Federalismo europeo e liberalismo economico
di STEFANO D’ANDREA
Per i liberali il federalismo europeo non era un fine ma un mezzo: esso era la migliore idea per ridurre al minimo l’intervento dello Stato nell’economia. Insomma il federalismo europeo era coerentemente al servizio del liberalismo economico. I liberali, perciò, hanno saputo prendere atto, a un certo punto dell’avventura europea, che lo Stato federale non ci sarebbe mai stato (Monti e Junker, per esempio) e che a limitare l’intervento dello Stato bastava la creazione di un mercato unico.
I federalisti puri, invece, talvolta non erano liberali ma persino socialisti; e comunque collocavano il federalismo europeo al primo posto: era l’obiettivo che avrebbe giustificato anche l’accettazione del liberalismo economico per decenni.
Rispetto più i liberali, nemici dichiarati ma che avevano e hanno una visione chiara coerente sensata, logica, che i federalisti puri, i quali esprimevano, esprimono e hanno sempre espresso un pensiero fanatico e strampalato e sono sempre stati e sono nemici subdoli.
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