Il libro
di STEFANO D’ANDREA (Presidente RI)
Ho scritto un libro dell’Unione Europea – sto cercando l’editore – che si limita a citare l’euro, non menziona l’austerità, non considera l’episodio della Grecia, demitizza l’importanza data al divorzio tra Banca d’Italia e Tesoro e ignora il politicamente corretto e i diritti umani.
Ho preferito andare al sodo e parlare dell’essenza, cercando di evitare di soffermarmi sui profili secondari (anche se importanti) che hanno attratto l’interesse dei critici in questo primo decennio di crisi dell’Unione.
Il sodo e l’essenza sono la promozione della disoccupazione (che è la ragion d’essere dell’Unione), il dispotismo illuminato postdemocratico, che è il metodo, l’europeismo retorico, che è l’ideologia fanatica che genera la stupidità di massa, l’aristocraticismo politico culturale dei rivoluzionari europeisti, e il contrasto dell’Unione Europea e della riforma costituzionale che ha introdotto l’equilibrio di bilancio con il nucleo duro della Costituzione, con conseguente illegittimità costituzionale delle leggi di ratifica dei Trattati e della legge di revisione costituzionale, che ha introdotto l’equilibrio di bilancio.
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