Grillo e i sovranisti
Grillo non licenzierà mai i pubblici dipendenti, nonostante le dichiarazioni di ieri, o potrebbe non licenziarli mai. Grillo è un comunicatore, dunque mente per mestiere ed è amato dal pubblico, perché il pubblico ama i comunicatori, ossia coloro che lo ingannano: l’amore del pubblico per Grillo, per Renzi, per Berlusconi e per Mussolini ha la medesima matrice.
Cosa farà Grillo nessuno lo può sapere. Grillo andrà un giorno al potere con una carta bianca firmata dal pubblico, come con una carta bianca, di fatto, sono andati al potere Mussolini, Berlusconi e Renzi.
L’Italia comincerà a risalire la china, soltanto quando l’esperienza di Grillo (e quindi quella precedente di Renzi) sarà palesemente fallita.
I sovranisti hanno molto tempo a disposizione, se lo ficchino nella mente
Concordo pienamente con l’analisi politica. Ho qualche riserva sul “tempo a disposizione”. Secondo me non resta molto tempo. Gli euroinomani atlantisti del PD (partito demolitore) e gli infatuati di SEL e compagnia cantante ci stanno uccidendo.
Sul tempo a disposizione bisognerebbe intendersi.
Se parliamo del tempo a disposizione per “salvare la Patria”, obiettivamente non ne abbiamo.
Se parliamo degli sviluppi politici, concordo con il post.
In pratica: non siamo in grado di evitare la distruzione economica e morale della Patria, però – sul medio periodo – potremo costituire un elemento di rinascita.
Stefano è ispirato da una sana scepsi verso le mitologie democratiche, non troppo compatibile coll’ostentata fedeltà al Verbo costituzionale. Ma siccome il gregge, pardon il pubblico, ama gli affabulatori, pardon i comunicatori, un mito fondativo ci vuole e quello sia.
Diciamo che ha l’ossessione di non passare per un perfido “Rossobruno” agli occhi di tutta una serie di figuri, nonostante abbia ampiamente capito (anche se non lo ammetterà mai) che purtroppo la Repubblica che lui ama è una semplice provincia dell’impero.
E vabbè, meglio i comunisti incazzati e stalinisti come lui che i vari Benigni o Bocca che elogiano della Costituzione giusto gli aspetti più astratti e deteriori.
Diciamo che i vari Benigni, Serra, Lerner, Moretti, Severgnini e tanti altri, difendono la costituzione solo quando questa è sotto attacco da parte di Berlusconi. Quando invece l’attacco viene sferrato dal loro beneamato Renzie, nessuno di loro osa criticare il duceeto fiorentino.
Se ci pensate bene non vi è nulla di cui stupirsi: un paese privato della sua sovranità, infatti, non può che esprimere una classe dirigente inetta e corrotta e, parallelamente, un’elite di pseudo-intellettuali e pseudo-artisti mediocri e sopravvalutati. E venduti.
Diciamo che i vari Benigni, Serra, Lerner, Moretti, Severgnini e tanti altri, difendono la costituzione solo quando questa è sotto attacco da parte di Berlusconi. Quando invece l’attacco viene sferrato dal loro beneamato Renzi, nessuno di loro osa criticare il ducetto fiorentino.
Se ci pensate bene non vi è nulla di cui stupirsi: un paese privato della sua sovranità, infatti, non può che esprimere una classe dirigente inetta e corrotta e, parallelamente, un’elite di pseudo-intellettuali e pseudo-artisti mediocri e sopravalutati. E venduti.
Ci sono settori del M5S che stanno dando crescente attenzione ad argomenti sovranisti.
Manlio Di Stefano ha fatto molti pregevoli interventi in tal senso. Questo non significa che questa
corrente sara´ maggioritaria all´interno dello spesso confuso M5S, ma ci sono elementi con cui un
eventuale FSI potrebbe dialogare a partire dal merito delle questioni messe sul tavolo.