Caro Saviano, ti sbagli: la responsabilità della crisi è degli euro-estremisti
di RICCARDO PACCOSI (ARS Bologna)
C’è un giovane e noto scrittore che un gruppo editoriale – portavoce delle èlite economiche – ha deciso qualche anno fa di far assurgere al ruolo di “intellettuale”, malgrado il fatto che il giovanotto non possieda alcuna competenza di politica, filosofia, economia e sociologia.
Oggi, il giovane scrittore ci viene a dire che la colpa della precarietà lavorativa ed economica, sarebbe dei nostri genitori che hanno sperperato il denaro pubblico. Le argomentazioni con cui Saviano sostiene tale tesi appartengono alla più banale e scontata propaganda liberista, a ciò che si può leggere in qualsivoglia documento del Fondo Monetario Internazionale o di una banca d’affari. Il luogo comune, riportato da mille editoriali di “Corriere” e “Repubblica” e replicato a pappagallo da Saviano, infatti è: non può più esserci stato sociale perché nei decenni scorsi, per quest’ultimo, si è speso troppo.
Ecco, so che a questa cazzata crede grosso modo il 95% degli italiani ma, nondimeno, mi piacerebbe poter dire lo stesso a Saviano: caro somarello, non sono i nostri genitori ad aver causato questo. I nostri genitori sono stati protagonisti di una delle più grandi espansioni economiche della seconda metà del secolo scorso e, se la crisi in Italia tutto sommato oggi si sente poco, è proprio per un motivo opposto allo sperpero: il risparmio privato generato dal lavoro di quelle generazioni, malgrado tutto, ancora sta reggendo e ancora sta tirando la carretta per tutti quanti noi.
Sono stati i tuoi datori di lavoro, caro Saviano – la cricca aristocratica di cui il Gruppo l’Espresso che ti paga fa parte – a smontare pezzo per pezzo il controllo pubblico sull’economia e a demolirla; prima, sottraendo il controllo del Tesoro sulla Banca d’Italia (1981); poi, facendo entrare l’Italia in un Trattato di Maastricht improntato alla circolazione totalmente deregolamentata di capitali (1992); infine, con un fiscal compact che impedisce allo Stato di spendere impedendo, così, qualsiasi prospettiva di crescita economica e delineando un orizzonte fatto di tagli alla spesa infiniti e tassazione progressiva dei ceti medi e poveri (2012).
Tutto il benessere e la ricchezza che quelle generazioni hanno conquistato, quindi, non è stato distrutto dal ceto medio di allora, bensì dal ceto politico-economico, ovvero dagli apprendisti stregoni dell’euro-estremismo e dell’ideologia globalista. D’altro canto: cosa aspettarsi da Saviano? Cosa aspettarsi da uno che – nei giorni più caldi della trattativa tra governo Tsipras ed Eurogruppo – ha avuto il coraggio di scrivere che i problemi economici della Grecia sono dovuti “alla presenza della mafia russa”?
Vedere un personaggio famoso così esplicitamente – pornograficamente – al servizio delle forze che vogliono distruggere il welfare state, fa rabbia. Ma il fatto che questo servizio venga espletato utilizzando argomentazioni all’insegna della banalità ideologica più retriva, beh, questo fa ancora più rabbia.
Non mi è chiara la ragione di quel “Caro” all’inizio del titolo :)
Le tesi repubblichine sono, in fondo, sempre quelle… Forse, però, il Manifesto è ancora più imbarazzante.
Non a caso Saviano è un mito per i grillini.
Ricordo distintamente quando attribuì la colpa delle condizioni in cui versa la Grecia ai…cravattari di quartiere.
Viste le sue origini, viene da pensare male, ma come notava un grande politico della prima repubblica, sovente ci si azzecca.
“Viste le sue origini” cosa significa?
Generalizzare è inaccettabile
Si rilassi: era una battuta.
Della appartenenza etnica di Saviano mi interessa più o meno come delle sue abitudini alimentari o i suoi libri.
Travaglio, per dire, dice le stesse coseeppure credo sia un gentile.
saviano è un idiota messo lì per farsi capire dagli italiani che sono idioti come o più di lui difatti la sua merda sui casalesi ha venduto 10 milioni di copie
IL PREMIO FLAIANO
l’ opinione di Christian Rizzi
il premio flaiano
a roberto saviano
che cugino di alfano
è un prode italiano
a fargli da spalla
c’è tonino guerra
che ormai sotto terra
parla solo di guerra
con la giacca in flanella
ringrazia fellini
se fosti tra i primi
poeti cretini
giorgio diritti
i fratelli vanzina
la cultura in cantina
meglio vender farina
Al limite poteva dare la colpa ai nostri genitori per aver “lasciato” che la democrazia si svuotasse e per la spoliticizzazione del paese.
No….per lo sperpero di denaro pubblico…perchè abbiamo vissuto sopra le nostre possibilità….Saviano è il peggio del peggio del peggio.