L’ondata inflazionistica sta esaurendosi, più per la recessione in arrivo che per le Banche centrali
di SCENARIECONOMICI (Leoniero Dertona)
Oggi sono giunti due dati che ci permettono di capire a che punto siamo dell’ondata inflazionistica. Prima di tutto la Svizzera mostra una forte riduzione della crescita dei costi. I prezzi alla produzione e all’importazione in Svizzera sono aumentati del 4,9% rispetto all’anno precedente nell’ottobre 2022, rallentando rispetto a un aumento del 5,4% nei mesi precedenti. È stata l’inflazione dei prezzi alla produzione e all’importazione più bassa da settembre 2021, a causa di un rallentamento sia dei prezzi all’importazione (7,7% contro 8,8% a settembre) che dei prezzi alla produzione (3,4% contro 3,8%). Su base mensile, i prezzi alla produzione e all’importazione sono rimasti stabili in ottobre, dopo un aumento dello 0,2% nel mese precedente, poiché i prodotti petroliferi, i metalli di base ei semilavorati in metallo sono diventati più convenienti. D’altra parte, il gas naturale è diventato più costoso. Ecco il relativo grafico
Nello stesso tempo il tasso di inflazione annuale dei prezzi all’ingrosso in India è sceso all’8,39% nell’ottobre 2022 dal 10,7% del mese precedente, meno delle stime di mercato dell’8,7%. Questa è stata la lettura più bassa da marzo 2021, a fronte di un rallentamento dei prezzi di entrambi i manufatti (4,42% vs 6,34% di settembre), principalmente metalli di base (1,32% vs 6,53%); e carburante e potenza (23,17% contro 32,61%). Inoltre, i prezzi degli articoli primari sono diminuiti (11,04% contro 11,73%) con un forte calo del costo del cibo (8,33% contro 11,03%). Su base mensile, i prezzi all’ingrosso sono aumentati dello 0,26% in ottobre, oscillando da un calo dello 0,72% in settembre. Ecco il relativo grafico
Quindi due economia, una europea e una di un colosso mondiale, iniziano a segnalare un calo significativo dei costi alla produzione prodromo, nei prossimi mesi, di un calo del tasso di crescita dei prezzi al consumo. la riduzione è secca e avviene nonostante i costi energetici si mantengano ancora elevati, per cui deriva dalla recessione che incombe sulle economie e che colpisce la domanda, Questo fa intuire un futuro particolarmente duro.
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