IL NEO-COLONIALISMO DIGITALE
di ANDREA D’AGOSTO
Verrebbe da ridere se non fosse tragico dare la patente di capitalismo della sorveglianza alla Cina, quando i GAFAM (Google, Apple, Facebook, Amazon e Microsoft) sono già i proprietari potenziali dell’identità digitale degli altri 6 miliardi e mezzo di esseri umani.
Questo monopolio neo-coloniale si basa sul fatto che ha accesso contemporaneo ai contenuti pubblicati in rete, alla posta elettronica, all’archivio dei documenti, alla navigazione nel browser, alle ricerche online, ai clic sulle inserzioni pubblicitarie di potenziali 6 miliardi e mezzo di esseri umani.
Questo dominio consente di conoscere il profilo di ognuno meglio di quanto lo conosca lui stesso, dato che accumula dati oggettivi in una quantità spaventosa e li elabora con gli algoritmi in tempo reale e continuo.
Se questo non è l’espressione di una capacità di controllo globale, ovvero la capacità di condizionare la scelta, che appare autonoma di miliardi di esseri umani, ditemi cosa altro è.
E’ chiaro che la rete deve essere ri-sovranizzata, passando per la sovranità digitale di ognuno, o meglio per il recupero della dignità di ognuno.
Bisogna, quindi, attraverso un controllo pubblico e nazionale rompere questo monopolio e frammentare e confinare le infrastrutture della rete.
Questa è la strada seguita dai cinesi che per questa ragione sono gli unici in grado di confrontarsi con i GAFAM.
Noi cosa stiamo aspettando?
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