Analisi preoccupata di Bloomberg dopo che Russia e Arabia Saudita hanno stabilito di prolungare almeno fino a fine 2023 il taglio alla produzione di petrolio, che è di 300 mila barili al giorno per i russi e di 1 milione di barili al giorno per i sauditi. Secondo l’agenzia americana, così facendo Arabia Saudita e Russia hanno creato il più grande deficit sul mercato petrolifero dell’ultimo decennio.
La riduzione della produzione e delle esportazioni di petrolio attuata quest’anno dall’Arabia Saudita e dalla Russia porterà a un deficit di oltre 3 milioni di barili al giorno nel quarto trimestre dell’anno. Non si registrava una carenza di petrolio così significativa sul mercato mondiale, appunto, da più di un decennio. Entrambi i Paesi sono interessati a tenere alto il prezzo del greggio: Riad ne ha bisogno per il suo programma di riforme, Mosca per continuare la guerra e aumentare eventuali divisioni sul fronte occidentale.I Paesi OPEC nel trimestre in corso producono una media di 27,4 milioni di barili al giorno, ovvero circa 1,8 milioni di barili al di sotto della domanda. Se la produzione rimane ai livelli attuali, il divario tra domanda e offerta raddoppierà all’incirca nel prossimo trimestre, quando i consumatori avranno bisogno di circa 30,7 milioni di barili al giorno.  Di conseguenza, secondo le previsioni dell’OPEC, le riserve commerciali di petrolio nel mondo diminuiranno di circa 3,3 milioni di barili al giorno nel quarto trimestre. Se ciò dovesse accadere, si tratterebbe del calo più grande dal 2007, quando l’economia globale e con essa i prezzi del petrolio aumentarono rapidamente alla vigilia della crisi finanziaria.
Nei Paesi sviluppati, sottolinea Bloomberg certando un rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia di agosto, le riserve commerciali di petrolio sono ora di 115 milioni di barili al di sotto della media degli ultimi cinque anni, e potrebbero diminuire di 1,7 milioni di barili al giorno nella seconda metà dell’anno.