismo è chiarissimo: se un appartamento o una camera d’albergo piace, e si affitta, la piattaforma incassa la commissione; ma non ha nessun rischio e nessuna perdita se rimangono vuoti.
Nel settore del risparmio vale lo stesso: la banca raccoglie il risparmio e decide liberamente a chi erogare il credito. Le perdite eccezionali, non coperte dal profitto e dagli accantonamenti, sono accollate agli obbligazionisti, agli azionisti ed infine ai grandi depositanti. L’accesso al credito è completamente condizionato dalle scelte delle banche: aprono e chiudono i rubinetti secondo le loro valutazioni del mercato e del rischio.
Nel settore delle materie prime, se le Borse merci stabiliscono sulla base della domanda e dell’offerta i prezzi del giorno ed a termine, ci sono le compagnie che acquistano direttamente dai singoli produttori e poi le offrono in Borsa. Decidono comodamente quando ed a che prezzo entrare o uscire dal mercato.
A monte ci sono talora delle vere e proprie organizzazioni, come l’OPEC nel settore del petrolio, che disciplinano la quantità che ciascun associato può produrre ed a quale prezzo. Compensando al proprio interno le necessità di ciascun associato, si crea un fronte unico sul mercato: hanno la mano sul rubinetto.
Per i generi di largo consumo, le grandi catene di distribuzione riescono a spuntare prezzi assai favorevoli dai produttori: chi non passa attraverso loro, perché non accetta l’offerta, ha poi enormi difficoltà ad arrivare al consumatore finale. Deve organizzarsi direttamente, per vendere la sua merce ai negozi al dettaglio: maggiori costi e maggiori profitti, ma tutto a rischio.
Se la grande distribuzione ha troppo magazzino di qualche prodotto, fa una promozione a prezzo scontato, con la pubblicità televisiva ed i volantini: svuotano tutto in poche ore.
Nel settore della informazione, radio, televisione, giornali, vale lo stesso: gli editori decidono in piena libertà quale notizia passare e quale risalto darle. Se è meglio fare una campagna su un argomento oppure su un altro, orientando di conseguenza la pubblica opinione: sono “Media”, per definizione.
Le piattaforme di social media, dove gli utenti immettono i propri contenuti informativi anche solo sotto forma di Like, sono diventate ancora più potenti: con gli strumenti di intelligenza artificiale profilano gli utenti, promuovono nuove amicizie, decidono se e quali argomenti debbano essere soggetti a “fact-checking”, creano e svuotano bolle di aggregazione.
Fonte: https://www.teleborsa.it/Editoriali/2021/11/26/comanda-il-mondo-di-mezzo-1.html#.YaIjQ7fSKDY
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