La storia degli ebrei
da Pagina Facebook di GIANFRANCO LA GRASSA
<<<La storia degli ebrei risalirebbe, secondo la tradizione ebraica, ai patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe, che vissero a Canaan verso il XVIII secolo a.C.. Gli ebrei discendono in gran parte dalle Tribù di Giuda e Simeone, e parzialmente da altre tribù israelite, specialmente quelle di Beniamino e Levi, che insieme avevano formato l’antico Regno d’Israele e, in seguito, il Regno di Giuda. La prima menzione d’Israele come popolo è stata rinvenuta iscritta sulla Stele di Merenptah, che risale agli anni 1213-1203 a.C.[1]
Secondo la Bibbia, gli ebrei miracolosamente emigrarono dall’Egitto (un evento conosciuto come Esodo), e tornarono alla loro patria ancestrale di Canaan. Questo evento segna la formazione di Israele come nazione politica in Canaan, nel 1400 a.C.>>>
Con queste premesse si è preteso che le terre di certi popoli arabi (e fra questi proprio i palestinesi) spettassero anche agli ebrei e che quindi dovessero essere assegnate a loro delle terre, cosa che si fece occupando quelle arabe (e provocando la reazione di Siria, Giordania e altre nazioni arabe), creando lo Stato di Israele nel 1948. Tutto questo migliaia d’anni dopo la vita degli ebrei a Canaan e nell’Antico Regno d’Israele e nel Regno di Giuda. Si dovrebbe capire che cosa si è in realtà combinato e a che cosa si è dato vita: un conflitto che non terminerà affatto con il riconoscimento dell’esistenza di due Stati e due popoli. E’ un diritto che non spetta ormai affatto agli Israeliani da tempi antichissimi. Semmai, per far cessare il conflitto ormai mortale al massimo si potrebbe accettare di dare un piccolo spazio territoriale agli israeliani proprio come regalo. Nulla del genere verrà accettato da Israele. Ma nulla di più verrà accettato dagli arabi e dai palestinesi in particolare.
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