Front National ancora in ascesa.
Proprio oggi un’intera scuola elementare di Tolosa é sotto tutela di un team di psicologi. Il problema? Hanno appena scoperto che il ragazzino dell’ultimo video dell’ISIS che giustizia a sangue freddo un giovane israeliano, altro non é che un loro ex compagno di classe, almeno fino a qualche settimana fa. L’altro barbuto che spiega i motivi della sentenza é sempre un altro binazionale francese, cognato del più conosciuto Merah, che 2 anni fa entro’ in una scuola di Tolosa e uccise 6 scolari ebrei, per poi occuparsi della mattanza di alcuni soldati musulmani, rei di essere collaboratori dei crociati. Ecco allora che poi si scopre che Merah beneficiava di un appartamento tutto suo, fornito dallo stato francese, sua madre di una altro appartamento sempre pagato dai francesi, e cosi’ via per suo fratello che lo aiutò nella logistica della strage e un altro ancora per suo cognato. Nel frattempo i francesi che siano famiglie numerose delle campagne del Cantal, dell’Isere o celibi a Parigi, hanno la certezza matematica di non aver nessun diritto ad un alloggio popolare, in quanto in tutta la republique é imposta per legge ,la preferenza per gli stranieri nell’assegnazione di alloggi. Ma questo episodio rivela tutta la differenza tra i nostri figli occidentali, unici e sacralizzati, eretti a semidei della casa, fulcro di tutte le nostre aspirazioni non realizzate e questi bambini, pletorici, abituati a sgozzare montoni dall’età di sei anni, mandati senza esitazione a tirare sassi contro i carri armati o più, in nome dell’eroismo e della grandezza di Allah.
E’ in questo contesto che si terranno le prossime elezioni provinciali, dove la questione immigrazione supera le paure economiche e i nervi stanno saltando. Quella che si annuncia é una vera ecatombe. Il front national sarebbe primo partito al 31% e il partito socialista di fatto verrebbe cancellato dalla scena politica perdendo quasi 70 province. Ecco allora Hollande e Vallls andare su tutti i media, a ogni ora a mettere in guardia il popolo francese dall’abisso che rappresenterebbe il front national. Essi si lanciano in promesse che farebbero arrossire anche i nostri democristiani e socialisti degli anni 70-80. Solo per fare un esempio, oggi Hollande, dopo aver applicato alla lettera tutti i dettami di Bruxelles e aver chiuso decine di ospedali e uffici postali nelle campagne, annuncia: 1000 nuove case di cura e 600 presidi ospedialieri per le province. Ma non finisce qui, si spinge fino ad assicurar niente di meno che la 3G in tutte le campagne. Due giorni fa ci ha provato con le forze dell’ordine, ormai anch’esse in maggioranza al front national, dopo aver votato tagli fino a 2 mesi fa per ulteriori 7 miliardi, ha promesso prima il congelamento della misura e poi l’aumento di altri 17 miliardi. Fra una promessa e un’altra pero’, é stato obbligato da Bruxelles a accettare un ulteriore taglio del budget di spesa nazionale di 50 miliardi per l’anno prossimo, non bruscolini insomma.
L’angoscia di perdere il potere li divora, cosa rimane allora? come da anni fanno i socialisti, se i cittadini non li votano, cercano di crearne ad hoc in modo che almeno questi ultimi li votino. Detto fatto, ieri la maggioranza PS in parlamento ha validato il decreto che facilita la nazionalità francese per gli stranieri provenienti dal Magreb (di fatto già concessa a destra e a manca, anzi più a manca che a destra). Dal mese prossimo infatti, a tutti i cittadini provenienti dal Nord Africa non sarà più richiesto di passare il test di lingua francese per avere la nazionalità. Quindi siccome i problemi di convivenza nel paese non mancano, i socialisti cosa fanno? Vogliono ancora nuovi cittadini francesi, preferibilmente musulmani e che non parlino francese. Altra chicca della settimana il programma ribattezzato di “ripopolamento” della Francia del primo ministro Valls. Come vi avevo scritto negli scorsi articoli, appare ormai sempre più evidente di come nei comuni a scarsa presenza di immigrati il partito socialista non arrivi alle due cifre, mentre invece il front da solo si assesti al 50%, e col sistema elettorale a collegio uninominale é la catastrofe. Ecco allora un programma muscolare per imporre a tutti i comuni una quota di immigrati e cittadini di origine straniera. Imporre non vuol dire solo inviarli, ma dovranno essere gli stessi municipi, con le casse vuote ad assicurare la costruzione di nuove abitazioni. Ma non si ferma qui,, il totalitario primo ministro franco-spagnolo, vorrebbe imporre anche delle quote di immigrati per ogni immobile con più di un tot di residenti, e per quartiere ove le città siano molto grandi. Il ministro dell’educazione nazionale dice inoltre che bisogna aumentare il numero di scuole private coraniche e islamiche per dare il diritto ai musulmani di crescere i propri figli “secondo i propri usi”(quindi i loro non sono i nostri? e quelli della Francia e della Republique che fine fanno? ). Taubira, ministro della giustizia, ha appena autorizzato i cellulari per certe categorie di detenuti, non si contano ormai più i selfies dietro le sbarre postate su facebook, manca ancora uno con Renzi, ma non si sa mai. Intanto dopo la sentenza di oggi, amnistia di fatto per tutti francesi che siano partiti a combattere la djihad in Siria.
Tre sono gli assi su cui si muovono UMP e PS in questa campagna, sicurizzazione del voto immigrato e suo potenziamento, caccia di quello dei delusi francesi con promesse quasi ridicole per la loro inverosimiglianza e diabolizzazione del front national. In questa corsa al rialzo, oggi l’equivalente della Cnn in Francia, cioé LCI, ha addirittura detto, parlando di Battisti arrestato in Brasile, che sarebbe un criminale di estrema destra, colpevole di omicidi politici nella vicina Italia. Non si contano gli speciali sulla seconda guerra mondiale e addirittura i giornalisti della televisione di stato, che prendono chiaramente in giro i candidati del FN per il loro aspetto fisico, perché, taluni non essendo proprio degli adoni, sembrerebbero degli esseri rivoltanti, metà uomo, metà bestia.
Ma queste elezioni potrebbero essere un banco di prova per i 2 nuovi partiti musulmani francesi, che rischiano in futuro di rubare una larga parte dell’elettorato socialista, anche se per adesso non sembrano molto impiantati localmente. Per ora si presentano solo in 6 province. Per legge in queste elezioni, i due capilista devono essere un uomo e una donna e tutti i partiti hanno creato quindi dei manifesti in cui appaiono fianco a fianco i due candidati. I due partiti musulmani hanno accettato di mettere una donna come capolista per poter partecipare alle elezioni, poi di fatto, nei manifesti compaiono solo i candidati maschi coi loro nomi, nessuna traccia delle capoliste. La perdità di sovranità, cioè l’irrilevanza della volontà di un popolo nell’amministrarsi o nell’emettere le proprie leggi, la si puo’ perdere dall’alto, delegando i poteri statali a organismi sovranazionali non eletti, ma anche dal basso cambiando i connotati al popolo, inserendo nuovi e numerosi votanti che neutralizzano e rendono inefficace il verdetto popolare. I francesi si stan rendendo conto ora di questa dublice manovra e il 22 marzo ne vedremo delle belle.
Infine ultima nota sull’incidente in Brasile che ha visto 3 grandi campioni dello sport morire in un incidente aereo in Argentina, dove si erano recati per partecipare a una sorta di Isola dei Famosi. Sicuramente ha destato emozione, ma questa volta i media hanno tagliato corto sulla notizia. In effetti se 2 anni fa la morte di un govane durante le prove di un reality aveva fatto sospendere l’emissione e posto un interrogativo sui reality, la morte di queste dieci persone avrebbe fatto sicuramente scendere la mannaia sui reality, che in Francia rappresentano una larga fetta del palisensto televisivo, molto più che da noi. Anche se loro, va riconosciuto, non hanno tronisti tutti i pomeriggi. Quindi Show must go on e autocensura e si parla d’altro. Del resto la morte di questi tre sportivi francesi, rappresenta sfortunatamente bene quella Francia a cui ormai, perduti tutti valori morali e sociali, non restano che gli idoli feticci dell’imagine e del denaro facile, che sfortunatamente, alla lunga, quando non c’é altro, non possono portare che al disastro e alla fine di se stessi.
Ragazzi, Houellebecq è stato sin troppo moderato nel ridicolizzare i politicanti che stanno distruggendo la Francia.
Peraltro, la tentazioni di sostituire fisicamente gli elettori con masse di nuovi immigrati mi pare comune a parecchi partiti di pseudo-sinistra europei.
Due considerazioni: La prima è che non è affatto detto che tutti gli immigrati siano automaticamente di sx anzi, semmai è probabile il contrario. Certo, se il Front li considera spazzatura non voteranno mai per la Le Pen, ma una politica più moderata potrebbe avvicinarne molti.
La seconda è che a me risulta che in Marocco, Tunisia e Algeria il francese viene studiato comunemente (in Egitto non lo so); il Marocco ha addirittura un canale televisivo bilingue.
Quindi credo che i timori del buon Di Vincenzo siano in larga parte ingiustificati: la lingua di Molière non corre rischi.
Ultima cosa: ma è prevista l’amnistia anche per les vrais francais (quelli cristiani, intendo) che combattono insieme ai jihadisti contro Assad?
http://www.libreidee.org/2012/02/scandalo-guerra-segreta-soldati-francesi-catturati-in-siria/
Di Vincenzo ci dà importanti notizie dalla Francia. Quando le notizie contengono valutazioni, ci riserviamo sempre un’altra valutazione, così come fanno i lettori.
Credo che con i suoi articoli abbia segnalato problemi importanti dei quali non sempre in Italia abbiamo cognizione. Il fatto che si tratti di problemi vissuti come tali o sentiti ai massimi divelli da alcuni francesi e non da tutti e che quindi alcune sue valutazioni dipendano da suoi criteri di giudizio, non necessariamente conformi a quelli della maggioranza dei lettori di appello al popolo (tuttavia più per il quantum che per l’an) non toglie valore ai suoi articoli, che sono comunque molto interessanti e utili. In definitiva anche io sono d’accordo con te.
Trovo invece interessantissimi gli articoli di Di Vincenzo, descrivendo il palese naufragio del multiculturalismo in Francia per via dell’incoscienza di una certa sinistra trasalpina ( che tale non è ) boccone difficile da digerire dalla sinistra occidentale ormai preda delle sue visioni inapplicabili.
per ndr60, non so se ha mai visto i risultati di qualsiasi elezione francese (stasera ci sono le provinciali) nelle zone a forte immigrazione il PS arriva all’80% dei voti, basta cercare i risultati del comune di Parigi e vedere come negli arrondissement bianchi come il 16esimo l’ump sia al 67% e il ps al 15% e viceversa gli arrondissement dove non incroci neanche un bianco nei trasporti pubblici il ps é al 78%, eppure stiamo parlando della stessa città. di 6km di distanza. ti metto un articolo che mostra che l’86% dei musulmani ha votato Hollande, altre fonti aprlano addirittura del 94%. cercate su internet ne trovate a bizzeffe.
http://www.lefigaro.fr/politique/2013/07/08/01002-20130708ARTFIG00560-les-musulmans-de-france-votent-a-gauche.php
http://ripostelaique.com/93-des-musulmans-ont-vote-hollande-et-maintenant-ils-lui-presentent-les-factures.html
Sul secondo punto, in Algeria ho lavorato e lavoro tutt’ora e ti posso dire che negli ultimi anni c’é stat una vera e propria politica anti-francese, i nomi delle città e delle strade francesi sono stati cancellati e mentre le persone fino a 40 anni parlano tutte la lingua di Molière, i più giovani, sopratutto i vent’enni parlano pochissimo il francese, soprattutto negli strati più umili della popolazione. Ma giustamente se parlano cosi’ bene francese perché si toglie il test di lingua francese per facilitare l’accesso alla cittadinanza? Se le cose stessero come tu dici, non dovrebbe rappresentare nessun rischio il test di lingua. Inoltre perché nelle banlieu francesi, ormai quasi tutti gli uffici pubblici(poste, ospedali ecc) hanno tutti i doppi cartelli in Francese e in Arabo? Questo mostra la colonizzazione inversa che sta avvenendo, prima c’erano cartelli e nomi francesi in Algeria , adesso si tolgono dall’algeria i cartelli francesi e si mettono quelli in arabo in Francia. Discorso a parte per il Marocco, dove fra i paesi del magreb é quello dove la francofonia é più viva. Anche perché 2 ministri dell’attuale governo francese sono marocchini, e le prime misure che han preso da ministri é stato appunto di finanziare con milioni di euro “francesi” il cinema e il teatro…”marocchino” in Marocco. Prova provata dei danni che rappresenta la doppia cittadinanza e il voto comunitarista
ovvio le mie sono valutazioni personali, di chi comunque lega indiscibilmente la sovranità all’identità. Che senso ha dire che non voglio che le decisioni per l’Italia siano prese dai tedeschi e dalla Merkel fuori dai nostri confini, ma se i tedeschi vengono in massa in Italia, prendono al cittadinanza in 5 anni e poi votano in massa tutti per la Merkel a Palazzao Chigi , mi va bene. Si arriva cosi’ a giustificare quello che lArs ha sempre contestato, cioé di ritenere l’Europa e l’Italia non come una “terra”, ma come un'”area” dove in un certo momento transitano dei consumatori cittadini….
Gent.mo Sig. Di Vincenzo, non vivendo in Francia do per buone le sue valutazioni. Faccio tuttavia un’osservazione: il voto di scambio tra PS e immigrati islamici evidentemente non ha avuto successo, visto che le banlieues continuano ad essere luoghi invivibili in cui vige l’apartheid territoriale, sociale ed etnica (per usare le parole di M. Valls). Luoghi che non sono sorti come funghi, ma in base a precise scelte politiche.
Se il Front National dovesse vincere le prossime elezioni (e se confermerà i suoi intendimenti), è chiaro che le banlieues saranno, più di oggi, delle bombe ad orologeria pronte ad esplodere.
Perfettamente d’accordo con lei, infatti se vede la riunione dei partiti di sinistra con Hollande per la grande manifestazione dell’11 gennaio, c’erano solo bianchi. E difatti come in Belgio, il prossimo step sarà che i Musulmani faranno un partito musulmano e in quel momento il partito socialsita scenderà a una sola cifra. Che sia una bomba a orologeria é perfettamente vero, la prova provata ne sono le elezioni in corso. In queste settimane si vota per i consigli provinciali, che da sempre sono responsabili dell’erogazione degli aiuti sociali, delle strade, acqua ecc Siccome si temeva che il Front arrivase in prima posizione a queste elezioni il governo ha messo in atto prima delle elzioni una riforma delle province, che prenderà validità dalle province che saranno formate domenica prossima, solo che il governo non ha voluto dire quali saranno le competenze delle nuove province, soprattutto in materia di aiuti sociali, ma anche per non perdere il controllo sugli apaplti locali. Quindi per la prima volta nella storia, e forse nel mondo, i francesi stanno votando per un’istituzione di cui ignorano quali siano i poteri e le prerogative. A seconda dei risultati il governo socialista deciderà se dare al responsabilità per gli aiuti sociali alle province oppure al governo centrale. Vi pare democrazia tutto cio’?