Fassina, Cuperlo e i cittadini di sinistra favorevoli all'abbandono dell'euro
Vedere tanti amici di sinistra gioire o essere felici perché Fassina e Cuperlo, per un opportunismo non diverso da quello di Salvini e Grillo, cominciano a ipotizzare una posizione politica di uscita dall’euro, mi dà una grande tristezza.
L’Italia ha bisogno di cambiare classe dirigente. Cosa valga Cuperlo abbiamo avuto modo di vederlo durante le primarie: è il nulla allo stato puro. Oscillazioni, codardia e ipocrisie di Fassina sono note a tutti gli antieuro. La pochezza di Fassina risulta anche dall’ultima esternazione, secondo la quale bisogna uscire dall’euro perché altrimenti si affiderebbe l’Europa alle destre (si può ipotizzare una motivazione piu’ stupida? provate a immaginarla).
Gli amici della sinistra favorevoli ad abbandonare la moneta unica dovrebbero gioire se si forma e si organizza, con intelligenza, disciplina e lungimiranza un gruppo, un’associazione o un movimento antieuro composti da un numero consistente di votanti, simpatizzanti e militanti della sinistra. Ciò che fino ad ora non è accaduto.
Affidarsi a Fassina e Cuperlo significa non aver ancora compreso appieno la pochezza di queste due persone, il marcio che esiste in tutte le organizzazioni della sinistra (che vanno distrutte e fatte scomparire dalla scena politica), la necessità vitale di dare al paese una nuova classe dirigente e il dovere dei cittadini di impegnarsi in prima persona per concorrere alla costituzione del Partito della Rivoluzione Italiana.
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