“Cosa è più corrosivo per la democrazia statunitense?”, chiede Marcetic. “Che il presidente abbia segretamente messo gli stivali dei soldati americani sul terreno in una zona di guerra incredibilmente pericolosa e in costante excalation, rompendo esplicitamente una promessa nel processo e agendo contro la volontà della maggioranza dei votanti? O che l’opinione pubblica ne sia stata finalmente informata? Se crediamo davvero che ‘la democrazia muore nelle tenebre’, allora non ha molto senso opporsi con veemenza all’accensione di una luce”.
“Significa anche meno tempo ed energia spesi per pensare alla guerra bipartisan contro le fughe di notizie che dura da anni e in cui questo giovane aviatore è l’ultimo a essere intrappolato”, aggiunge Marcetic. “Significa che nessuno discute della pratica ormai abituale del governo di rovinare la vita delle persone per fughe di notizie anche solo apparentemente insignificanti, e di come lo scopo di tutto ciò sia quello di intimidire i futuri leaker e di assicurare che l’élite politica ed economica possa continuare a operare nella segretezza”.
Ho visto molte discussioni sulla possibilità che Teixeira sia un inconsapevole capro espiatorio e che queste fughe di notizie siano state messe in atto dal cartello dei servizi segreti statunitensi per facilitare vari programmi di politica estera e/o per creare consenso per l’odioso RESTRICT Act, ed è possibile – di gran lunga il più prolifico divulgatore di documenti del governo statunitense è il governo stesso. Ma che sia andata così o meno, sembra sicuro che questo giovane passerà molti anni dietro le sbarre in uno dei sistemi carcerari più draconiani del pianeta.
La vita di Teixeira viene rovinata, forse in modo permanente, con la giustificazione che ha rivelato cose vere sul suo governo. Questo è il solo e unico crimine di cui è accusato.
E non credo che la gente presti abbastanza attenzione a quanto sia folle e oltraggioso che questo accada. È una di quelle cose che diventa più esasperante quanto più la si contempla a fondo. Il governo non ha motivo di tenere segreti al pubblico questioni importanti che riguardano i loro interessi, tanto meno questioni relative alle menzogne e ai misfatti del loro stesso governo, e ha ancora meno motivo di punire le persone che cercano di portare queste informazioni sotto il controllo pubblico, dove è giusto che si trovino.
Quando le malefatte del governo vengono scoperte, le uniche persone che dovrebbero essere punite sono quelle che le hanno commesse e quelle che hanno cercato di coprirle.
Teixeira, Edward Snowden, Julian Assange, Daniel Hale, David McBride: tutti loro dovrebbero vivere liberi e senza paura di essere perseguitati. E coloro che li hanno perseguitati dovrebbero essere imprigionati.
È assurdo che si dia per scontato che i governi mantengano questi segreti per buone e nobili ragioni che devono essere protette con tutta la forza necessaria, quando sappiamo per certo che questo è falso e lo sappiamo da generazioni. Come ha detto una volta Julian Assange,
“la stragrande maggioranza delle informazioni è secretata per proteggere la sicurezza politica, non la sicurezza nazionale”.
Le persone non dovrebbero essere punite per aver rivelato i segreti del governo, i governi dovrebbero essere puniti per aver tenuto all’oscuro i cittadini.
Non dovrebbe essere illegale denunciare gli abusi e gli inganni del proprio governo, ma dovrebbe essere illegale che il governo abusi e inganni.
Il governo dice di aver bisogno di segretezza per vincere le guerre e proteggere la libertà. La storia dice che il governo ha bisogno di segretezza per iniziare guerre e limitare la libertà.
La quantità di potere che si ha dovrebbe essere inversamente proporzionale alla quantità di segretezza consentita. Chi ha più potere dovrebbe essere un libro completamente aperto, a cui non è permesso nascondere nulla a nessuno, mentre chi ha meno potere dovrebbe avere una privacy completamente libera. Invece è esattamente l’opposto: le persone comuni e impotenti sono sempre più sorvegliate, mentre i governi diventano sempre più coperti e non raggiungibili.
Ridurre la segretezza del governo risolverebbe molti problemi, in parte perché il malaffare funziona meglio nell’oscurità, e in parte perché darebbe alla democrazia una possibilità di combattere, permettendo agli elettori di prendere decisioni informate su ciò che accade nel loro mondo. Non si può pretendere di avere la democrazia quando si usano la segretezza del governo, la censura, la propaganda, la manipolazione degli algoritmi della Silicon Valley e la guerra al giornalismo per controllare ciò che la gente vede.
Le persone non possono usare il loro voto per promuovere un cambiamento positivo se non possono vedere ciò che sta accadendo.
Lo slogan del Washington Post “La democrazia muore nell’oscurità” è assolutamente vero. Si dà il caso che il Washington Post lavori attivamente per contribuire a mantenere le cose nell’oscurità.
Se mai dovessi imbattermi in una lampada magica del genio, c’è un limite alle cose che sarei disposta a cambiare del mondo, perché non vorrei intervenire sulla sovranità umana, ma eliminare la capacità dei potenti di offuscare e distorcere la verità è qualcosa per cui mi impegnerei volentieri.
Porre fine alla segretezza governativa, alla censura, alla propaganda, alla manipolazione degli algoritmi della Silicon Valley e alla guerra al giornalismo, in modo che le persone siano libere di vedere cosa sta realmente accadendo nel loro mondo e di contribuire a indirizzare le cose in una direzione positiva.
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