Volantinaggio FSI per il No a Latina
Latina ore 11.
Daniele: la testuggine piccola. Caldo. Tanta gente. E, com’è caratteristica di Latina, tutto ‘sto cielo che ti cade addosso tra le case. C’è il Comitato per il NO in piazza. Tante persone ci dicono di aver già preso il volantino e indicano il posto o la tasca dove lo hanno conservato. Ripongono i volantini, evidentemente per leggerli con calma. Dopo aver loro precisato che siamo diversi, che il nostro NO oltre che alla deforma è rivolto soprattutto a questa UE e che siamo portatori di un programma politico di cambiamento per il futuro, lo stesso fanno con il nostro volantino (non dico tutti, ma tanti lo ripongono con cura). La grande maggioranza è orientata a votare NO. La mattinata è stata caratterizzata dall’incontro con tre giovani del Comitato per il NO (in particolare “grillini” del secondo MU, che in genere indico come “gli scissionisti”). Concordano che siamo in dittatura finanziaria, sono contro questa UE e vagheggiano una Europa quale era quella inizialmente progettata, forse riferendosi al manifesto di Ventotene. Spingendo un po’ il discorso ammettono che questa UE è irriformabile. Ma una volta che il NO abbia auspicabilmente vinto che si fa? Orientando il discorso ammettono la possibilità di un ritorno alla sovranità nazionale, accettano l’idea dello Stato-Nazione. Una Italia sovrana che si relazioni con gli altri stati un po’ come era la CEE. Ecco: “un po’ come era la CEE” è stata la frase magica che li ha fatto annuire con convinzione. Ma una volta che il NO abbia auspicabilmente vinto, come si raggiungono questi obiettivi considerando che ci vogliono anni? Quale programma politico? E qui ripartono con l’onesta, con lo spendersi dei parlamentari 5S, i risultati raggiunti in Parlamento, l’averlo aperto con l’apriscatole e con la continua presenza in piazza. Insomma i soliti limiti di cultura politica, senza nulla togliere alla loro bravura personale, di buoni ragazzi che fremono di indignazione di fronte alle ingiustizie. Volontarismo senza prospettiva. Sterile.
Leano Mattucci
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