Un invito alla riflessione rivolto a chi, per ora, è orientato a votare SÌ alla riduzione dei parlamentari
PRIMO EVENTUALE MOTIVO PER VOTARE NO ALLA RIDUZIONE DEI PARLAMENTARI – per evitare LA RIDUZIONE DELLA QUALITÀ DEI RISULTATI DEL LAVORO PARLAMENTARE
Coloro che istintivamente sono favorevoli alla riduzione dei parlamentari, adducono due argomenti:
- il primo argomento è la riduzione della spesa pubblica;
- il secondo è che molti parlamentari sono inutili, perché privi di competenze, capacità e laboriosità, sicché una riduzione non comporterebbe alcun danno per la qualità, già modestissima, dei risultati del lavoro parlamentare.
Il secondo motivo è totalmente insensato. Infatti non esiste nessuna ragione per prevedere che i partiti selezioneranno i candidati migliori. Si può soltanto prevedere che proporzionalmente avremo una identica riduzione, da un lato, di parlamentari inutili, dall’altro, di parlamentari competenti, capaci e laboriosi. Ma ciò significa che con la riduzione dei parlamentari avremo, in termini assoluti, un numero minore di parlamentari competenti, capaci e laboriosi (oltre che un numero minore di parlamentari incapaci, incompetenti e sfaticati). Si tratta dunque di un indubbio e oggettivo svantaggio, che deriverebbe dalla riduzione dei parlamentari, non di un vantaggio. Avremo meno capaci, competenti e laboriosi, sia tra la maggioranza sia tra le minoranze.
Pertanto, sul piatto della bilancia dei sostenitori della riduzione dei parlamentari sta soltanto la riduzione della spesa pubblica, mentre sull’altro piatto sta, intanto, una sicura riduzione dei parlamentari competenti capaci e laboriosi e quindi un concreto rischio di peggioramento dei risultati dell’attività parlamentare.
Nei prossimi giorni indicheremo gli altri costi della riduzione dei parlamentari. Ma intanto è importante che coloro che sono per ora intenzionati a votare SÌ siano consapevoli che la prevalenza del SÌ comporterà certamente la riduzione in termini assoluti (anche) dei parlamentari competenti capaci e laboriosi, e quindi il grave rischio di un peggioramento della qualità dei risultati del lavoro parlamentare.
Noi crediamo che già soltanto questo motivo sia sufficiente a compensare ampiamente la riduzione della spesa pubblica e che sia insensato voler introdurre un risparmio che ha per costo certo il peggioramento della qualità dei risultati del lavoro parlamentare.
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