Cina – Usa: la guerra dei palloni
da PICCOLE NOTE (Davide Malacaria)
Biden parlerà alla nazione sulla minaccia dell’asserito pallone spia cinese. Un pallone meteo, afferma Pechino, ma ormai il Congresso americano, prima la Camera poi il Senato, ha deciso che era un pallone spia e condannato l’invasione aerea. Il presidente non potrà uscire dai binari prestabiliti.
Reazioni isteriche
Nuova benzina sul fuoco delle tensioni Usa – Cina, tanto pericolose che un generale Usa ha pronosticato che entro il 2025 sarà inevitabile un conflitto tra le due potenze.
Sulla vicenda del pallone cinese abbiamo scritto una nota alla quale rimandiamo, aggiungendo in questa sede solo che l’ipotesi allora avanzata, cioè l’abbattimento del pallone, ci sembrava talmente assurda che… si è verificata.
Ancora oggi, a distanza di giorni dall’abbattimento, non è stata presentata alcuna prova che si trattasse di un pallone spia, solo dichiarazioni di parte (interessata), che il presidente avallerà con la sua autorità.
Certo, non c’è neanche una prova che fosse un pallone meteo, ma resta che comunque è ormai acclarato che il pallone era finito sui cieli Usa per caso, spinto cioè da venti sfavorevoli, come hanno spiegato in tutti i modi i funzionari di Pechino, spiegazione che finora era stata irrisa dalla controparte (Washington Post).
Nella nota precedente avevamo riportato un articolo di Responsibile Statecraft che spiegava come lo spionaggio reciproco tra Paesi antagonisti, e anche alleati, è roba usuale, da trattare con il pragmatismo del caso.
Invece, il pallone spia-meteo cinese ha provocato una reazione isterica, tanto che ha innescato un’altrettanto isterica caccia ai palloni. E in una settimana sono stati abbattuti altri tre palloncini in volo sui cieli americani.
L’invasione è cominciata
Su tali intercettazioni resta stupenda l’esilarante spiegazione di un generale Usa, che ha chiamato in causa anche gli extraterrestri (Reuters). La gloriosa aviazione Usa avrebbe abbattuto dei minacciosi Ufo di provenienza aliena, da cui si deduce che abbiamo dichiarato guerra ai marziani (avranno il naso a trombetta?).
Sul punto anche le parole del portavoce del Consiglio della sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby, il quale ha spiegato che gli altri tre palloni abbattuti, “potrebbero essere palloni collegati a entità commerciali o di ricerca e quindi del tutto innocui”.
Ci permettiamo un consiglio: non regalate palloncini o aquiloni ai vostri figli nei prossimi giorni, c’è il rischio che possano attirare l’attenzione di qualche jet Nato. Concludiamo ricordando che nella nota pregressa avevamo rievocato una canzone del 1983 dell’ormai ignota cantante tedesca Nena “99 Luftballon”.
Citazione scherzosa e ovviamente non puntuale, dal momento che allora non era ancora così a tema l’abbattimento dei minacciosi palloni e il pallone in questione era solo uno. Né ancora erano stati chiamati in causa gli Ufo, tematica sulla quale si stanno interpellando anche media e think tank Usa (addirittura l’Atlantic Councul!)… Non avremmo mai immaginato che una canzone leggera come questa avrebbe potuto diventare un”ironica, stralunata, profezia.
Questo l’inizio della canzone: “Novantanove palloncini all’orizzonte […] la gente pensò che si trattava di UFO provenienti dallo spazio, così un generale gli spedì contro uno squadrone aereo… ci fu un grande spettacolo pirotecnico, ma erano solo 99 palloncini…”.
Simpatico anche il proseguo: la tensione con i Paesi vicini, che rispondono alla minaccia percepita degli aerei nemici; i ministri della Guerra che, volendo il potere, colgono al volo l’opportunità e danno inizio a un conflitto, una guerra di 99 anni che porta in mondo in rovina. “Chi avrebbe mai pensato che si sarebbe arrivato a questo a causa di 99 palloncini?”, si chiede nella canzone. Già, chi?
FONTE: https://piccolenote.ilgiornale.it/mondo/cina-usa-la-guerra-dei-palloni
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