Contro l'uscita controllata: desiderare il conflitto politico
Senza accordo degli Stati dell’Unione, si esce – dall’euro o dall’Unione – comunque con una rottura dell’ordine giuridico europeo.
Le tesi che si possa uscire dall’euro senza uscire dai trattati, variamente argomentate, giuridicamente non si reggono nemmeno su uno spillo. Ma il problema giuridico è astratto e anzi inesistente, perché la rottura dell’ordine giuridico europeo, se si esce soltanto dall’euro, non sarebbe un problema giuridico. Sarebbe un problema politico.
Non diversamente, anche a recedere dai trattati europei (ossia dall’Unione), come è previsto dall’art. 50 del Trattato dell’Unione europea, nei due anni che correrebbero tra l’atto di recesso e la sua efficacia, sarebbe necessario prendere provvedimenti di rottura dell’ordine giuridico europeo (vincolare la circolazione dei capitali e dotarsi già di una moneta nazionale). Anche in questo caso, quindi, il problema giuridico sarebbe irrilevante, perché il conflitto sarebbe politico.
Senza accordo degli Stati, volto a porre fine all’avventura dell’Euro, il conflitto politico sarà comunque ineludibile.
Se si debba recedere dalla UE o dall’euro è, dunque, problema esclusivamente politico, non giuridico e tantomeno economico.
E’ preferibile che gli stati raggiungano un accordo? Nemmeno per sogno. L’accordo non dobbiamo desiderarlo, perché prevederebbe i due euro o un nuovo sme o qualcosa di simile. Insomma sarebbe un piccolo miglioramento e una grande fregatura. Non distruggeranno certo volontariamente il mostro che hanno creato. L’uscita controllata è una tesi da respingere sotto il profilo politico, anche perché, ipocritamente, non mette in evidenza che lascerebbero, per quanto possibile, il vincolo esterno, e non riconquisteremmo la libertà.
Perciò bisogna desiderare: il recesso unilaterale; piu’ chiaramente il recesso dai trattati europei (non dal solo euro); quindi la rottura dell’ordine giuridico europeo e il conflitto politico. Non si può volere la moglie ubriaca e la botte piena.
La libertà costa.
Io, piu’ che gli altri Paesi europei, temo la Superpotenza (cioe’ che gli USA ci tengano a mantenere i popoli europei sottomessi e imprigionati nella UE)
E’ proprio per il motivo politico che ci hanno piazzato Monti Letta Renzi alla presidenza del consiglio A GARANZIA
Garanzia che faremo i compiti a casa
Che NON ANDREMO in Europa a rompere
Stefano dice con parole misurate (ma chiare) ciò che io esprimo in termini più muscolari. La collusione fra i dominanti dei diversi Paesi è il fondamento della macrostabilità del regime; lo smottamento della prima prelude al crollo del secondo, già per il fatto che riporterà in esistenza narrazioni identitarie in conflitto fra loro eliminando lo slogan del “non c’è alternativa”.
Si badi bene, le narrazioni conflittuali sono già oggi in formazione se si guarda al modo in cui i media italiani e quelli tedeschi ricostruiscono la natura della crisi.