Nichi Vendola e i "paesi civili"
di Stefano D'Andrea
Nichi Vendola, che questa sera si esibisce nella trasmissione televisiva Ballarò, ha appena dichiarato che "In Italia la condizione delle donne è una delle più difficili e delle più dure nei paesi civili".
Paesi civili.
Quali sono? E quali sono i paesi incivili? Lo chiarisca compagno Vendola. Precisi quali sono secondo lei i paesi civili. Qual è il criterio per distinguere i civili dagli incivili.
C'è reminiscenza del Labriola, il quale se avesse avuto a disposizione un papua per prima cosa lo avrebbe fatto schiavo?
Se è così, pur non condividendo, ci complimentiamo.
Oppure i paesi civili sono i paesi occidentali?
Chi sa se riusciremo a sciogliere il nostro dubbio? Chi sa se un giornalista chiederà mai a Nichi Vendola: quali sono i paesi civili? qual è il criterio?
se questo fa parte delle "nuove promesse" della politica, devo riconoscere che è un'ulteriore riprova che al peggio non c'è limite.
Vendola, pur di non occuparsi delle questioni sociali che squasseranno violentemente questo paese e non volendo disturbare i veri "manovratori", si occupa dei diritti delle minoranze, lui stesso dichiarando di appartenere a d almeno due minoranze: quella cattolica e quella gay.
Se non si vuole lottare per i diritti della grande maggioranza della popolazione, maschile e femminile, meglio puntare sulle minoranze … sui "diritti umani" e su di un'etica individualistica e pelosa
Niente di strano, quindi, che si occupi in modo generico – e approssimativo? – anche della condizione della donna nella società italiana, anche se le donne non sono certo minoranza numerica.
Ciò non toglie che la condizione femminile in questa Italia non è fra le più rosee, e che il berlusconismo, fra i tanti danni che a comportato a livello individuale ed a livello collettivo, ha contribuito al suo peggioramento.
Saluti irriducibilmente anticapitalistici
Eugenio Orso
http://pauperclass.myblog.it/
L'art. 38 della Corte Internazionale di Giustizia fra le fonti del diritto internazionale "i principi generali di diritto riconosciuti dalle nazioni civili". Sarebbe lunga la storia…
Vendola ha contrabbandato l'autodeterminazione dei popoli in cambio di un'esposizione massmediatica. E l'internazionalismo in cambio di una foto di gruppo nel salotto buono.
Paesi civili da una parte e barbari dall'altra. Le elites difendono con questa etica il loro imperialismo. No al burqa, sì alla lap dance. No alle vetrine grigie dell'ex Urss, sì alle scintillanti boutique occidentali. No ai musicisti, sì alla techno, in un crescendo delirante di onnipotenza etnocentrista. Anche i vegani avanzano supremazie etiche.
Ricordate il Marchese del Grillo?