La dicotomia destra/sinistra è un inganno simbolico
di ANDREA D’AGOSTO
Sul piano simbolico l’inattuale dicotomia destra/sinistra rimane una categoria assolutamente necessaria solo alle oligarchie capitalistiche per riempire di contenuti politici immaginari lo spazio politico: è il contenuto politico della società dello spettacolo. Questo per ottenere di far credere che possano svolgersi “libere” elezioni democratiche, che accreditano governi sostanzialmente indistinguibili tra di loro, ma pur convincono gli elettori di avere un reale potere di delega politica, scegliendo tra “destra” e “sinistra”.
In altri termini, l’italiano che vota il PD crede di essere di “sinistra” e l’italiano che vota FDI crede di essere di “destra”. Questo inganno simbolico potrebbe essere facilmente svelato se solo si osservasse un fatto di capitale importanza: la delega politica che viene concessa con il voto è vuota di ogni valore, in quanto sia i partiti di “destra” che quelli di “sinistra” non intendono e non possono esercitare alcuna sovranità politica delegata, ovvero alcuna genuina azione popolare sul piano concreto.
Per azione politica popolare concreta deve intendersi quella che protegge tutti gli istituti del welfare, dalla sanità all’istruzione. È innegabile, infatti, che in Italia sia un governo di “destra” che uno di “sinistra” siano incatenati alle decisioni prime dei mercati e poi degli enti sovranazionali deputati al rispetto di quelle regole, vedi UE in campo economico e NATO in campo militare. Incatenamento che passa attraverso la perdita di ogni sovranità politica, economica e monetaria che porta alla completa distruzione dello Stato sociale.
Pertanto, un nuovo soggetto politico come Italia Sovrana e Popolare non può che tentare di modificare in primo luogo il piano simbolico per ottenere un vero risultato politico popolare e sociale. Per questa semplicissima ragione deve premettere alla sua azione politica, prima di tutto, il fatto di negare dignità sul piano simbolico alla dicotomia destra/sinistra e, in secondo luogo, negare che la sua azione politica possa essere legata a questo schema: diversamente cadrebbe in una contraddizione insanabile, cioè nel piano simbolico utile alla oligarchia che apparecchia lo spettacolo.
Se questa è l’unica reale possibilità che rimane per tornare a svolgere un’azione politica verace in Italia, accanirsi sul riconoscimento di una posizione a “destra” o a “sinistra” è del tutto irrazionale, anzi fa esattamente il gioco del nemico. L’unica categoria che, allora, può ispirare l’azione politica di un soggetto come Italia Sovrana e Popolare è quella del comunitarismo, che promana direttamente dalla Costituzione.
In altri termini, l’utilità sociale complessiva, la giusta riproduzione sociale ed economica, che deve derivare da una buona e corretta azione politica, ispirata al principio della Pace prima interna e poi internazionale.
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