Cosa succederebbe se la Russia abbandonasse le sue basi in Siria?
di GIUBBE ROSSE NEWS (Old Hunter)
Premessa: al momento non ci sono segnali chiari che indichino che la Russia stia abbandonando la Siria, ma considerando i recenti sviluppi, non si può escludere un “Piano B”.
Redazionale di itamilradar.com del 03/12/2024 – Traduzione a cura di Old Hunter
Le due principali basi russe in Siria sono Latakia, che ospita un’importante base aerea con aerei sia dell’Aeronautica Militare (Su-24, Su-25, Su-30 e Su-34) che della Marina (in particolare il pattugliatore marittimo a lungo raggio Il-38), e la base navale di Tartus.
Tartus è fondamentale per Mosca, è l’unica base navale nel Mediterraneo della Russia, ancor di più dopo la chiusura degli Stretti turchi in seguito all’aggressione contro l’Ucraina e l’isolamento della Flotta del Mar Nero.
Negli ultimi anni, la presenza a Tartus ha oscillato, e ora è limitata a una manciata di navi di superficie e un singolo sottomarino. Anche se l’attività navale è stata relativamente moderata negli ultimi mesi, questa presenza rimane strategicamente preziosa, e Mosca non può permettersi di abbandonarla in questa fase.
Tuttavia, la situazione è degenerata drasticamente negli ultimi giorni, poiché l’avanzata dei ribelli jihadisti ha travolto le forze di Assad e si è spinta verso sud, minacciando indirettamente le basi russe nella zona.
L’ipotesi di abbandonare queste basi non è più irrealistica e avrebbe implicazioni geopolitiche significative.
Al momento, non ci sono segnali di un imminente ritiro delle forze navali russe da Tartus, nonostante la partenza della petroliera Yelnya (che probabilmente tornerà in Russia dopo essere stata sostituita dalla petroliera Vyazma). Tuttavia, la situazione potrebbe cambiare nei prossimi giorni, o addirittura ore.
La chiusura della base aerea di Latakia priverebbe la Russia della capacità di schierare i suoi assetti aerei nel Mediterraneo. Mentre questo potrebbe essere un problema minore per l’Aeronautica, sarebbe un problema molto più grande per la Marina, poiché perderebbe un supporto aereo essenziale, cruciale in un teatro ostile come il Mediterraneo, dove gli stati membri della NATO dominano la costa settentrionale.
La Marina affronterebbe una sfida ancora più grande se fosse costretta ad abbandonare il porto di Tartus. Senza un porto di origine, le navi russe non sarebbero in grado di mantenere una presenza permanente nel Mediterraneo, limitandosi a operazioni brevi e in gran parte simboliche, prive di un reale significato militare.
In uno scenario del genere, l’attenzione si sposterebbe inevitabilmente sull’unico paese attualmente in grado di fornire una valida alternativa alle basi siriane: la Libia.
Negli ultimi anni, le visite navali russe ai porti della Cirenaica, in particolare a Tobruk, sono diventate più frequenti, sebbene queste visite siano state brevi e senza implicazioni pratiche. Tuttavia, Tobruk funge già da hub logistico per gli operativi russi in Libia e ha un’infrastruttura minima che potrebbe potenzialmente supportare le unità militari a medio termine.
L’incrociatore Varyag della Marina russa a Tobruk
Un caso simile potrebbe essere fatto per l’Aeronautica Militare, che potrebbe probabilmente trovare una base per stazionare i suoi aerei (i MiG-29 pilotati da contractor russi sono già operativi in Libia). Tuttavia, la distanza dalla Russia e lo spazio aereo limitato potrebbero ostacolare qualsiasi dispiegamento efficace.
Tuttavia, spostare le navi russe in Libia susciterebbe allarme tra i paesi NATO. Strategicamente, una base in Libia rappresenterebbe una minaccia maggiore di una in Siria. La Libia orientale si trova a poche centinaia di chilometri dalla base navale e aerea più importante della NATO nel Mediterraneo orientale (Baia di Souda) e metterebbe a repentaglio gli interessi occidentali nella regione.
Cosa succederà ora?
La Russia abbandonerà davvero le sue basi in Siria?
La NATO permetterà ad Haftar di accogliere i russi a braccia aperte?
Solo il tempo potrà dirlo, ma uno scenario del genere aprirebbe senza dubbio la porta a sviluppi del tutto imprevedibili.
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