Dalla parte degli idioti xenofobi, prima che sia troppo tardi

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10 risposte

  1. Matteo ha detto:

    Se avessi voluto spiegare il concetto di snobismo non ce l’avrei fatta meglio di questo buffonesco radical-chic (non a caso di Harvard) con la sua sindrome travagliesca della superiorità intellettuale.
    Tutto il mondo è paese.

  2. Giampiero Marano ha detto:

    Ahi, quanto è snob e radical-chic l’articolo 3 comma 1 della Costituzione!

  3. Giampiero Marano ha detto:

    L’autore dell’articolo sta solo cercando di spiegare ai suoi amici di sinistra che essere contrari allo ius soli e al l’immigrazione incontrollata non significa far parte degli “idioti” reazionari. Un’impresa quasi impossibile

  4. Matteo ha detto:

    le religioni del libro non mi interessano, qualunque sia il libro, in particolare se non ha nemmeno la pretesa di ispirazione divina.

    In ogni caso, il tale sta semplicemente spiegando, novello Kipling, il “fardello dell’uomo di sinistra” nei confronti di quegli imbecilli sporchi, cattivi e subumani che si permettono addirittura di simpatizzare per Trump (o chiunque altro, non è questo il punto).
    I sondaggi della PPP lasciano il tempo che trovano (sono gli stessi che avevano dato la Clinton avanti 5 o 6 punti su Obama) ma è indicativo che un docente di Harvard parta, per questo suo lungo discorso di puro e semplice snobismo vagamente razzista, da un sondaggino.
    Una vecchia puntata dei Simpson mostrava Homer in tv: “Chiunque può inventare una statistica per dimostrare quello che vuole, e lo sa solo il 13% delle persone”.
    Il metodo è quello.
    Comunque, per fortuna che non è uno spin doctor di qualche illuminatissimo politico liberal americano: andare dagli elettori e dirgli che sono coglioni fanatici non credo che porti molti voti negli USA, dove un minimo di amor proprio la gente mi sembra averlo mantenuto.
    In particolare in quell’orribile profondo Sud in cui si permettono addirittura di avere sentimenti ostili.
    A scanso di equivoci, comunque, Trump è una macchietta, ma quali sono le alternative?
    L’androgina lobbista ed il figlio di papà?

  5. stefano.dandrea ha detto:

    Io mi colloco in posizione intermedia.
    Ho introdotto l’articolo sulla mia pagina facebook così: “Importante articolo di Francesco Erspamer, che va letto e approvato nelle analisi e nei contenuti, sorvolando sulla drastica e perciò ridicola e infantile distinzione tra destra (i cattivi, sia pure soltanto perché idioti) e sinistra (i buoni, sebbene talvolta o spesso idioti). Depurato dalla radicalità di una distinzione, che talvolta anche ingegni acuti mantengono per difesa psicologica della loro storia e dunque per un meccanismo patologico di rimozione (che tuttavia sovente è strumentale a prevenire più gravi patologie psicologiche), le analisi, le riflessioni e le proposte sono in gran parte, se non totalmente, condivisibili”

  6. Giampiero Marano ha detto:

    @Matteo: a lei la Costituzione non interessa (si era capito). Invece è imprescindibile per tutti i militanti Ars-Fsi

  7. Giampiero Marano ha detto:

    Mi considero uno jihadista della Costituzione

  8. Matteo ha detto:

    Sono molto felice per lei, ma mi permetta di essere dubbioso.
    Sa, sono due millenni che i fanatici di un qualche testo fanno dei danni, ma questo non ha impedito l’esegesi più raffinata.
    Se mi si chiede se considero il modello economico espresso dalla Costituzione migliore di quello attuale, le assicuro che do la mia firma con il sangue.
    Se viceversa mi dice che per qualunque discussione, per averla vinta, bisogna tirare in ballo i sacri testi, allora mi consenta una cordiale risata.
    Questo caso è emblematico di un certo modo di ragionare: uno Scanzi americano fa un tedioso pippone sul fatto che chi vota Trump è un bifolco razzista che beve bourbon in un localaccio di Des Moines (mentre immagino che chi voti la Clinton sia un laureato ad Harvard cosmopolita che pippa coca ad un cocktail di New York) e lei mi tira fuori la Costituzione.
    Boh?
    Ho forse scritto che il problema di Obama è che è negro?
    Allora, essendo la Clinton e Bush III “ariani” va tutto bene?
    Sa chi mi ricorda questo tizio?
    Un qualunque giornalistuncolo italico che per 20 anni ha sostenuto che chi votava Berlusconi era un ladro, un evasore, un corrotto, un mafioso, una merda.
    Risultato?
    Ce lo siamo tenuti fra le scatole quell’insulso personaggio per 20 anni,ancora adesso rompe le scatole.
    Il che è ovvio: insultare una parte consistente dell’elettorato non è la strategia giusta.

  9. Paolo Di Remigio ha detto:

    Ho l’impressione che Matteo si sia irritato senza motivo: l’articolo postato da Giampiero non è un attacco sprezzante a chi vota Trump o il partito repubblicano, ma, al contrario, ne è un’apologia: avere paura dello straniero – dice Erspamer – ha le sue buone ragioni, quelle che elenca a partire dal quarto capoverso. L’immigrazione massiccia è un fenomeno economico, non culturale, è l’effetto del libero flusso dei capitali imposto dal FMI ai paesi del Terzo Mondo nel quadro della globalizzazione, e rientra in quell’intreccio economico tra nazioni che Keynes considerava con preoccupazione: “Sono perciò più d’accordo con quelli che vorrebbero ridurre l’intreccio economico tra le nazioni che con quelli che lo estenderebbero. Idee, conoscenza, arte, ospitalità, viaggi: queste sono le cose che per loro natura dovrebbero essere internazionali. Ma cerchiamo di far sì che i beni vengano prodotti al proprio interno quanto più ragionevolmente e convenientemente è possibile; e soprattutto che la finanza sia essenzialmente nazionale”. Keynes è molto chiaro: occorre favorire con ogni mezzo l’internazionalismo culturale, occorre gestire con estrema precauzione l’internazionalismo economico. La xenofobia è la forma elementare di questa necessaria precauzione.

  10. Luca ha detto:

    “A scanso di equivoci, comunque, Trump è una macchietta, ma quali sono le alternative?
    L’androgina lobbista ed il figlio di papà?”

    Veramente negli USA esistono anche altre figure sia a sx come a dx. A dx penso ai libertarians, che si sono ultraliberisti, ma ad avercene ultraliberisti come loro. A sinistra c’è Sanders, socialdemocratico e di posizioni keynesiane.

    Comunque non capisco il livore, appena un professore si mette a commentare un sondaggio è un radical-chic? Se uno sostiene che la colpa di Katrina è di Obama, per chiunque voti è un’idiota. Punto! Così come chi dice che Moratti telefonasse agli arbitri per comprare le partite, mentre Moggi con le schede svizzere invitava solo le amiche a prendersi un caffè è un idiota. Punto! E un idiota rimane idiota sia che lo dica un professore di sinistra che lo dica un pinco pallino come me che non è di sinitra. Punto!

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