L’allevatore di polli: Marco Travaglio!
di FERDINANDO PIETROPAOLI (ARS Abruzzo)
Questo titolo, che ho deciso di utilizzare, può sembrare forte, ma certamente rende bene l’idea del lavoro di Marco Travaglio sulle menti degli italiani.
I polli, negli allevamenti, vengo “ingozzati” fino a quando non arriva la propria ora.
Avete trovato qualche analogia con la situazione giornalistica attuale?
Provo ad aiutarvi.
L’allevatore Marco Travaglio ha nutrito continuamente i cittadini, o polli, italiani con notizie sulla corruzione della casta e sulla perfidia “made in Italy”, fomentando una battaglia che per trent’anni ha visto, e sta vedendo, divisa l’Italia.
Certamente nessuno mette in dubbio la corruzione della casta o atteggiamenti poco consoni del italpopolo, ma come abbiamo capito, sulla nostra pelle, forse queste accuse, mosse del re dei gatekeepers italiani, non sono alla base della crisi economica e politica che stiamo vivendo.
Marco perché non hai mai parlato del Trattato di Maastricht?
Marco perché appena puoi svilisci l’italianità per creare un clima di inferiorità nel nostro paese?
Marco perché, in discussioni dove non sei competente, ti ostini a dire la tua dando della “merda” ai cittadini italiani? http://www.tubechop.com/watch/1651137
Sono domande che ormai molti italiani iniziano a porsi, e questi iniziano a rifiutare la tua “verità” aprendo gli occhi e criticando, attraverso lo studio di Keynes, Chomsky, Caffè ed altri, le vere matrici dei problemi contemporanei.
Per trent’anni ci hai rinchiuso come polli in una gabbia mediatica, che ci ha impedito una seria discussione sul pericolo dell’UE, ma, come nei migliori cartoni animati, molti di noi sono riusciti ad evadere emigrando in vere oasi di libertà ed onestà giornalistica.
Se travaglio ingozza i ” polli” di ” grano” , gli altri media lo fanno di “escrementi ” ,mi pare
A me non sembra che Travaglio sia in malafede, personalmente credo che si comporti così semplicemente perché la sua formazione culturale è limitata.
In fondo è più facile credere che la corruzione sia il motivo dell’attuale crisi italiana, anziché farsi una cultura giuridico-economica un po’ più solida…