Serbia. Aleksandar Vucic ha presentato il nuovo Esecutivo
di AVANTI! (Alessandro Perelli)
Quando in un Paese il leader del partito che ha stravinto le elezioni politiche e amministrative (conquistando la capitale) trionfa anche nelle elezioni presidenziali venendo rieletto Capo di Stato, la trafila degli adempimenti previsti per la formazione del nuovo Governo (incarico, consultazioni ecc.) può essere ridotta ai minimi termini.
Così ha fatto Aleksandar Vucic, Presidente della Serbia che, domenica scorsa, ha presentato il nuovo Esecutivo. Qualcuno dell’opposizione ha rimarcato il fatto che ci siano voluti sei mesi dalla data della consultazione che ha portato alla formazione del nuovo Parlamento di Belgrado mettendo l’accento su ipotetiche difficoltà interne al Partito Progressista Serbo, SNS, (di centro destra), che si è confermato largamente come prima forza politica.
Ma in realtà è stato facile argomentare da parte di Vucic che si è privilegiata la strada della continuità e sì è preferito non anteporre ai numerosi problemi del Paese che il precedente Esecutivo stava affrontando i cambi di poltrona. Continuità che è stata ribadita sia a livello politico che amministrativo pur con alcuni cambiamenti e nuovi arrivi significativo Dal punto di vista politico è stato riconfermato una volta di più l’ asse di ferro tra l’ SNS e il Partito socialista che con alcune forze minori governerà comodamente con una larga maggioranza in Parlamento.
Premier sarà ancora Ana Brnabic. Vedere nuovamente come Capo dell’ Esecutivo questa donna ,che oltre all’ esperienza amministrativa e la fedeltà politica a Vucic, si è caratterizzata ,essendo dichiaratamente lesbica, come esempio di tolleranza e di apertura del Paese verso i diritti civili come si è evidenziato recentemente nella recente marcia del Gay Pride a Belgrado, prima negata per problemi di ordine pubblico ma poi svolta regolarmente, rappresenta una garanzia nei confronti dei valori liberali portati avanti dall’ Unione Europea.
Di rilievo anche il fatto che Ivica Dacic, leader dei socialisti e precedente Presidente del Parlamento sia stato messo Ministro degli Esteri. Un ritorno, quello di Dacic , dal profondo significato politico in un momento in cui la Serbia da una parte non ha aderito alle sanzioni contro Mosca per l’ aggressione all’Ucraina ( pur condannandola) e ha visto crescere i rapporti con Pechino che sta finanziando la realizzazione di infrastrutture essenziali, dall’ altra vuole confermare i buoni rapporti con Washington, iniziati nell’era Trump. Ma anche per la questione dell’ indipendenza del Kosovo,per la quale la scelta di Dacic non fa prevedere cedimenti o cambiamenti di rotta.
Uomo emergente è il Ministro delle Finanze Sinisa Maki, già Sindaco della capitale al quale verrà affidato il delicato compito di potenziare gli investimenti per la crescita economica del Paese. Significativi i cambi che ci sono stati ai Ministeri della Difesa e dell’ Energia. Bratislav Gatic sarà il nuovo Ministro dell’ Interno. Ma vanno segnalati anche i nomi di Tomislav Zigmanov e di Tanja Miscevic.
Il primo , rappresentante di un piccolo partito di etnia croata, sarà il Ministro per i diritti umani e le minoranze . La Miscevic, donna europeista indipendente ma gradita al SNS, avrà il delicato Ministero dell’ integrazione europea e con Vucic seguirà i rapporti non sempre facili con Bruxelles. Il voto positivo del Parlamento di Belgrado al nuovo Governo dei prossimi giorni sarà una formalità in quanto non esistono problemi di maggioranza. Invece quello che sarà interessante oltre alle dichiarazioni programmatiche è vedere su cosa si baserà il pronunciamento negativo dell’opposizione oggi nuovamente presente in Parlamento ma sempre divisa.
E infine non si può escludere che il nuovo Esecutivo, appena varato, non possa essere a tempo e che dopo un paio d’ anni non possa nuovamente essere cambiato secondo ulteriori necessità del Paese ma soprattutto secondo i voleri del suo leader incontrastato Aleksandar Vucic.
Fonte: https://www.avantionline.it/serbia-vucic-ha-presentato-il-nuovo-esecutivo/
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