La questione oligarchi è chiusa
di STEFANO D’ANDREA
La RAI, ormai priva di vergogna, intervista Mikhail Khodorkovsky su Putin (non sulla guerra o sulla Russia ma su Putin). Il capitano di industria e parassita Khodorkovsky, oltre a innumerevoli falsità, giudizi pregni di odio personale e proposte guerrafondaie pericolosissime per i popoli occidentali, dice comunque una verità, in una materia in cui non aveva necessità, psicologica o per interesse, di mentire.
La dice quando l’intervistatrice chiede se gli oligarchi possano mettere fuori gioco Putin e il parassita capitalista risponde: “Non è così, naturalmente. Questa è una invenzione. Gli oligarchi per Putin sono come una donna delle pulizie che viene nel vostro studio. Sicuramente le azioni di questa donna di pulizie non avranno effetti sul lavoro efficiente del vostro studio”.
In Occidente dà fastidio che in Russia i capitani di industria e i parassiti siano tollerati e utilizzati, anziché avere il potere, come desiderava Mikhail Khodorkovsky, che confonde democrazia e liberalismo.
Nemmeno sotto questo profilo l’Occidente riesce ad apprezzare la Russia: che lo Stato (non Putin ma lo Stato russo) stia al di sopra dei capitani di industria e dei parassiti e li tolleri e utilizzi. Anzi, prima ancora che non apprezzare, l’Occidente non riesce nemmeno ad ipotizzare che la cosa sia possibile.
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