Ucraina, Cina e Gaza. Il pensiero di J.D. Vance in politica estera
di L’ANTIDIPLOMATICO (Redazione)
E’ stato appena nominato nel ticket presidenziale con Trump, il senatore dell’Ohio Vance ha idee chiare in politica estera riassunte in questi due minuti in un’intervista con Fox News, rilasciata subito dopo la sua decisione di non votare l’ultimo pacchetto di aiuti militari al regime ucraino. Le ragioni per Vance sono chiare: gli Stati Uniti si devono concentrare sul vero nemico. “Allora perché gli americani stanno sovvenzionando la sicurezza europea? Dovremmo concentrarci sui nostri problemi, e questo riguarda soprattutto la Cina”, sottolinea Vance. E ancora: “Bisogna chiedersi se la Cina sarà più dissuasa dal fatto che ci battiamo il petto e agire in modo duro in Europa, o saranno maggiormente dissuasi dal fatto che abbiamo le armi necessario per impedire loro di invadere Taiwan? La mia tesi è che i cinesi si concentrano sul potere reale. Non si concentrano su quanto le persone dure parlino in TV o su quanto sia forte la nostra presunta determinazione.”. E sullo sterminio a Gaza, il pensiero di Vance è altrettanto chiaro: “Non bisogna usare l’influenza diplomatica dell’America per indurre gli israeliani a ritirarsi”.
Scrive su X l’analista francese Arnaud Bertand:
“Breve interpretazione di JD Vance:
– Buona notizia per l’Europa. Nel senso che è tutt’altro che atlantista e vuole che gli Stati Uniti si disimpegnino dall’Europa, dalla NATO, dall’Ucraina, ecc. Molti in Europa vedranno questa come una brutta notizia perché soffrono di un caso acuto di sindrome geopolitica di Stoccolma e non sopportano l’idea di non essere più vassalli, ma per chi ha a cuore la sovranità sarebbe un passo nella giusta direzione, se l’Europa riuscisse a cogliere l’opportunità (un grande se!).
– Orribile per i palestinesi. A questo proposito è il tipico repubblicano sostenitore del genocidio finanziato dall’AIPAC.
– Terribile per la Cina. Vance è una creatura di Peter Thiel (che ha lanciato la carriera di Vance e lo ha riconciliato con Trump), che è senza dubbio l’uomo d’affari statunitense più aggressivo nei confronti della Cina (letteralmente ossessionato maniacalmente dal contenimento della Cina). In effetti Vance è pubblicamente dichiarato di volersi disimpegnare dall’Europa proprio perché vuole concentrarsi sul contenimento della Cina…
Detto questo, esiste la possibilità che Vance, proprio come Trump, possa essere transazionale e non ideologico (a differenza dei democratici con il loro ” proteggiamo i valori” (retorica ipocrita) non può essere ignorato), quindi c’è una certa possibilità che potremmo vedere qualche sorpresa invece della pura ostilità ideologica a cui siamo stati abituati ultimamente con l’amministrazione Biden.
Infine, a meno che Trump non venga effettivamente assassinato e a meno che i democratici non nominino un altro candidato che riesca a invertire la tendenza (improbabile), con una scelta come Vance come vicepresidente è ormai una certezza virtuale che Trump sarà nuovamente presidente. Quindi ecco qua: tutto sommato è una brutta notizia per il mondo, tanto più che – come abbiamo visto durante la prima amministrazione Trump – è altamente dubbio che il “blob” consentirà comunque a qualsiasi amministrazione americana di cambiare la direzione dell’America se non sono d’accordo con esso…”
Sintesi migliore, per noi, era impossibile…
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