Parliamo dunque della sfida russa a qualche obiettivo militare non precisato. nel Mediterraneo e oltre. Qualcuno dice sia l’Arabia Saudita, altri la Syria. Sta di fatto che più di una flotta, probabilmente anche nucleare, sta attraversando il Mediterraneo. Cose mai viste nemmeno nella guerra fredda.
Ma cosa sta succedendo?
Difficile da decifrare, oggi: probabilmente un convoglio che va in supporto a Damasco. O per lo Yemen. Sta di fatto che avere potenze nucleari diciamo avversario così prossime all’Europa fa paura.
Chiaramente l’EU lascia fare, il mare di Sicilia è più africano che EUropeo secondo la scuola di pensiero che fu di Bismarck, dunque nessun intervento.
Forse il messaggio più importante va però in direzione Washington: gli equilibri in sud Europa stanno cambiando? La Russia sfida l’egemonia USA in Africa? O in Medio oriente? Si accetterà tale ridimensionamento, di fatto, lato USA?
Comunque, un game changer.
Per intanto osserviamo l’evolversi della situazione, chiaramente una sfida al dominio americano è in corso, stranissimo Washington taccia, nei fatti e negli atti (…).
Alla fine il Grande Reset è anche questo. Sappiate che siamo lontani un missile da cambiare la storia. Anche in Ucraina: lì in particolare, siamo lontani un missile ben piazzato da un blackout in EU. Nel caso tale missile sarà infatti targato Bruxelles e Berlino, nel contesto: infatti solo con una crisi fabbricata ad arte l’area euro può pensare di sopravvivere ancora qualche mese, nonostante l’inflazione in arrivo.
Si chiamava anche dottrina Goering, dei false flags.
Ma questa è un’altra storia (che però farà il paio con l’obiettivo del carico di armi della flotta russa).
MD
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