#Americana1
di GABRIELE GERMANI (Pagina FB)
#Americana1
A partire da inizio 900 abbiamo visto l’affermazione del ciclo USA a discapito del Regno Unito.
I sintomi di questo passaggio erano già evidenti:
1- Guerra col Messico (1848 – 1848) che chiuse la corsa verso Ovest e creò il blocco continentale;
2- Guerra di Secessione (1861 – 1865) che pose le condizioni per un nuovo tipo di capitalismo (da quello industriale inglese a quello manageriale USA);
3- La conclusione delle guerre indiane (1890) che pose fine alla colonizzazione interna.
4- La guerra ispano-statunitense del 1898. Con la quale gli USA ottennero l’indipendenza di Cuba (sotto protezione); il controllo territoriale di Puerto Rico, Guam e Filippine.
Pochi mesi dopo, anche le Hawaii furono accettate come territorio USA (Stato nel 1959).
L’ultima regina delle isole era stata detronizzata da latifondisti europei e statunitensi che si erano trasferiti nell’arcipelago per coltivare zucchero nel 1893. Dopo il golpe, gli stessi avevano chiesto l’adesione agli USA per abbattere i dazi sullo zucchero.
Il Congresso rifiutò, per lo stesso motivo per cui furono rifiutate Cuba e Puerto Rico (in condizione coloniale ancor oggi): la popolazione era troppo nera. Nei libri di storia non lo dicono spesso, ma i giornali e i dibattiti ruotavano attorno alla questione della razza.
Le Hawaii furono accettate, così come si passò dalla lotta formale al colonialismo ad avere delle colonie.
La prima società statunitense contava su una vasta rete di piccoli produttori, allevatori, anarcoidi libertari, armati e suprematisti, ma isolazionisti. Le guerre indiane e la guerra di secessione chiusero quel mondo, da lì in poi diventò chiaro che il piccolo proprietario del Texas era una figura mitologica, comandavano le banche, la borsa, i monopoli.
Nel 1903, Panama diventava indipendente dalla Colombia, nel 1914 veniva aperto il Canale (dietro lavori del genio USA).
Nel 1913 nasceva la FED su consiglio di alcuni banchieri che nel 1908 si erano incontrati segretamente a largo della Georgia. La scelta fu presa dopo la crisi valutaria del 1907 che aveva investito gli USA, incapaci di controllare i flussi di denaro senza banca centrale.
Erano i primi scricchioli del laissez faire.
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