Taggato: meritocrazia

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Volete il merito? Avrete Palamara!

di STEFANO D’ANDREA (Presidente FSI-Riconquistare l’Italia) Fino a un certo punto – mi dicono fino al 2006, a un certa riforma del leghista Castelli – le carriere in magistratura erano piuttosto automatiche. L’anzianità di servizio contava al 90%. Se non eri stato valutato inidoneo per qualche ragione diventavi presidente di Tribunale. Introdotto il merito, quindi la valutazione assolutamente discrezionale di partecipazioni a convegni o pseudo-convegni, corsi di formazione, la scrittura di note a sentenza o...

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Contro l’ideologia liberista delle competenze e del merito

di ROBERTO CARNERO   Nel 1979 usciva negli Stati Uniti un saggio del sociologo Neil Postman (1931-2003), destinato a diventare celebre: Teaching as a Conserving Activity. Potremmo tradurre quel titolo con qualcosa come «L’insegnamento come attività di conservazione». Il libro di Postman fu pubblicato due anni dopo anche in Italia, da Armando Editore, con un titolo diverso: Ecologia dei media. La scuola come contropotere (ora in una nuova edizione a cura di Giampiero Gamaleri, Armando, pagine. 126, euro 12). Quell’idea...

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Contro la retorica dell’eccellenza

di ANDREA ZHOK (Università di Milano) Sono oramai diversi anni che in Italia la parola “eccellenza” ha acquisito un’aura particolare, salvifica, quasi escatologica. Ogni uomo politico che conti – anche solo moderatamente – si sente in obbligo di invocare l’orizzonte dell’eccellenza come ciò che conferisce dignità ultima a qualsiasi attività, come modello da estendere ad ogni lavoro, produzione, istituzione. Questo appello all’eccellenza non è rimasto questione semantica, ma si è tradotto in norme e indirizzi, con...

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L’esaurimento dell’università umanistica

di BEPPI CHIUPPANI (narratore e saggista) Dell’università è sempre difficile parlare. Si tratta di uno dei templi della cultura della classe media e metterla in discussione insidia più di un feticcio del nostro tempo: la meritocrazia ad esempio, la produttività o la professionalità. L’attuale diffusione di questi e altri valori associati attribuisce loro un’aura di inevitabilità: in realtà essi rappresentano un modo di vita e lavoro nato in un particolare periodo storico, giunto in seguito...

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Ap…punti di vista

Ciò che spaventa maggiormente, nell'osservare i comportamenti e le reazioni umane, è sovente la sintomatica arroganza, prepotenza e maleducazione. Emozioni che si manifestano intensamente sia nel modo verbale di esprimersi (spesso privo di contesti, cause e soprattutto cultura), sia nella scompostezza dell'agire (gesticolante, minaccioso, aggressivo). Alla stregua di una pandemia, l'arroganza ormai endemica si diffonde come un'infezione virale. Pervasi da tale sindrome i volti si infiammano di volgarità, tracotanza e pregiudizio influenzando ogni relazione sociale....

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La concorrenza artificiosamente naturale

    Sulla concorrenza e il libero mercato si è detto tanto e da autori molto più preparati di me. Ho notato che nel dibattito, spesso si ricorre a significati di concorrenza che ne allargano il dominio fino a comprendere anche la parte animale dell’uomo. Si parla di competizione per le risorse e darwinismo sociale. Le due argomentazioni opposte che maggiormente utilizzano il concetto di competizione sono la creazione di “eccellenza” e il disagio economico e sociale degli “ultimi”....

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Scuola, concorrenza, meritocrazia

  di Marino Badiale e Massimo Bontempelli. fonte Megachip Questo intervento è una risposta ad un articolo di Michele Boldrin pubblicato su “Il Fatto Quotidiano” di sabato 25 settembre. I suoi contenuti sono quelli di una lettera da noi inviata al “Fatto” e non pubblicata. Dissentiamo con forza dal contenuto degli articoli di Michele Boldrin che vengono pubblicati, con una certa regolarità, sul “Fatto Quotidiano”. Si tratta infatti, con tutta evidenza, di un signore allevato...