Documento di analisi e proposte dell'ARS: Una valutazione realistica della situazione e del suo prevedibile svolgimento
Il Governo Monti proseguirà la politica di attuazione delle direttive dell’Unione europea, volta al rispetto dei vincoli posti dall’Unione; una politica di austerità, depressiva e di impoverimento di larghe fasce della popolazione.
E’ possibile che già alle prossime elezioni politiche, in Parlamento riusciranno ad approdare forze dichiaratamente sovraniste. Ma non c’è da dubitare che il nuovo governo – espressione di quello che è sempre stato il partito unico delle due coalizioni ovvero appoggiato da una soltanto delle coalizioni del partito unico – proseguirà, almeno inizialmente, lungo la strada percorsa dal Governo Monti.
Il deterioramento della situazione economica, la discesa del prodotto interno lordo e l’aumento della disoccupazione, della povertà e della violenza proseguiranno. Niente si può dire, invece, sul ritmo della discesa del PIL e dell’aumento di disoccupazione e povertà. Se la BCE acquisirà il ruolo di acquirente residuale dei titoli del debito pubblico degli stati (ipotesi invero improbabile, almeno se intesa in senso assoluto), le crisi del debito potrebbero momentaneamente essere risolte. Resterebbero tuttavia gli squilibri e i deficit commerciali causati dall’euro a danno dei paesi del sud Europa; i trattati di libero scambio, stipulati dall’Unione Europea con i paesi terzi, indeboliranno ulteriormente le imprese agricole italiane; la dogana unica europea sarà incapace di difendere interi settori produttivi dei paesi del sud Europa dalla concorrenza dei paesi emergenti.
In un lasso di tempo relativamente breve, l’Italia si troverà pressappoco nella condizione attuale della Grecia, con disoccupazione che si aggirerà tra il 15 e il 20%, con centinaia di migliaia di imprese ed esercizi commerciali che chiuderanno. A quel punto anche il fronte globalista e fanatico servitore dei progetti dell’Unione Europea avrà avvertito crepe e avrà cominciato a disintegrarsi. In Grecia attualmente circa il 30% dei cittadini, di orientamenti politici diversi e anche contrastanti sotto altri profili, desidera l’uscita dall’Unione Europea. Come ha scritto Mikis Theodorakis, “L’unica forza che può realizzare questi cambiamenti rivoluzionari è il popolo greco, unito in un enorme Fronte di Resistenza e Solidarietà”.
L’Associazione Riconquistare la Sovranità, in vista di quel momento, si propone, con pazienza, realismo e intelligenza, di diffondere le idee sovraniste e le analisi e le proposte contenute in questo documento; di unire una massa critica di cittadini che sia la più ampia possibile; e di promuovere il Fronte di Resistenza e Solidarietà del Popolo Italiano.
Avezzano 3 marzo 2012
Testo scritto da Stefano D’Andrea, con collaborazione di alcuni amici: Marino Badiale (paragrafi sull’euro e sulla scuola); Lorenzo Dorato (paragrafo sui settori industriali strategici); Grano Duro (paragrafo sull’agricoltura); Menici60d15 (paragrafo sulla sanità); Fabrizio Tringali (paragrafo sull’euro).
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