Italiani terroristi
Ho svolto un sondaggio sulla mia pagina facebook, al quale hanno risposto oltre sessanta persone. Riporto sia la domanda che le risposte, escludendo soltanto quelle di coloro che, in realtà, hanno commentato ma non risposto e hanno, invece, voluto aprire conversazioni, più o meno a tema.
La domanda posta aveva dietro di sé, ossia implicava, un’altra domanda, nascosta nella formulazione: bombardare dall’alto un esercito o un popolo o una banda di malviventi o di partigiani, senza che i bombardati possano colpire chi li bombarda è brutale e criminale terrorismo o è guerra? E mirava a sapere se, nel caso appartenessimo alla comunità dei bombardati, noi saremmo disposti a commettere gravi atti di terrorismo.
Per rispetto della riservatezza, ho riportato soltanto i nomi e non i cognomi di coloro che hanno risposto al sondaggio. Non ho trascritto le discussioni che taluni commenti hanno aperto, con una sola eccezione, relativa ad una mia risposta. Qua comunque si può leggere tutto.
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SONDAGGIO CON DOMANDA INQUIETANTE
Ipotizzate che un giorno l’Italia, per una qualche ragione fosse assoggettata a bombardamenti aerei di una potenza straniera (la Cina, il Canada, L’Arabia Saudita o altri), dotata di tecnologia talmente avanzata rispetto alla difesa aerea italiana al punto che il nostro esercito e i nostri volontari non riuscissero, dopo mesi e mesi a colpire nemmeno un aereo o elicottero della potenza bombardante. Ebbene, in questa ipotesi, dopo che, in forza di molti mesi o anni di bombardamenti, fossero morti migliaia o decine di migliaia o centinaia di migliaia o milioni di italiani, militari, volontari e civili, ve la sentireste di condannare moralmente la formazione della resistenza italiana o la cellula dell’esercito italiano che avvelenasse tutte le acque della potenza bombardante o utilizzasse armi batteriologiche uccidendo migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia o milioni di cittadini della potenza bombardante?
A) Non mi sentirei di condannare moralmente l’azione terroristica difensiva.
B) Condannerei l’azione terroristica difensiva.
RISPOSTE
Alessandro, militante dell’ARS:
Rispetto la tua domanda e propenderei fortemente per la risposta A. Ma senza le dovute riflessioni potrei essere additato come filoterrorista.Se nuove tecnologie di guerra annientassero la nostra civiltà riducendo le nostre città a cumuli di macerie ed i nostri figli in carne morta…bhè in qualche modo proverei a difendermi o vendicarmi. Così. ..giusto per far capire al mio nemico che sarei disposto a tutto pur di fermarlo.
Domenico, militante dell’ARS:
A. Senza alcun commento. Fermo restando che, prima di attaccare il nemico sul suo territorio, cercherei di difendere e riconquistare il nostro.
Nicola, militante dell’ARS:
A
Manlio,militante dell’ARS:
“La guerra è guerra”
Igor, estraneo all’ARS:
I terroristi islamici e i loro sostenitori moderati questi quesiti filosofici non se li pongono ! In generale l’importante é essere tra i vincitori della guerra la ragione é sempre dei vincitori
Katia, estranea all’ARS:
in tempi di paura dire la propria opinione è un grande coraggio! grazie!!!
Andrea, estraneo all’ARS:
In Italia non c’è petrolio. Tranquilli. Non succederà mai. Fino a quando sei sotto al capello Nato non ti tocca nessuno. Nel caso in cui iniziassimo pratiche unilaterali per uscire dall’Euro o dalla Nato, beh li non escludo bombardamenti o un ritorno agli “anni di piombo”’70/’80…… E poi perdonami, pensi che al Governo che ti bombarda, interessa qualcosa se gli ammazzi migliaia di civili?
Elisa, simpatizzante dell’ARS:
Molto inquietante, forse troppo semplicistico come tutti i sondaggi, questo panorama prevederebbe due stati schierati ma il mondo è molto più grande e complesso, per es. ci potrebbero essere degli alleati.
Silvia, militante dell’ARS:
A)
Alessandra, militante dell’ARS
A)
Marco, estraneo all’ARS:
Se pur remoto che accada non si può che pensare alla prima, anche se il termine non dovrebbe essere azione terroristica ma di difesa della propria patria Azioni terroristiche di solito non sono di difesa di un qualche cosa ma creano solo terrore per altri scopi….
Rossano, simpatizzante dell’ARS:
Se il terrorismo andava bene persino ad un atlantista ed europeista de fero come il Sor Giulio, malanima… http://www.lastampa.it/2006/07/19/cultura/opinioni/editoriali/andreotti-se-fossi-nato-l-sarei-un-terrorista-pv34Mlfn0w9a4BWWX95xQL/pagina.html
Nico, estraneo all’ARS:
A)
Giuseppe, militante dell’ARS:
A)
Sergio, ex iscritto all’ARS:
A)
Giovanni, militante dell’ARS:
Dorsale appenninica con dislocazione di S400 prima che la produzione nazionale sia efficiente. Ovviamente A
Alessandro, estraneo all’ARS:
la difesa della propria vita e di quella dei propri cari o simili ha il dovere imposto dalla 1a dinamica di ogni forma di vita SOPRAVVIVERE con qualunque mezzo ed eliminare qualsiasi minaccia, la morale se non rispetta questo principio è sicuramente “imposta” dall’ attaccante
Raffaele, militante dell’ARS:
A)
Maria Pia, militante dell’ARS
Propendo per la risposta A
Luigi, neoiscritto all’ARS:
La troppa empatia con l’avversario ci perderà.
Riccardo, militante dell’ARS:
Nel momento in cui dici che sarebbero già morti milioni di italiani, la risposta viene da sé. Ma non capisco a cosa serve il quiz. A testare il grado di “buonismo”?
Paola, estranea all’ARS:
Prima di tutto vorrei sapere il perché ci bombardano. se la risposta fosse che nel nostro Paese si sta organizzando un’associazione militare terroristica atta a spargere violenza e morte nel mondo… un attimo ci rifletterei
Davide, estraneo all’ARS (e vicino a Casapound):
Questione di analisi politica, questi attacchi hanno tutta l’aria di essere eterodiretti, per superare l’enpasse dell’attuale situazione siriana. Questa nuova strategia della tensione è montata ad arte per convincere la popolazione europea della necessità della guerra contro il terrorismo (vedi 11 settembre). L’ISIS è chiaramente un prodotto occidentale, e tutti i mussulmani che giustificano, non condannano, o appoggiano questa aberrazione non capiscono un cazzo tanto quanto gli europei/occidentali che appoggiano la teoria dello scontro di civiltà tanto cara alla fallace Fallaci. Se le forze sono soverchianti la risposta è la guerriglia (chiedere agli americani in Vietnam o ai russi in Afghanistan), il terrorismo come metodo di lotta non ha mai ottenuto nessun risultato positivo, anzi è sempre stato usato dal dominante per perpetrare i suoi interessi con rinnovato appoggio dell’opinione pubblica ovina. Quindi B (anche se non condivido per nulla la definizione di azione terroristica difensiva, che rasenta se non l’assurdo l’ossimoro).
Omar, militante dell’ARS:
A
Gianluigi, militante dell’ARS:
Naturalmente A. Ma se insieme alla normale resistenza prendesse forma una ideologia politica contraria ai miei principi, che approfittasse della situazione per elaborare proprie strategie di diffusione indipendentemente dallo svolgersi degli eventi, i sostenitori di tale ideologia diventerebbero miei nemici, e forse insieme alla guerra d’aggressione esterna sarei costretto presto o tardi a combattere anche una guerra civile. Il caso sperimentato italiano poi, nel 1944, fu del tutto particolare: non fu rispettata la proporzione tra le forze combattenti in campo e le forze politiche che poi hanno preso il potere.
Diego, militante dell’ARS:
È già successo. Si chiama seconda guerra mondiale. Gli italiani si sono divisi tra alleati e asse, tra partigiani e repubblichini. Forse avrei scelto i partigiani, ma bisognerebbe viverle sulla pelle certe situazioni.
Io:
A)
Daria, militante dell’ARS:
A) senza dubbio.
Alessandro, ex iscritto all’ARS:
Per favore, Stefano, risparmiaci questi quesiti che sono tali solo per te. Prr quale italia starei combattendo? Per una italia democratica e civile, per una italia nazista, per cosa? Nel secondo caso non solo farebbero bene a schiacciarmi, ma gli darei una mano anch’io. I tuoi quesiti dimostrano solo una cosa: che separi indipendenza e valori, perchè la tua prospettiva è borghese, cioè interna ad un mondo di sfruttamento. Del resto, non lo hai mai negato: “volete militare o essere schiavi”? La storia non è generosa, non tutte le monadi hanno il diritto di sopravvivere.
Mario, estraneo all’ARS:
Beh se ci bombardano perché tagliamo le teste e violentiamo le donne, fanno bene :)
Stefano, estraneo all’ARS:
La nazione più debole si arrende e non rompe i coglioni, noi abbiamo fatto così nella 2 guerra mondiale.
Se lo ha fatto il Giappone, che culturalmente vedeva la resa peggio che la morte, lo può fare benissimo anche la Siria/Isis.
Il nocciolo è la tipologia di attacchi che loro fanno, usano civili suicidi che uccidono a caxxo senza un obiettivo militare.
La questione è ,che li ,chi comanda non ha il problema di gestire un l’ opinione pubblica, quindi può permettersi di resistere ad oltranza usando dei poveracci drogati come arma. I nostri governi , per fortuna, non sono così “Liberi”. In un paese occidentale ,nessuno si sognerebbe mai di chiedere ad un’ altro di compiere attacchi suicidi, tanto meno troverebbe facilmente qualcuno disponibile.
Filippo, militante dell’ARS:
Opto per la A. Sarebbe in ogni caso una scelta dettata dalla disperazione. Se uno Stato arriva ai ferri corti con una grande potenza senza opportune alleanze, privo di un’adeguata artiglieria contraerea, di un buon numero di testate atomiche e di fialette batteriologiche, vuol dire che quello Stato è guidato da una manica di imbecilli.
Andrea, estraneo all’ARS:
credo la B, ma bisogna trovarcisi in quelle situazioni
Luca, militante dell’ARS:
A per forza di cose
Lucio, estraneo all’ARS:
Sono seghe mentali
Rosario, militante dell’ARS:
A
Matteo, estraneo all’ARS:
Mi farei esplodere
Peter, militante dell’ARS:
A, ma ho dovuto rifletterci un po’
Andreina, militante dell’ARS:
Decisamente A!E sarebbe, a mio avviso, un agire da patriota : i sofismi morali li lascerei per situazioni meno drammatiche e urgenti.
Nicola, estraneo all’ARS:
A come fanno loro non ci piove
Gennaro, militante dell’ARS:
Penso che se si fosse vissuta realmente una guerra questa domanda neanche si porrebbe. Esisterebbe anzi la certezza assoluta che essendo la guerra l’estrema ratio, la decisione finale di eliminare fisicamente il nemico, il metodo non sarebbe rilevante. A maggior ragione chi è in uno stato di inferiorità tecnologica si difende con ogni mezzo a disposizione. Tutte le guerre sono pura atrocità. La vittoria giustifica il mezzo. I vinti vengono giudicati dai vincitori. I vincitori verranno giudicati dagli storici quando ormai non conta più nulla. Il Giappone si arrese dopo la morte di migliaia di civili per lo sganciamento delle bombe atomiche americane. Non conosco episodi in cui i Giapponesi avessero bombardato i civili americani. Eppure l’uso dell’atomica fu giustificato come un atto necessario per porre fine alla guerra. Per gli altri questa regola non dovrebbe valere?
Stefano, militante dell’ARS:
Eccellente Gennaro (ndr: si riferisce al commentatore precedente)
Roberto, estraneo all’ARS:
A
Maria Grazia, estranea all’ARS:
Ho fatto riflessioni simili: è un rompicapo. In ogni caso sono riflessioni leggittimissime…
Alessio, simpatizzante dell’ARS:
Io aggiungerei un ulteriore dettaglio a beneficio dei tifosi: l’Italia in quel momento si dichiara fortemente anti-americana, o comunque anti-occidentale, ma nello stesso tempo conduce una guerra contro la Francia, anch’essa anti-occidentale e anti-americana.
Come verranno presentate le eventuali reazioni italiane dall’opinione pubblica francese impegnata a combattere la guerra contro l’Italia e nello stesso a mantenere un profilo anti-americano?
Scommettiamo che il movimento di liberazione italiano verrà indicato dalla Francia come una forza creata ed eterodiretta dagli ammerigani? :)
Paolo, estraneo all’ARS:
risposta A e confermo! e aggiungo che sarei lì a fare resistenza, non ci epnserei nemmeno ad arruolarmi o a far arruolare ma farei atti di resistenza partigiana fino a farmi ammazzare se necessario! no, non condannerei assolutamente! adesso non so fino a che punto il paragone coi fatti attuali sia esatto perchè non so se si possa parlare di stato o di organizzazione del terrore finanziata anche da stati e a cui gli usa hanno dato le armi per usarle contro assad tempo fa, però la mia risposta è NO secco, io inciterei al terrorismo e praticherei terrorismo contro la potenza occupante.
Alberto, estraneo all’ARS:
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Iacopo, militante dell’ARS:
A)
Fabio, simpatizzante dell’ARS:
Stefano ha scritto come ipotesi quello che io ho postato sulla mia pagina in modo realistico. ovvio: guerra chiama guerra, odio chiama odio. A chi chiede “che fare?” io rispondo: se governo italiano richiamasse tutti i suoi soldati da tutti i paesi dove italia tiene truppe, penso che nessun mussulmano farebbe attentati in italia. però quei governanti italiani che richiamano le truppe sarebbero sicuramente bersaglio di attentati “occidentali” e italia stessa sarebbe possibile teatro di colpo di stato.
Proof Reader, estraneo all’ARS:
Assolutamente A)
Massimiliano, simpatizzante dell’ARS
In questa malaugurata ipotesi io userei tutti i mezzi più spregevoli e di bassa lega per infliggere il maggior danno possibile all’invasore, meglio ancora se a casa sua (tra l’altro sarebbe anche un ricorso storico: Publio Cornelio Scipione l’africano portò la guerra che devastava la penisola direttamente a Cartagine). Che ciò poi porti ad una spirale di violenza da cui non se ne uscirebbe facilmente è un’altra storia.
Giampiero, estraneo all’ARS
Una domanda assurda e subliminale . Non è da te.
Io in risposta a Giampiero
Perché? La domanda serve a capire che bombardare dall’alto, sia pure soltanto strutture militari, senza poter essere colpiti non è un’azione di guerra ma terrorismo, esecuzione del boia (come il taglio delle mani o della testa o dar fuoco al prigioniero; e sai quante mani e teste vengono tagliate con le bombe e quanti vengono arsi vivi prima di morire?). Qualunque gruppo, si tratti di stato o di formazione partigiana o di altro, fosse “combattuto così” avrebbe la NECESSITA’ DI RICORRERE AL TERRORISMO. E’ un giudizio difficilmente opinabile. Quindi conviene che ciascuno lo ripeta ogni giorno e lo ripeta agli amici con i quali parla.
Riguardo alla risposta a Giampiero: bombardare all’alto senza poter essere colpiti non e’ terrorismo, altrimenti dovrebbero essere ritenuti terroristici anche i bombardamenti americani sull’Italia nella Guerra Mondiale (la contraerea italiana, anche quando c’era, non e’ che potesse fare molto)
Ma che c’entra qua non si fanno discorsi moralistici. Gli statunitensi sbarcarono (ma in Germania indubbiamente ci furono a lungo bombardamenti terroristici e così in Giappone, fino al lancio dell’atomica). Condurre una guerra soltanto con i bombardamenti dal’alto, senza che l’avversario possa colpire almeno e tue forze di terra è puro crimine terroristico.
Mi sembra che conducendo una guerra solo con bombardamenti dall’alto, a meno che non si distrugga COMPLETAMENTE il Paese in questione, piu’ che altro non si ottiene la vittoria (vedi ora con l’ISIS ecc.). Riguardo pero’ al problema se sono giustificate azioni anche distruttive e crudeli contro un nemico soverchiante, sono certamente giustificate, se si e’ stati attaccati. Tradizionalmente, la colpa di una guerra e’ di chi assale, non di chi si difende. Non mi aspetterei pero’ grandi azioni dall’esercito italiano attuale; non credo sia in grado di fare una vera guerra, neppure difensiva.
Pongo io una domanda inquietante? Ma questi sondaggi che fine hanno, dimostrare che siccome sono tutti colpevoli allora son tutti innocenti? Ci ha provato Moggi a usare questa tecnica, non ci ha ricavato molto.
Beh direi che non hanno un fine: hanno un risultato. Dimostrano che chi considera l’IS terrorista e non la Francia o gli Stati Uniti o la Russia è o uno stipidito dai media (non stupido ma stupidito) o un ipocrita (non ha il coraggio di dire ciò che pensa) o un razzista (crede che alcuni siano legittimati a fare ciò che altri non possono fare). Dimostrano che se ex resistenti iracheni uccidessero centinaia di migliaia di statunitensi (se poi dovessimo considerare la proporzione tra le popolazioni dovremmo ipotizzare milioni di statunitensi) non commetterebbero un’azione più grave di quella commessa dagli Stati Uniti in Iraq e chi rifiuta di prendere atto di questa banale verità o è uno stupidito o è un ipocrita o un razzista. Scoprire che nostro fratello,nostro padre nostra madre o nostra nonna è una persona stupidita, ipocrita o razzista non mi sembra una scoperta da poco. Tutti dovremmo esserne felici e darci da fare, per svelare l’inganno, o per svelare l’ipocrisia o per accusarli palesemente di razzismo.