Oggi sono sceso in piazza
di PASQUALE DI CROSTA (RI Chieti)
Oggi (18 giugno 2022) a Pescara ho partecipato ad una manifestazione contro il Governo Draghi organizzata dal partito Riconquistare l’Italia. Ho ascoltato il discorso di una persona appassionata (Lorenzo D’Onofrio), pregna di riferimenti a valori che non si sentono più neanche citare in giro, che disegna una chiara idea di come vuole che sia il futuro della nostra patria.
Fin da ragazzo, quando mi avvicinai alla politica, non sono mai riuscito a stare in gruppi politici di “sistema”, perché da loro senza distinzione non sentivo pronunciare parole chiaramente vicine ai miei ideali. Alle medie la professoressa di italiano ci fece studiare i principi della nostra Costituzione, e mi colpi molto l’art. 3 nella parte in cui recita: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”.
“Rimuovere gli ostacoli…” è un articolo di una portata immensa, perché non lascia l’uguaglianza un diritto astratto, ma anzi dà un compito fattivo, un ordine imperativo alla Repubblica di rendere l’uguaglianza qualcosa di reale, dà l’ordine allo Stato di rimuovere ogni ostacolo, è un ordine, non una mera enunciazione di principio.
Oggi ascoltando quel discorso in piazza mi è tornato in mente perché tanti anni fa, speranzoso, mi avvicinai alla politica. Pensate oggi alle vostre condizioni, alla vostra quotidianità, a quanto la società che questa Repubblica sta creando è lontana dalla missione data allo Stato di “rimuovere gli ostacoli”: sanità, scuola, pensioni, famiglia vengono dopo la tutela del “consumo”, del “produrre” che non significa “lavoro”, del “profitto”, della “finanza”.
A volte chi mi conosce mi dice: “Ma perché fai questa cosa per quella persona? Non te ne viene niente”, “Perché accetti questo incarico, tanto poi non ti paga, lo sai già”. Il motivo è presto detto: se la Repubblica ha come compito di “rimuovere gli ostacoli” ed io sono un cittadino della Repubblica, allora quel dovere è anche mio, e cerco di attuarlo al meglio delle mie possibilità. Se lo facessimo tutti, forse tutti staremmo meglio.
Commenti recenti