Come la vedono all’estero: la follia economica (ed etica) di “regalare” ai privati cittadini il 110% del costo di intervento per ristrutturare la casa
di MITTDOLCINO (Mittdolcino)
Il bonus 110% per ristrutturare la casa non ha alcun senso logico, così pensano all’estero. Tale misura avvicina l’Italia alla DDR: pensate forse che tale “regalo” non comporterà maggiori tasse future/costo successivo, da saldare in “qualche modo”? Il ritorno del “costo del denaro”, ossia la fine dei tassi a zero in Italia (BTP al 4%), ha denudato il Re: pasti gratis/soldi gratis non ce ne sono! Inoltre, vista la complessità della procedura, solo le opere maggiori verranno finanziate: spesso quelle degli “amici” (encore, DDR)?
Ragioniamo un attimo: regalare di fatto il 100% del costo di ristrutturazione, coi soldi dello Stato, ai privati vi sembra una cosa che ha un barlume di senso, in un mondo normale?
Chiaro, l’Italia, Paese di Don Rodrigo, mai è stato considerato in EUropa come un paese normale, spesso men che meno un paese; ovvero di norma è stato considerato poco più di una appendice geografica, da invadere regolarmente. Una colonia insomma, aprite i libri di storia e verificate…
Questo sito ha speso decine di articoli scagliandosi sulla follia di un cambiamento climatico diverso, nella sostanza, da come viene dipinto dai media.
Abbiamo speso svariate decine di interventi spiegando che l’auto elettrica resta una boiata termodinamica, anche se l’EU la promuove, sia come efficienza, sia come costo di smaltimento/impatto ambientale che come costi.
Abbiamo discusso in rete difendendo le nostre posizioni.
Come facciamo oggi a non riconoscere che regalare i soldi senza una contropartita diciamo meritocratica, ossia sistemica/competitiva, dando quindi a tutti libero accesso/diritto ad accedervi a fronte di un vantaggio competitivo sistemico per il Paese, resta una follia economica?
Davvero pensiamo che tali soldi non dati a pioggia, ma selezionando per via burocratica ed amministrativa a chi darli, di fatto, non sia una immane follia economica?
Non sarebbe meglio – ad esempio – se lo stato avesse incentivato NON A COSTO ZERO l’ammodernamento delle abitazioni in termini di risparmio, parimenti costruendo le filiere energetiche atte atte a ridurre il costo dell’energia? Ossia migliorando la competitività del paese?
A maggior ragione con tassi del BTP pari, oggi, al 4%… Ossia, da circa tre mesi di soldi a costo zero, anche solo come interessi, NON CE NE SONO PIU’! (chiamasi: “costo del denaro”)
Si sappia che in Svizzera, da qualche mese, è stato definito un piano pubblico/privato per nuova generazione idro-rinnovabile, con stoccaggio, approfittando e finanziando tali opere a tassi praticamente a zero: l’Italia che ha fatto, di tutto questo? Ha approfittato dei tassi bassi per finanziare infrastrutture sistemiche? O piuttosto le ha chiuse, le infrastrutture sistemiche?
Roma – memento – vuole sviluppare, su impulso EU, l’auto ad idrogeno per combustione interna, una cagata termodinamica senza pari a livello sia di costi che di impatto per l’ambiente (visto che l’idrogeno viene prodotto utilizzando energia elettrica, essa stessa prodotta da fonti preminentemente fossili in Europa, o nucleare).
Meglio detta, perchè ad es. l’Italia non si dota prima di tutto dell’energia nucleare utilizzata ad esempio dalla Francia come carissimo prodotto di esportazione verso l’Italia, da utilizzare ad es. per produrre idrogeno? Magari utilizzando una parte dei fondi “buttati” nel bonus 110%?
Davvero pensiamo che tale bonus 110%, a se stante (ossia che non migliora l’aspetto competitivo del Paese, ma solo alcune case di privati cittadini, ndr) non verrà pagato con maggiori tasse là da venire?
Follia!
Il problema degli italiani è che nessuno capisce che soldi gratis NON ce ne sono (aggiungiamo: non ce ne dovrebbero essere, a pena di allocazione idiota, ovvero anti-meritocratica delle risorse, ndr); e che nessuno straniero è obbligato a salvare il benessere italico; ovvero che nessuno straniero è tenuto ad intervenire a supporto del modo di vivere “naif, ma alla grande” degli italiani.
Anzi, direi che se la mancata comprensione dei drivers socio economici da parte del popolino italico dovesse essere portata ai massimi termini, restando nell’euro, ossia perseverando, il rischio questa volta sarà davvero radicale. Leggasi, anche di sostituzione etnica degli italiani, considerandoli al pari delle locuste (…).
Sostituzione che, nel caso, verrà resa necessaria dall’aberrazione nel modo di pensare del paese nel suo insieme, soprattutto in rispetto a quali sono i fattori genuini di crescita. Ma soprattutto per l’assenza di etica applicata all’economia.
Non stupisce dunque che l’Italia sia il paese dei privilegi per pochi. E, dunque, dell’antimeritocrazia (…), don Rodrigo docet, che – uomo del nord Italia – alla fine era accettato nei suoi soprusi da quasi tutta la popolazione locale….
Sappiate solo che in tutta Europa i prezzi di selezionati materiali di costruzione hanno preso il volo a causa del fatto che, non potendo più reperire detti materiali in Italia, gli operatori italiani del settore – causa bonus 110% – vanno a comprarli ovunque, strapagandoli, anche all’estero. Inflazionando dunque i mercati esterni. Ecco perchè il 110% verrà comunque fermato, a breve.
Lasciando perdere il fatto che lo stesso impianto energetico, ad es. fatto col bonus 110%, mediamente viene spesato – ossia pagato dallo Stato – anche il doppio o il triplo del costo normale che si avrebbe rispetto al senza bonus o con un intervento al 50%/65% di incentivo.
->Chi pagherà la differenza? R: Tutti, nelle tasse…
Infatti il MES è alle porte, che verrà pagato da tutti, non solo da quelli che hanno avuto la casa in ristrutturata “in regalo” (tutto organizzato in anticipo, ossia la procedura EU che ha affondato la Grecia indebitandola per i prossimi 70 anni è la voluta conseguenza, al LINK, sotto un estratto, ndr)
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” (…) Un’esperienza (il MES) che Grecia, Spagna e Portogallo hanno già provato sulla loro pelle e non hanno alcuna intenzione di ripetere, ben sapendo che le correzioni imposte da Regling, attuate con migliaia di micro-decreti asfissianti, hanno comportato più tasse, tagli degli stipendi e delle pensioni, massacro del welfare, svendita degli asset migliori. Sacrifici durissimi a cui, per esempio, la Grecia dovrà sottostare fino al 2070, quando avrà finito di rimborsare i prestiti del Mes, cioè per altre due generazioni.”
Va infatti notato che, al di fuori di una manciata di miliardi, circa l’80% degli interventi del PNRR sono debito dello Stato italiano che andrà RESTITUITO! Ovvero, appunto, che comporteranno tasse maggiori per finanziare tale debito! (coi tassi in forte salta, auguri per il crack…)
Premetto che lo scrivente non ha in corso non ha intenzione di aderire, nè sta pianificando nè ha pianificato alcunchè di simile, in relazione all’accesso al bonus 110% o assimilati.
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