Armi e bollette
di GERARDA MONACO
Il Governo uscente, cui Giorgia Meloni – ha già reso noto con molteplici dichiarazioni – darà piena continuità, procede col quinto invio di equipaggiamenti militari all’Ucraina. L’Ucraina – è bene tenerlo a mente – è quello Stato che ha appena decretato che non si presterà a nessun accordo di pace finché non prevarrà sul nemico russo, sostanzialmente dichiarandosi disposta alla possibilità dello scoppio di un ordigno nucleare.
Il nostro Paese, così, si rende ancora complice del conflitto in atto e di ogni sua evoluzione infrangendo il dettame costituzionale ed esponendo tutta la popolazione italiana, europea, se non mondiale, agli effetti che su di essa ricadranno e già ricadono: in primis, per quanto concerne il nostro Stato, il caro energia. Di queste sciagure, gli esecutori materiali del mandante a stelle e strisce non si curano minimamente, perseverando in un illecito sostegno militare utile solo a Washington.
Intanto, però, oltre a subire rincari mostruosi che stanno determinando cessazioni di attività e licenziamenti, noi italiani siamo anche beffati dalla stessa Russia che i nostri governanti sostengono di star danneggiando mediante le sanzioni ad essa inflitte e gli aiuti bellici a Zelensky. Nel tweet qui riportato, infatti, non solo veniamo derisi per le bollette che ci stanno straziando, bensì anche per le armi italiane di cui i russi si sono appropriati sottraendole agli avversari ucraini.
Siamo lo zimbello del mondo e, ciononostante, non siamo ancora tutti convinti della necessità di tornare a un’Italia Sovrana e Popolare. Sarebbe l’ora di pensarci seriamente, che dite?
Commenti recenti