Grecia, legge choc: fino a 13 ore di lavoro al giorno/ Multe e carcere per “blocchi” durante sciopero
di IL SUSSIDIARIO (Silvana Palazzo)
Proteste in Grecia per un disegno di legge choc: fino a 13 ore di lavoro al giorno, multe fino a 5mila euro e carcere fino a 6 mesi per gli scioperanti che creano “blocchi” durante sciopero
Proteste e scioperi in Grecia contro il governo guidato da Kyriakos Mitsotakis per la nuova legge sul lavoro presentato dal ministro Adonis Georgiadis in Parlamento. Il disegno di legge porta a 13 ore di lavoro giornaliero, per più datori di lavoro, il limite massimo. Inoltre, tornano ad essere sei i giorni lavorativi nelle imprese aperte tutto il giorno o in quelle che, per un motivo particolare, hanno un carico di lavoro imprevedibilmente elevato. Per questi casi, il sesto giorno di lavoro è limitato a 8 ore, con un aumento del 40% sulla retribuzione giornaliera, ma non sono consentiti straordinari e lavoro straordinario. Nello stesso disegno di legge, di cui si sta occupando il Comitato permanente per gli affari sociali, viene inserita una pena di 6 mesi di carcere e una multa di almeno 5mila euro per chi sciopera e impedisce ad altri dipendenti di lavorare. Viene anche consentito un periodo di prova di 6 mesi, senza compenso. Tutti motivi per i quali migliaia di cittadini sono scesi in piazza negli ultimi giorni per protestare.
Stando a quanto riportato dall’edizione greca della CNN, la nuova legge sul lavoro prevede un modello di occupazione per due datori di lavoro, fino a 13 ore consecutive, purché sia soddisfatto il requisito di 11 ore consecutive di riposo giornaliero. In questo modo, un datore di lavoro non potrà vietare a un dipendente di essere assunto da altri datori di lavoro, al di fuori del suo orario di lavoro predeterminato.
GRECIA, COSA PREVEDE IL DISEGNO DI LEGGE SUL LAVORO
Il disegno di legge sul lavoro prevede l’istituzionalizzazione dei contratti “a chiamata” e dei contratti a zero ore di lavoro, quindi il datore di lavoro potrà chiamare il dipendente solo per i giorni e le ore in cui la sua presenza è “richiesta” e pagarlo in base al tempo in cui lavora, ma la comunicazione al dipendente deve avvenire almeno 24 ore prima del giorno lavorativo. Secondo il ministero del Lavoro greco, tale modello aiuterà i gruppi sociali speciali che necessitano di un quadro più flessibile, come madri e studenti, a trovare lavoro, e a scongiurare fenomeni di abuso. Le imprese che lo desiderano potranno adottare il modello di lavoro dei sei giorni, con termini e condizioni specifici. Nello specifico non sarà consentito superare le 8 ore e la retribuzione giornaliera del 6° giorno sarà maggiorata del 40%. Il nuovo disegno di legge in Grecia riduce il periodo di prova di lavoro per ciascun dipendente assunto a 6 mesi, rispetto agli attuali 12 mesi.
Ciò significa che se il dipendente viene licenziato prima della fine del semestre, il datore di lavoro non è obbligato a corrispondere un indennizzo. Per quanto riguarda gli scioperi, saranno attribuite responsabilità penali agli scioperanti che impediscono ad altri lavoratori di svolgere il proprio lavoro. Il disegno di legge del ministero del Lavoro greco prevede, infatti, che venga punito chiunque impedisca il libero arrivo o la partenza dal lavoro o chi eserciti violenza fisica o psicologica. Le pene previste sono almeno 6 mesi di carcere e 5.000 euro di multa, mentre in caso di accertamento di recidivo le pene potrebbero essere raddoppiate. Per tutti questi motivi sono montate le proteste di migliaia di cittadini, secondo cui la nuova legge sul lavoro attacca i diritti e le condizioni dei lavoratori, promuove pratiche di sfruttamento e legittima il fatto che molti lavoratori a tempo pieno siano costretti ad accettare più di un lavoro per sopravvivere.
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