Autore: Paolo Di Remigio

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I deficit americani e l’impero americano

Su Zero Hedge troviamo il seguente articolo sull’impero statunitense che, sebbene esageri oltre il lecito la sua capacità o volontà di mantenere la pace mondiale e termini con una nota nostalgica difficile da condividere, chiarisce bene il dilemma di Triffin, cioè i vantaggi e gli svantaggi del poter pagare le importazioni con i dollari anziché con le esportazioni, e le attuali difficoltà in cui si dibatte il presidente Trump. Proposto da Bryce McBride Traduzione di...

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Sulla metodologia CLIL nella scuola italiana

di PAOLO DI REMIGIO (FSI Teramo) Tutto ciò che è accaduto nella scuola pubblica italiana negli ultimi vent’anni non va inteso come un complesso di iniziative pedagogiche, magari sbagliate, ma proposte, o imposte, al fine di migliorare. Le numerose iniziative dei diversi ministeri devono essere spiegate come strumenti del sabotaggio organizzato dalle oligarchie neo-liberali per distruggere la scuola pubblica, inserito nel loro progetto di lungo termine di Stato minimo. Se così non fosse, le iniziative...

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Cosa dicono di noi gli amici tedeschi

di PAOLO DI REMIGIO (FSI Teramo) Il signor Fleischhauer unisce una disarmante ignoranza dei concetti economici elementari a un livore ingenuo per un popolo che egli conosce solo in cartolina. Debito pubblico e debito estero hanno in comune di essere entrambi debito, certo; mentre però il debito pubblico deve essere stabilizzato per mezzo della crescita economica, il debito estero nell’Eurozona deve essere combattuto con l’aumento delle esportazioni e la caduta delle importazioni, dunque con l’impoverimento...

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Sul concetto di verità

di PAOLO DI REMIGIO (FSI Teramo) Da almeno due secoli, anziché essere la forma definitiva che la conoscenza assume, la filosofia rassicura che la verità sia inopportuna, e in parte escogita labirinti di pensiero alternativi al percorso logico, in parte la diffama pretendendo di scorgervi il proposito di un atteggiamento totalitario – da una parte una scuola europea legata a una filosofia della storia sempre più esangue rifiuta la verità come superficiale, dall’altra una filosofia...

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L’eredità del 10 febbraio 1947

di PAOLO DI REMIGIO (FSI Teramo) Non sappiamo se il nuovo Parlamento sarà in grado di esprimere e sostenere un governo. Non sappiamo neanche se l’eventuale governo sarà in grado di incontrare l’aspettativa generale di uscire dal degrado economico e culturale a cui vent’anni di dittatura mondialista ci hanno condannato. In ogni caso le ultime elezioni hanno avuto un risultato esplicito: il ceto politico che ha rovinato l’Italia per conto del potere mondialista ha perso...

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La guerra di Corea

di PAOLO DI REMIGIO (FSI Teramo) I contorni che la stampa delinea della Corea del Nord compongono un’immagine univoca: uno ‘Stato canaglia’, cioè uno Stato di troppo, con una popolazione affamata e disumanizzata da un regime terroristico, che riconosce come guida suprema la versione orientale dello stereotipo hollywoodiano dell’imperatore Nerone. Che sia vero, esagerato o falso, questo quadro non dispensa dalla spiegazione storica; tanto più che i recenti avvenimenti testimoniano con chiarezza una sorprendente volontà...

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La revisione della posizione nucleare

Il Pentagono ha pubblicato, e il presidente Trump sotto la pressione dei neo conservatori ha firmato, un documento nel quale per la prima volta si delinea ufficialmente la possibilità che gli Stati Uniti usino le armi nucleari non come ritorsione a un primo attacco nucleare altrui, ma come strumento di attacco preventivo. I ripetuti fallimenti militari in Medio Oriente, il crescente disprezzo con cui la potenza statunitense è considerata dagli alleati, spingono i neo conservatori...

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Il diritto di guerra

di PAOLO DI REMIGIO (FSI Teramo) Poiché lo Stato è una realtà umana, gli si nega il diritto di chiedere agli uomini di esporsi al pericolo estremo e gli si imputa la guerra come colpa. Se la colpa è la sovranità dell’arbitrio come tale, l’unione degli individui nello Stato secondo leggi limitative del loro arbitrio costituisce però una condizione necessaria per sottrarsi ad essa; e la guerra, nella quale l’individualità dello Stato si afferma attraverso...

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Un altro passo verso la fine del mondo

Paul Craig Roberts 11 gennaio 2018 Traduzione di Paolo Di Remigio (FSI Teramo). L’articolo è disponibile qui. Il complesso industriale/militare ha fatto un altro passo verso la fine del mondo. Il Pentagono ha approntato una revisione dell’atteggiamento nucleare (NPR) che approva lo sviluppo di armi nucleari ‘utilizzabili’ minori e permette il loro uso in risposta a un attacco non-nucleare. Come Reagan e Gorbaciov compresero, ma i guerrafondai che si sono impadroniti dell’America non comprendono, ci...

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Guerra e moralità

di PAOLO DI REMIGIO (FSI Teramo) Viviamo una fase storica di pericolosa intensità ma da una posizione periferica: ancora incapaci di fare storia, dobbiamo almeno riscattarci con lo sforzo di osservarne il movimento dal punto di vista della migliore tradizione europea. L’egemonia anglosassone, fondata su una forza militare inaudita, sul potere di emettere a volontà la moneta di riserva internazionale, sul controllo delle risorse energetiche mondiali, sembra andare verso la crisi; la Cina e la...

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La nascita della Federal Reserve

di PAOLO DI REMIGIO (FSI Teramo) I primi elementi del Sistema della riserva federale, la banca centrale degli Stati Uniti, furono posti nel 1863, quando il Congresso statunitense con il ‘National Banking Act’ e il ‘National Currency Act’ determinò la centralità finanziaria di New York. Alcuni centri bancari, come Chicago, St. Louis o Boston, furono designati come città della riserva nelle cui banche nazionali le banche regionali potevano tenere il 25% delle loro riserve minime...

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George Soros e le migrazioni

Nel mondo incantato di George Soros non solo l’Asia e l’Africa nutrono il legittimo desiderio di emigrare in Europa, ma la stessa Europa, ossia il suo settore privato rappresentato da ONG, gruppi religiosi e imprese, e in particolare i suoi paesi in prima linea attendono gioiosi l’arrivo di almeno un milione di migranti l’anno e guardano alla guerra di Siria come a una favolosa opportunità – per avere nuovi cittadini da integrare, ma anche per...