La Rivoluzione "degli Altri"

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2 risposte

  1. Lorenzo ha detto:

    Invece il referendum scozzese ed i suoi risultati sono importanti perché dimostrano la forza che il nazionalismo (chiamatelo sovranismo, patriottismo o come volete) è in grado di generare. Dopo 300 anni di unione con uno degli Stati più blasonati e potenti della storia, di cui si condividono lingua, costumi, tradizioni e territorio (la stessa isola), oltre metà degli scozzesi propugna il distacco dall’Inghilterra (la vittoria degli unionisti è dovuta al fatto che è stato dato il voto anche agl’inglesi e agli stranieri residenti in Scozia).

    Si tratta di un potenziale esplosivo per il regime mondialista. La speranza è che questo potenziale venga attivato dall’incombente sfacelo socioeconomico.

    Del tutto irrilevante, invece, la fondatezza storica delle rivendicazioni di affrancamento degl’indipendentisti. Il gregge si governa con il mito. Ogni comunità politica se ne costruisce uno.

  2. Aaron ha detto:

    Rispondo al tuo commento:

    Il potenziale sprigionato da questo referendum, come lo indichi tu, sembra essersi già perso nell’etere, come del resto quello euroscettico delle europee. Di sicuro si governa anche con il Mito ( ti invito a leggere altri miei articoli su AP che parlano proprio di questo ), ma non si può pretendere di vivere con il Mito altrui o almeno, si deve essere trasparenti nel dire che è pura propaganda.
    I partiti pro-indipendenza Scozzesi possono coalizzarsi tra di loro e continuare la battaglia oppure ridividersi su questioni marginali, resta che lo scossone che ci si immaginava non ha dato alcun effetto.
    L’entrismo euroscettico di alcune coalizioni o partiti, ha generato scossone nell’Europa o ha disperso
    tempo, risorse e persone ?
    L’ennesimo proclama di Referendum sull’ Euro ( bada, referendum sull’euro non sui trattati di Lisbona e Maastricth ) è o non è un tentativo di dare uno scossone, consapevoli che questa strada non porta sul binario in direzione “ Uscita dall’Unione “ ?
    Da sola la Scozia non poteva altro che perdere nuovamente e in modo romantico come a Culloden Mor nel 1746, ne apprezziamo sforzi e coraggio e il mio testo non minava il loro lavoro ne punta il dito sulla loro sconfitta, ma anzi, è votato a generare due distinte reazioni nei lettori:
    essere pronti a capire che Tocca Anche a Noi o fingere che questo dovere, di liberazione, spetti prima agli altri.

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