La mappa della povertà in Europa, ovvero la visualizzazione di 30 anni di fallimenti di governo
di SCENARIECONOMICI (Guido da Landriano)
Ci sono delle immagini che, nella loro chiara durezza, dovrebbero far riflettere, ma non lo fanno. Ad esempio quella della situazione della povertà in Europa, che mostra quanto male il nostro paese sia stato governato negli ultimi 30 anni. Passiamo ai numeri
Nel 2022, 95,3 milioni di persone nell’UE (il 22% della popolazione) erano a rischio di povertà o di esclusione sociale, ossia vivevano in famiglie esposte ad almeno uno dei tre rischi di povertà ed esclusione: povertà di reddito, grave privazione materiale e sociale e/o vivere in una famiglia con un’intensità di lavoro molto bassa (dove gli adulti lavorano a meno del 20% del loro potenziale per un anno).
Come riporta Anna Fleck di Statista, secondo i dati Eurostat, questa cifra è rimasta relativamente stabile rispetto all’anno precedente (95,4 milioni nel 2021, il 22 per cento della popolazione).
La percentuale di persone a rischio di povertà o di esclusione sociale varia notevolmente da un paese dell’UE all’altro.
I valori più alti sono stati riportati in Romania (34%), Bulgaria (32%), Grecia e Spagna (entrambi 26), ma poi segue l’Italia
Al contrario, le percentuali più basse sono state registrate in Repubblica Ceca (12 per cento), Slovenia (13 per cento) e Polonia (16 per cento).
Quindi apprendiamo che:
- in tre ex paesi dell’est èè molto meno probabile essere poveri rispetto che in Italia;
- che due di questi paesi, non casualmente, non adottano l’Euro e neppure intendono adottarlo…
Traete le vostre conclusioni su quello che è successo in Italia dal 1992.
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