GLI “STRAORDINARI” OBIETTIVI DELLA UE
di STEFANO ROSATI
Nel 2010 (quindi prima della crisi del 2011) la Commissione europea fissava come obiettivo da raggiungere nel 2020 un tasso di occupazione della popolazione tra i 20 e i 64 anni del 75% (“Europa 2020” – Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, COM (2010).
L’obiettivo dovrebbe già far sobbalzare un “semicapente”.
Chi sceglierebbe un sistema politico che accetta il 25% di disoccupazione?
E chi sceglierebbe un sistema politico che riesce a fallire miseramente anche un obiettivo così misero?
Al di là dei vari artifici statistici con cui viene calcolato ormai il tasso di disoccupazione, l’obiettivo è eticamente inaccettabile e guardandosi intorno è anche chiaro che non sia stato nemmeno raggiunto.
L’Unione Europea è stupefacente.
È la Repubblica delle idee fallite e nonostante tutto riesce a passare contemporaneamente come efficiente e funzionate nel presente e come allettante e ragionevole utopia per il futuro.
Una racchia che riesce a passare come bona.
Mah…
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