I dazi, maledetti dazi!
di STEFANO D’ANDREA
Maledetti dazi!
Se restano un fenomeno limitato, si possono tollerare, ma se gli Stati cominceranno a introdurli in quantità rilevante, le nostre industrie esportatrici saranno colpite e avranno bisogno dell’aumento della domanda interna o di diversificare la produzione per produrre di più o molto di più per il mercato interno.
Saremo perciò costretti ad aumentare l’occupazione e quindi i salari, al fine di creare la domanda interna: una vera disgrazia.
E poi se, per esempio, bloccassimo le carni estere e combattessimo gli allevamenti intensivi, correremmo il rischio di veder ripopolate le nostre montagne di capi di bestiame e i nostri uomini sarebbero indotti a fare gli allevatori, anziché i meravigliosi nuovi mestieri che hanno nomi soltanto inglesi.
“La qualità non ha frontiere” ha detto Gentiloni, ma voleva dire: “Il capitale non deve avere frontiere, gli allevamenti devono essere intensivi e i nostri giovani devono continuare a svolgere precariamente improbabili nuovi mestieri che hanno nomi soltanto inglesi. E comunque possono sempre emigrare“.
Maledetti dazi, rischiano di indurci a reintrodurre programmazione e principio sociale e di farci abbandonare la concorrenza e il principio liberale, i quali da venti anni stanno generando ingiustizia, indebitamento, tristezza, povertà e ora anche emigrazione.
Meditate cittadini, meditate.
E non fatevi fregare da economisti che con curve e calcoli matematici stanno dalla parte difesa da Gentiloni, pur dichiarandosi “progressisti” o di sinistra o addirittura… socialisti.
Corretto! Solo i tedeschi possono fare i loro comodi perchè hanno un cortile di case che comandano, la UE. In generale se ci sono Paesi in surplus ci devono essere altri in deficit, perché la somma alla fine deve dare zero. I dazi sono strumenti di sovranità che impediscono la concorrenza sleale e difendono la propria economia. Gentiloni che sostiene che solo un mondo con circolazione libera di merci e capitali da occasioni di crescita, visto che non può avere un’ignoranza così abissale dei fatti e della nostra storia, non può che essere l’agente di chi avendo risorse adeguate vuol comandare sul mondo. Certo il potere oligarchico finanziario spesso ricompensa molto bene i suoi collaboratori, altrimenti come avrebbe fatto Gentiloni a diventare Presidente del Consiglio?
Se si tornasse a produrre per i Bisogni e non per il denaro, tante cose si sistemerebbero da sole.
Benvengano i Dazi se il risultato finale sara’ una contrazione degli scambi.
Oltre alle economie locali, ne trarra’ giovamento il Pianeta Terra prossimo alla distruzione ambientale.
Nessun economista o politico ci parlano della merce che rimane Invenduta, in quanto prodotta in eccedenza, con la sola funzione di diventare Rifiuto da smaltire.
Rinsaviremo mai?!?!?!