La sovranità finanziaria e la sovranità politica
di ANDREA D’AGOSTO
Il sistema liberale non è un sistema democratico, né è un sistema che consente la libertà e l’autodeterminazione dei popoli. Infatti, lo stato liberale si fonda sul mercato finanziario, che è il giudice e l’arbitro delle sue politiche economiche e fiscali. In altri termini, a decidere è una piccola parte della sua popolazione: coloro che sono dotati di capitale finanziario; tutti coloro che non ne sono dotati non decidono nulla. È di fatto un sistema censitario e logicamente antidemocratico.
Solo uno Stato che si dota degli strumenti di controllo della finanza può infischiarsene dei mercati: solo uno Stato che si dota degli strumenti di repressione della rendita finanziaria è democratico, in quanto non crea differenza tra il cittadino dotato di capitale finanziario e il cittadino non dotato di capitale finanziario. Quindi, uno Stato liberale è sempre sottoposto al giudizio del mercato, cioè solo al giudizio del cittadino dotato di capitale finanziario, e alla fine è costretto alla dittatura finanziaria, che in sé è logicamente antidemocratica, dato che non è fondata sul voto popolare, ma sul giudizio dei pochi redditieri.
In tale sistema il popolo dei lavoratori è chiaramente sfruttato dal sistema finanziario, che non può che opprimerlo. Da questa distinzione deriva la definizione del concetto di sovranità: nello stato liberale la sovranità è finanziaria e, quindi, in mano ai pochi dotati di capitale finanziario; nello stato dirigista la sovranità è popolare, ovvero politica, perché appartiene a tutti. Il sistema dell’UNIONE EUROPEA è liberale: quindi, comandano coloro che sono dotati di capitali finanziario, mentre tutti gli altri sono sottoposti alla decisione di quei pochi. Non è un sistema politico democratico popolare ed è diametralmente all’opposto del regime imposto dalla Costituzione repubblicana.
La questione è sostanzialmente questa: chi vi parla di difesa dei principi politici democratico popolari della Costituzione e afferma di difenderli all’interno del sistema liberale si contraddice e mente se non pretende l’uscita dall’UE. In altri termini, siamo governati da infami mentitori seriali, che non hanno neanche il coraggio di dire quali interessi di pochi servono contro gli interessi della maggioranza dei lavoratori. In questo quadro è chiaro che parlare all’interno di un sistema liberale di destra/sinistra è ridicolo, in quanto irreale e irrazionale: si può parlare solo di chi ha capitale finanziario che opprime chi non ne ha.
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